continuiamo l’attività da un lancio importante di ieri…

De Filippo firma Piano d’azione Sud: infrastrutture e occupazione15/12/2011 13:10

L’intesa sottoscritta oggi a Palazzo Chigi. Credito d’imposta occupazione , banda larga, banda ultralarga e data center (62 milioni), che si affiancano all’ammodernamento della Potenza-Foggia (200 milioni) senza tagli alla quota di cofinanziamento nazionale per la Basilicata. De Filippo “Premiate capacità di programmazione e credibilità sul piano nazionale”

 

AGR  Interventi per la diffusione della Banda Larga e della banda ultralarga, realizzazione di un data center regionale che coniughi alle esigenze di velocità dell’infrastruttura quelle di contenimento ei consumi energetici e una posta economica strategica per avviare il credito di imposta sulle assunzioni. Sono i tre risultati più immediati che la Basilicata porta a casa con la sottoscrizione del Piano di azione Coesione e Miglioramento dei servizi pubblici collettivi al Sud che il presidente della Regione, Vito De Filippo, ha sottoscritto oggi a Palazzo Chigi. Accanto a questi risultati, che implicano investimenti per circa 62 milioni di euro, c’è l’intervento di ammodernamento della tratta ferroviaria Potenza Foggia per agganciare la Basilicata all’alta velocità, obiettivo, quello del collegamento alla Tav, che nelle altre regioni della così detta “convergenza” è stato perseguito utilizzando fondi europei non utilizzati e a rischio disimpegno, mentre per la Basilicata, che era in linea con i livelli di impegno e spesa, è intervenuto lo Stato con finanziamenti propri. La Basilicata, inoltre, a differenza delle indicate 4 regioni della convergenza, sempre grazie ai livelli di impegni e di spesa realizzati, non avrà tagli sulle quote nazionali di cofinanziamento degli interventi Fesr finalizzati al recupero di somme atte a finanziare gli interventi infrastrutturali strategici interregionali quali la Salerno-Reggio e le linee ferroviarie Tav.
Il Piano rappresenta lo strumento attuativo delle intese raggiunte nei mesi scorsi dai presidenti delle Regioni del Sud, l’allora ministro alla Coesione, Raffaele Fitto e il Commissario Europeo alle politiche regionali, Johannes Hahn, per accelerare la spesa dei fondi europei concentrandoli sugli anni strategici di intervento individuati contro la crisi, ossia istruzione, banda larga, occupazione e trasporti. “L’intervento – spiega efficacemente il testo del Piano d’Azione sottoscritto oggi – si concentra in quattro delle cinque Regioni dell’Obiettivo Convergenza dove si registrano i maggiori ritardi di attuazione. Partecipano all’attuazione del Piano – viene precisato – anche la Regione Sardegna e la Regione Basilicata, con interventi relativi all’Agenda digitale, all’Occupazione e alle Reti”.
Per quel che riguarda la Basilicata l’intervento, grazie ad una rimodulazione tra gli assi di intervento del Por Fesr, prevede interventi di quasi 60 milioni per infrastrutture digitali, con l’azzeramento del digital divide detto “di base” (ossia quello relativo all’accesso a reti di trasporto dati in grado di offrire connessioni non inferiori a 2 Megabit per secondo) e interventi sostanziosi nell’abbattimento del digital divide “di seconda generazione”, ossia quello relativo all’accesso a connessioni non inferiori ai 30 Megabit per secondo con la previsioni di disponibilità di 100 Mega al secondo per almeno la metà delle famiglie interessate. “La banda ultralarga – si legge nel piano – permette l’erogazione di servizi ad alta qualità in tutti i settori prioritari di intervento (come nella sanità e nella didattica) e abilita le pubbliche amministrazione ad attuare, attraverso il cloud computing, (ossia lla memorizzazione, archiviazione ed elaborazione di dati tramite risorse distribuite e virtualizzate in rete, ndr) degli obiettivi di semplificazione e dematerializzazione e realizzare pienamente l’interoperabilità tra le pubbliche amministrazioni. Anche le imprese possono trarre giovamento dalla disponibilità della banda ultralarga e di data center pubblici, anche in ottica di riduzione dei costi e risparmio energetico”.
Strettamente connesso a questo intervento c’è il progetto di data center finalizzato, spiega ancora il Piano a “creare le condizioni adeguate affinché cittadini e imprese possano cogliere appieno i vantaggi della diffusione delle tecnologie di comunicazione e dalla banda larga e ultralarga”.
Ancora, gli interventi sul versante occupazione. Con 2 milioni di euro sarà aperto il fondo per finanziare il credito di imposta occupazione previsto dall’art.2 della Legge 106/2011, così come concordato in via definitiva su proposta del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la Commissione europea. Si tratta di una prima dotazione finanziaria perché l’intervento sarà poi ampliato attraverso l’individuazione di ulteriori poste nell’ambito del Por.
Il risultato a cui giungiamo oggi ha commentato il presidente De Filippo – è l’esito di un lungo percorso portato avanti in situazioni differenti della finanza e della politica e che rappresenta un modello di buon funzionamento del Paese. I presidenti delle Regioni hanno lavorato insieme, a prescindere dalle posizioni politiche, e convergente è stato anche l’impegno dell’ex ministro Raffaele Fitto, in una stagione in cui l’attenzione del Governo per il Mezzogiorno generalmente non ha brillato. E oggi il lavoro fatto riceve anche il suggello del governo del rigore di Mario Monti, a testimonianza di come l’impianto messo in piedi coniughi efficienza e sviluppo. Per la Basilicata – ha proseguito De Filippo – portiamo a casa risultati importanti che sono frutto tanto della capacità di programmazione degli interventi, che ha consentito di non essere a rischio disimpegno, che della credibilità sul piano nazionale con cui siamo stati in grado di portare avanti il dialogo. E ora, come già prevede il Piano, bisogna cercare di estendere questo modello di funzionamento ad altri interventi”.

