27/11/2011

la vendita richiesta dall’e.u. della quota pubblica del 30% di eni (golden share), apre prospettive abbastanza inquietanti per la regione…se è vero infatti che con lo stato dentro alla società la “fregatura” alla lucania è stata amara (grazie anche alla complicità dei politicanti locali), con altri privati che succederà al maggior giacimento europeo (oltre 900 milioni di barili accertati e 2/3 miliardi “accertabili” nella regione) e soprattutto ad una zona protetta (parco nazionale val d’agri)?…ci pensino coloro che a chiacchiere sono contro il petrolio, poi essendo parte di una filiera di consenso al governo regionale, nei fatti permettono il continuare dell’andazzo tutt’appostista che domina sul petrolio e le sue contraddizioni con la scusa di 130 milioni/anno di euro di royalties (che servono ad oliare il clientelismo locale con l’inutilità di interventi finanziati con le royalties) e che fanno “economia”…bravi, voi continuate a mandare avanti i guitti ed i bizzarri, che loro mandano avanti le trivelle…noi abbiamo un’altra strategia!!!

miko somma