Consorzio Asi Pz adotta strumento di previsione finanziaria 201215/12/2011 09:50

ESR   Il Consorzio ASI della Provincia di Potenza ha predisposto ed adottato il proprio strumento di previsione finanziaria PEF per il 2012 nel quale trovano conferma gli impegni assunti verso gli imprenditori insediati nelle aree consortili e annunciati nel corso del recente confronto avuto presso Confindustria Basilicata svoltosi nelle settimane scorse.
In particolare – spiega un comunicato dell’Asi –  il PEF prevede, accanto ad altre misure di contenimento dei costi di gestione, una riduzione del 20% degli oneri consortili a partire dall’ 1 gennaio 2012, riduzione che dall’ 1 luglio 2012 arriverà al 50%, in concomitanza con l’avvio del nuovo modello di gestione dei servizi nelle aree industriali le cui procedure di gara sono in avvio.
Tale misura viene resa possibile utilizzando subito le economie rivenienti dalla sottoscrizione del protocollo di intesa con SEL che ha consentito all’ASI di beneficiare degli esiti della gara per la fornitura aggregata di energia elettrica, economie che ammonteranno a circa 145 mila euro (circa il 10% dei costi complessivi), a cui si aggiungeranno i benefici derivanti dal nuovo modello di gestione dei servizi nelle aree industriali.
Come si noterà – sottolinea l’Asi Potenza –  queste misure, riducendo i costi di gestione, determinano subito vantaggi competitivi per le imprese insediate.
Viene prevista inoltre l’attivazione di un fondo di 350.000 euro per interventi straordinari nelle aree industriali in favore della viabilità stradale e della segnaletica. Non esisteva in precedenza questa misura, da qui le difficoltà ad asfaltare, a manutenere in via straordinaria alcuni tratti viari nelle aree industriali.
Da gennaio sarà anche attivo il nuovo protocollo informatico e il nuovo sito interattivo che consentirà alle aziende di avere in tempo reale informazioni in ordine alle loro istanze, di monitorare l’avanzamento delle stesse e di avere contezza del loro esito. Sarà inoltre attivato l’ufficio per le relazioni con il pubblico.

“Il Consorzio ASI della Provincia di Potenza volge lo sguardo al futuro, innovandosi e razionalizzando la propria struttura ed i propri costi – commenta Donato Salvatore, commissario del Consorzio – molto resta ancora da fare, ma i segnali positivi di attenzione che giungono da parte degli imprenditori, invertendo una tendenza consolidata negli anni, sono il miglior viatico a continuare con determinazione ed impegno sulla strada intrapresa”.

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qui si arriva al ridicolo…un ente pubblico che funziona per assicurare servizi di sistema ai privati adotta uno strumento finanziario e fin qui va bene, significando ciò che finora nulla in merito alla programmazione dei propri impegni finanziari era stato fatto, agendosi cosi “alla carlona” o se volete “alla lucana”…bella roba per un consorzio inutile che spende soldi altrimenti utilizzabili per fornire servizi a bassissimo costo per imprenditori industriali che pur potrebbero permettersi di pagare quanto si dovrebbe (vogliamo dire che se si realizza una strada o i servizi tipici di un’area industriale dalle nostre parti si usa “regalare” il loro costo annuale in cambio di quel lavoro che poi spesso manca appena c’è l’occasione di scappare dove questo costa meno?)…bene, qui si riducono ulteriormente gli oneri consortili a carico delle aziende, eppure si risparmia, almeno a quanto viene dichiarato?…come è possibile?…possibile che un risparmio tutto da verificare consentito dall’accordo con sel (società energetica lucana, da non confondersi quindi con altre società ambienti od ecologie) riduca i costi del 10%, fino a quantificare in soli 1.450.000 euro il costo totale di un ente che invece pesa molto di più sulle casse regionali, anche per via delle tante sostanziose iniezioni di contante del passato?…

forse converrebbe dare un’occhiata di merito al bilancio depositato dell’asi, se fosse possibile, per comprendere che forse nei costi indicati non sono indicati alcune voci che pur rappresentano un costo che la regione ed altri enti riconoscono ad asi, quali per esempio la gestione di alcuni depuratori, la gestione delle acque del micro-invaso del pantano (e qui occorrerebbe conoscere i dettagli che ne regolano la gestione stessa tra fornitura pubblica di acqua e consumo privato della stessa)…

poi dovremmo parlare di immobili…e poi di altre cose tipo bonifiche e gestione dei fondi che pur essendo arrivati in passato nulla hanno bonificato, ma semmai molto hanno beneficiato…le tasche delle tante consulenze…per esempio quelle che hanno riguardato l’area ex-liquichimica…e via discorrendo, stipendi, incarichi, tutte le passate presidenze, etc etc…ma il capolavoro dell’inutilità costosa del consorzio asi (inutilità per noi cittadini, s’intende) è l’ufficio delle relazioni con il pubblico…di quale pubblico parliamo essendo per sua natura il consorzio soggetto bilaterale tra istituzione (regione) ed attività private (industrie) che nelle zone controllate dal consorzio basterebbero le dita di poche mani?…