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allora questa la parte ufficiale della comunicazione, ma arrivano subito i dolori che ad i più sani di mente (cioè quelli che non credono alla propaganda di regime) appariranno chiari…

di quali soldi stiamo parlando?…che impegni “sottobanco” (uso il termine virgolettato per un senso che chiarirò subito) sono stati presi per quei soldi?…sono soldi reali?…e non erano questi soldi già presenti?…

veniamo alle cose concrete…si parla della concretizzazione del piano a suo tempo discusso e firmato con il commissario europeo hahn, un asse di intervento europeo volto a compensare alcuni ritardi nella diffusione della banda larga in vaste zone…tutto bene, quindi…con l’accordo di ieri si crea sostanza dunque, e si avvia quella digitalizzazione della regione che, al netto di considerazioni di natura più strettamente economica (abbiamo una regione dissanguata dalla marginalità economica e dalla mancanza di un progetto economico concreto e coeso intorno ad obiettivi che non siano solo il petrolio e postiamo denari sulle reti ed ovviamente sulle ricche commesse di chi gestirà questi lavori)…ok, sono asset europei di finanziamento e come tali dobbiamo prenderli, finalizzati quindi ad un obiettivo mirato che è  veicolato anche dal lobbysmo tipico di bruxelles che tende a trasformare in affari sostanziosi per una categoria produttiva piuttosto che un’altra, a prescindere dunque da risultati e benefici collettivi concreti, importanti poste di finanziamento comunitario…ma rimane il problema, tutta questa gioia di avere finalmente la banda larga ed ultralarga che ci consentirà mirabilie, di poter abbattere il digital divide che è un problema reale, a che serve se manca la sostanza economica che veicola su queste reti?…

