inizia la costituente di comunità lucana

eccovi il testo di invito alla prima delle assemblee della fase costituente del partito della comunità lucana

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Cari amici e care amiche,

  

inizia il percorso costituente di Comunità Lucana – Movimento No Oil in partito, superando con questo atto quella fase movimentista, tesa alla denuncia ed allo svelamento di troppe verità finora tenute celate e che comunque non ci ha impedito la partecipazione ai momenti elettorali intesi come “momento per la presentazione di idee e progetti” più che come corsa al voto (mai chiesti in verità), ma che proprio oggi ed in un momento in cui la forma partito tradizionale sembra essere entrata in profonda crisi di rappresentanza e di critica, intendiamo sostanziare in un partito vero e proprio.

  

Certo nelle nostre intenzioni non c’è alcuna volontà di creare semplicemente un’altra sigla in un panorama che ne contiene già tante, ma vogliamo dare vita ad un partito diverso, non solo per le idee, i programmi e così gli obiettivi che ci hanno sempre connaturato, ma diverso nella sua stessa forma e nei meccanismi di partecipazione, nella sua stessa genetica democratica.

  

E’ così che allora si parte dallo statuto, un atto “costituzionale” del nostro stare insieme che si fonda sulla accettazione di norme interne a garanzia della libera, attiva e democratica partecipazione di noi tutti alla vita di questo nuovo soggetto politico, e si parte non da uno schema precostituito da accettare, ma da una piattaforma da scrivere insieme per fare in modo che tutti abbiano voce nella sua nascita.

  

Stabiliremo cioè non solo le norme che regoleranno la vita del partito attraverso i suoi organi e le forme che la rappresentanza assume in questi e nella formazione di una linea politica condivisa ed accettata nel rispetto delle differenti posizioni, ma in che modo ciascuno di noi vorrebbe proiettare fattivamente il proprio entusiasmo o la propria rabbia in uno strumento, il partito, che serve a dialogare, a mettere in comune e poi rendere concrete le nostre idee, portandole infine con i mezzi della democrazia (le elezioni che per noi sono un mezzo e mai un fine) nei luoghi democratici dove la politica si concretizza in decisioni (le sedi della volontà popolare), cioè lì dove si stabilisce il nostro presente ed il nostro futuro con atti il cui valore non vogliamo più delegare a chi finora ne ha abusato.

  

Non abbia così paura chi, in questo momento che è di profonda sfiducia nei partiti, di avvicinarsi alla costruzione di un partito diverso ed impostato sulle nostre idee di democrazia, idee che passano proprio attraverso la redazione di uno statuto che ne regolerà non solo la nascita, ma la vita stessa nelle forme che riterremo opportune a che la nostra volontà non sia mai travalicata in atti e posizioni che non ci rappresentano, in idee e pratiche che non ci vedano direttamente protagonisti come costruttori di quella nuova democrazia che da più parti ed a più voci invochiamo.

  

Non quindi un appello, questo, al variegato e ricco mondo di criticità che associazioni, comitati, cittadini che compongono un mosaico che si oppone ad un sistema economico, sociale e politico sentito come ingiusto, inadeguato, escludente, dannoso per l’intero pianeta, a voce sempre più alta lanciano con forza a dimostrare un disagio che si trasforma in rabbia, non un appello all’indignazione o all’antipolitica che è sintomo di una malattia a cui non si sono ancora trovate medicine, alla demagogia sempre più ventilata delle facili soluzioni o degli uomini forti, ma una richiesta di maturità e di spirito costruttivo a chi comprende che se delegare non è più possibile a questa politica ed a questa rappresentanza, ora forse è arrivato il momento di “metterci la faccia” e così il cuore, le idee, la volontà di diventare il soggetto democratico del cambiamento.

  

Ed è con questo spirito che vi chiamiamo alla partecipazione ed alla costruzione del “vostro” partito, quello che voi stessi concorrerete a creare, a far vivere e crescere, determinandone forme e modi che è tempo diventino patrimonio comune di tutti i lucani e non che vogliono essere cittadini e non più sudditi.

  

Il coordinamento regionale di Comunità Lucana-Movimento No Oil per la costituente del partito della Comunità Lucana.

 

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