Piot, contributi per la filiera turistica nell’area di Maratea 20/12/2011 10:20   Restaino: “L’area a forte valenza turistica potrà migliorare l’offerta, diventando meta apprezzata di un circuito turistico in ogni stagione dell’anno”

AGR  Aiuti alle imprese turistiche della zona di Maratea per migliorare gli standard di qualità delle strutture ricettive, turistiche e del tempo libero. E’ l’opportunità offerta da un Avviso pubblico per la concessione di agevolazioni per la promozione e la qualificazione delle aziende operanti nella filiera turistica, approvato dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alle Attività produttive, Erminio Restaino.
Il bando si inserisce nella proposta progettuale del Piot “Maratea Terramare” ed è finanziato con 4.455.000 euro, fondi del Po Fesr. Destinatarie sono le micro, piccole e medie imprese operanti nei comuni di Maratea, Trecchina, Rivello e Nemoli.
“Lo strumento dei Piot assegna ai privati un ruolo trainante per lo sviluppo delle potenzialità del territorio. L’area a forte valenza turistica – ha commentato l’assessore Restaino – potrà migliorare l’offerta, diventando meta apprezzata di un circuito turistico non solo in estate ma in ogni stagione dell’anno.
Anche per questo bando abbiamo preferito la valutazione a sportello delle domande, una procedura già testata che velocizza i tempi e gli iter amministrativi”.
Dei fondi stanziati 2.430.000 euro serviranno per i “progetti portanti”, cioè quelle iniziative imprenditoriali di sviluppo turistico di significativo respiro e rilevanza progettuale. In questa definizione rientrano le attività culturali, gli impianti sportivi, le piscine, i parchi di divertimento e tematici le discoteche e le sale da ballo. Sono finanziate, inoltre, la riqualificazione e la realizzazione in immobili già esistenti di alberghi, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine, affittacamere per brevi soggiorni, aree di campeggio e attrezzate per camper e roulotte.
Gli altri 2.025.000 euro saranno impiegati, invece, per “i progetti di completamento di filiera”, attività che completano l’offerta turistica dei Piot finanziati in regime de minimis, comprese le attività di ristorazione e dell’artigianato locale.

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a parte l’ovvia considerazione che di fatto tutto quanto viene proposto da restaino, indagato per il caso “assunzioni pilotate all’arpab”, difficilmente si trasforma in sviluppo, qualche considerazione di massima sul turismo nella zona di maratea pur andrebbe fatta nella sua globalità e non certo solo sulla disponibilità di qualche euro per offerte turistiche che, svincolate appunto da una idea portante, a poco servono (se non per il solito vizio di distribuire prebende inutili che disperdono fondi)…

quindi la domanda sarebbe, ma di maratea e circondario cosa ne facciamo in una ottica di rilancio del turismo?…maratea non è solo mare ed immediato retroterra, ma è anche montagna (sirino) e parco (pollino) ed è nella sinergia tra queste attività che andrebbe cercata una fruizione turistica per 365/365 giorni all’anno…e nulla si è fatto in merito fino ad ora, a cominciare dalle intermodalità nei trasporti e nella qualità dell’offerta che rimane bassa, molto bassa, nella prospettiva di fornire turismo “intelligente” e non puro divertimentificio, nei fatti impossibile da realizzare sia sulla “perla” che nel resto della regione…

dovremmo allora rimandarvi alla parte del nostro programma relativa al turismo, dove prende corpo un’altra idea della fruizione turistica di questa regione, una idea che si fonda sul suo principale patrimonio, l’inconsueto di una regione relativamente incontaminata e che tale dovrebbe rimanere nella prospettiva di legare quella cultura del territorio e della sua salubrità ad una idea turistica della regione…ma lo stiamo facendo seguendo le logiche di via verrastro e della peggiore giunta regionale di sempre?…ovviamente no ed è un problema che oserei definire ideologico (se non neuro-psicotico) nella testaccia di chi ha la sola logica dei numeri (ci fossero almeno!) e della stretta osservanza di canoni ormai in abbandono ovunque, ma che qui permangono…in altri termini per questi far turismo significa cementificare e fare discoteche, cercando di avere come ritorno ai loro impegni verso questo o quell’imprenditore, qualche pacchetto di voti…che ovviamente paghiamo noi!!!

e lo paghiamo con la sistematica distrazione di fondi altrimenti utilizzabili nella sinergia tra più piot in una impalcatura di sistema regionale, per operazioni a macchia di leopardo e dalla logica casual-probabilistica di aspettare che un turista possa arrivare perchè attratto dalle lusinghe dell’apt, gestita in modo a dir poco bizzarro da alcuni personaggi legati alla politica della seconda battuta, quella che deve gestire poste economiche sul territorio nella funzione di “gran distribuitore” creando sentieri a vicolo cieco…ma andremmo lontano, troppo lontano in questo commento…

vorrei solo far focalizzare l’attenzione sulla qualità che alcuni provvedimenti apportano al sistema turismo lucano, il nulla mischiato con il niente, ovvero bieca distribuzione di contribuzioni a trucco (attenti al regime de minimis!!!) per realizzare non cattedrali nel deserto, ma chiesette nella steppa…se lo metta in testa, restaino, maratea (e circondario) può essere maratea e quindi recuperare quella visibilità che le compete, solo se la lasciamo libera dal cemento, porto turistico compreso!!!