serve appunto alle istituzioni ed ai loro progetti di banche dati con cui costoro credono di poter governare le complessità (cosa sacrosanta d’altronde), ma si tratta di scarpe bellissime che vorremmo far indossare ad uno con i calli…per quanto le scarpe siano belle, i piedi faranno sempre male a costui, perchè in genere chi ha i calli ha bisogno di scaroe comode e soprattutto tarate sui propri piedi…e così, parafrasando l’esempio, quanto sarà comoda per cittadini lucani ed economia reale (quella vera, cioè) che esistano reti veloci ed ultraveloci in grado di rendere le amministrazioni più efficienti e moderne se poi manca del tutto o quasi la capacità di produzione di quel reddito che se certo non definisce la cittadinanza (e guai a pensarlo anche per un istante!!!), comunque è una tendenza in atto da anni e che in tempi di crisi si va acutizzando che nei fatti determina la partecipazione del cittadino al godimento dei propri diritti?…se le chiede queste cose de filippo, il presidente che vive in un mondo dei sogni dove la basilicata di cui parla neppure esiste?…oh, ma è chiaro, qui si parla sempre e comunque di eccellenze per definire la realtà economica e se per un’azienda sana, moderna, innovativa ed efficiente ce ne sono venti ammalate di debiti e mancanza di occasioni, antiquate poichè ogni accesso alle contribuzioni per le innovazioni è mediato da loschi personaggi che vi lucrano, per nulla efficiente perchè a non far nulla o poco persino un campione perde tono muscolare, al presidente dell’iconografia del tutt’apposto poco importa…c’è una basilicata innovativa, esattamente come c’era quella basilicata un po’ donna dai facili costumi che non si sapeva vendere…e siamo al punto!!!

tralasciando allora investimenti sbloccati sulle reti e tralasciando ancora quel fondo di miseri due milioni per finanziare uno dei punti della manovra, art. 2 titolo I, Agevolazioni fiscali riferite al costo del lavoro, due milioni che in realtà non esistono come somme reali trattandosi di meccanismi di deduzione fiscale sulla nuova occupazione su tasse ancora da pagare da parte delle imprese (apriremmo qui un capitolo troppo lungo e che in buona parte abbiamo già trattato negli articoli che abbiamo dedicato all’analisi della manovra stessa, ma in realtà con due milioni si aprirebbero al massimo 150 postazioni di lavoro tutte da verificare poi nella pratica), ciò che fa pensare sono quei 200 milioni per l’ammodernamento (e finalmente!!!) della potenza-foggia e l’allacciamento all’alta velocità della rete lucana…

punto dolente però…si, investiamo 200 milioni, ma i soldi non sono nuovi, erano già stati impegnati illo tempore e “distratti” dalle manovre di distrazione di tremonti di fondi già stanziati per le reti ferroviarie al sud, particolarmente nel comparto puglia, semmai sono stati recuperati…poco male, l’importante è che ci siano, no?…anche perchè a fronte di un sostanzioso ed assai disatteso contratto di servizio tra regione basilicata e trenitalia per il trasporto locale (6 milioni annui) che pur dovrebbe far pensare a quel discorso sulle eccellenze-specchietto per le allodole a cui si accennava prima) già avere un collegamento all’alta velocità non è male, no?…ed effettivamente non è male anche se il trasporto locale è una schifezza ed anche se l’asse potenza-battipaglia, quindi il versante tirrenico, rimane al palo nella sua mancanza di treni, appena compensati da bus sostitutivi (roba da terzo mondo!!!), anche se manca qualsiasi idea da parte della regione di cosa rappresenti il trasporto locale, anche se il magna-magna dei consorzi è cosa risaputa ed assai costosa (qualcuno di voi lettori sa quanto si aggiunge ad ogni euro che voi spendete su un autobus di contributo regionale ai consorzi ed alle ditte che vi trasportano?…dai, non voglio rovinarvi troppo la giornata!!!)…

il punto dolente però non duole soltanto, ma fa pensare male…ed a pensare male non si fa peccato quando conosci perfettamente i meccanismi di comunicazione istituzionale…lo scambio tra i 200 milioni per la potenza-foggia ed altri soldini per non meglio precisate infrastrutture è il memorandum sulle estrazioni petrolifere – ma si quella bufala firmata dal presidente de filippo ed incoronata dal quasi totale ed acritico assenso di tutte le forze politiche in consiglio regionale, che impegna noi a sopportare maggiori estrazioni e non impegna altri – in pratica, quello che voi chiedete nel memorandum non possiamo farlo, ma accontentatevi di queste briciole!!!

tutto qui secondo il sottoscritto, ad estrarre si fa veloce, ma a viaggiar veloci tra potenza e foggia si fa molto più lentamente, molto più lentamente