Sindaco Vozzi su presidio ospedaliero di Chiaromonte20/12/2011 13:25

BAS   Sull’incontro istituzionale in Regione che si è tenuto il 13/12/2011 tra i sindaci del territorio “Medio Sinni-Serrapotamo-Val Sarmento”, il presidente della Giunta regionale Vito De Filippo, l’assessore alla Salute e Sicurezza Sociale, Attilio Martorano, e la Direzione Generale dell’Asp interviene con una nota il sindaco si Chiaromonte Antonio Vozzi.
L’incontro, convocato dal Presidente De Filippo, nel tentativo di trovare un’intesa sulla “Proposta di riqualificazione del presidio ospedaliero di Chiaromonte”, come concordato nel corso dell’incontro dello scorso 24 novembre nella sala riunione del P.O. Di Chiaromonte, – spiega – non ha prodotto risultati positivi. Infatti contrariamente a quanto è stato comunicato dagli organi di stampa, TG3 compreso, non si è raggiunto alcun accordo.

Il sindaco di Chiaromonte On. Antonio Vozzi, dopo aver letto la proposta elaborata dal tavolo tecnico (Sindaci, Parti sociali, Operatori del settore e rappresentante del Movimento “Tre Valli”), ha ricevuto dall’Assessore il diniego sul documento. E’ d’obbligo precisare che a proporre il tavolo tecnico, tra l’altro, era stato il Consigliere Regionale Marcello Pittella il 24 novembre scorso”.
“La proposta – prosegue il comunicato dell’amministrazione comunale di Chiaromonte – in sintesi proponeva, in un’ottica dipartimentale, il superamento delle carenze strutturali dell’Ospedale di Lagonegro (sede di Pronto Soccorso Attivo) e il mancato utilizzo della struttura del P.O. di Chiaromonte, semplicemente unificando i due presidi ospedalieri in una sorta di Ospedali riuniti Lagonegro-Chiaromonte, non esistendo ancora l’Ospedale unico, con lo scopo di dare sicurezza e dignità ai cittadini di questo territorio .
Ciò nonostante il Sindaco Vozzi, nel tentativo di trovare comunque una risposta positiva da parte del Presidente De Filippo e dell’Assessore Martorano, riformulava una ulteriore proposta in sintonia con il Piano Sanitario Regionale, chiedendo l’attivazione di una Unità Operativa di Bed-Management, una struttura flessibile che avrebbe permesso l’utilizzo dei posti letto sulle due strutture evitando disagi e costi aggiuntivi ai cittadini, ma neanche questa veniva accolta.
In pratica veniva riproposta dall’Assessore ai sindaci la delibera della Direzione Generale dell’ASP del 28/10/2011 la quale relega il P.O. Di Chiaromonte a diventare un Poliambulatorio .
Per questo motivo la proposta dell’assessore ha trovato la netta opposizione del sindaco Vozzi”.
“Non è assolutamente vero – sottolinea Vozzi – che la delibera della D.G. coincide con la delibera dei Comuni, la differenza è netta e sostanziale nei seguenti aspetti:
– Radiologia (non è stata presa assolutamente in considerazione l’acquisto della TAC, vista la fatiscenza di quella esistente);
– Punto Territoriale di Soccorso (non viene garantita la presenza della guardia di Anestesia e la reperibilità notturna, e la presenza di posti letto per l’osservazione e la stabilizzazione del paziente, i soldi spesi per la medicalizzata possono coprire ampiamente tale richiesta. Il centro mobile di rianimazione non è stato minimamente preso in considerazione; la medicina scompare completamente, trasformandosi in lungodegenza e del cardiologo non si fa alcuna menzione.
– Chirurgia (Attualmente l’attività in day surgery prevede il ricovero in DH con l’eventuale pernottamento, nella delibera della DG dell’ASP non esistono più i posti letto, il tutto diventa attività ambulatoriale senza possibilità di pernottamento del paziente, per tale motivo anche il trattamento delle patologie vascolari viene compromesso e si ridurrebbe al semplice intervento di “ministripping”;
– Odontoiatria Speciale (per le stesse motivazioni della day surgery chirurgica, assenza di ricovero in DH non si concilierebbe più con un assistenza anestesiologica e rianimatoria appropriata nel post operatorio, trattandosi di pazienti diversamente abili con patologie complesse);
– Oculistica (la mancanza di posti letti non permette alcuna possibilità di crescita dell’attività chirurgica oftalmica, lo spostamento di questi su Lagonegro e l’apertura dell’attività su Maratea evidenzia in maniera inequivocabile, il preludio e la volontà di soppressione anche di questo servizio, ciò in netto contrasto con quanto chiesto dai sindaci;
– Ostetricia e Ginecologia (analoga situazione della Chirurgia per la day surgery);
– Anestesia e Rianimazione (si chiede il rimpiazzo dell’unità mancante in organico, per niente presa in considerazione, anzi la presenza dell’anestesista sarà limitata alla sola attività di chirurgica ambulatoriale;
– SPDC (si chiede il mantenimento anche per la carenza di tali servizi nell’intera regione ed invece la chiara volontà è di soppressione)”.
Il primo cittadino di Chiaromonte, pertanto, invita “i sindaci ad una profonda riflessione e considerare i risvolti negativi per il territorio” e richiede al “Presidente della Giunta Regionale ed all’Assessore alla Salute e Sicurezza Sociale di valutare quanto richiesto per dare certezza ad un’area emarginata e depressa”.

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riporto per intero il comunicato di un sindaco definito ancora onorevole (in realtà è stato un assai silente senatore socialista), solo per sottolineare la discrasia assoluta tra informazioni diffuse via media di regime (e tranne qualche piacevole e rarissimo esempio di indipendenza giornalistica, anche il pd3 basilicata lo è) e quanto invece viene diffuso dalle realtà locali…

il problema è come al solito il modello sanitario che interviene con la mannia su una realtà storica assurda (18 ospedali per 580.000 abitanti, quindi fuori da ogni previsione del piano sanitario nazionale) e formatasi nel tempo per via delle clientele sulle postazioni lavorative, a cominciare dal direttore sanitario agli inservienti, e sul consenso facile che da queste operazioni è nato…il modello deve quindi essere ridotto alle previsioni cogenti del sistema sanitario nazionale, ma non si può dimenticare però la particolare conformazione territoriale lucana, le sue strade (mancanti o deficitair) ed anche quel senso di sicurezza civica che la presenza di un ospedale “regala” ai cittadini di comunità abbastanza isolate…

che la proposta derivi da una precedente di marcello pittella di riunificazione delle strutture di chiaromonte e lagonegro puzza ovviamente della stessa sodalità del passato rammendata alle esigenze riduzioniste del presente, ma che esista un problema specifico in quell’area come in molte altre, è cosa che ben farebbe “l’esterno” assessore martorano (prima in predicato di fare il leader del centrodestra alle scorse elezioni, poi “mistericamente” proiettato alla carica di indirizzo dell’assessorato a maggior peso sul bilancio regionale) a non considerare solo sulla base della sua versione confindustriale dei bisogni e delle relazioni…

occorre cioè una visione della sanità certo meno legata alla presenza territoriale per ovvi motivi di gestione e costo, ma una presenza molto maggiore della sanità di prossimità che non crediamo sia assicurata dalla genericità di affermazioni sulla medicina del territorio in comunità che spesso non hanno neppure la guardia medica e quando la hanno non  h 24/24…e poi una flottiglia di elicotteri attrezzati ad ogni emergenza e soprattutto al volo notturno ed in condizioni meteo difficili che non abbiamo nell’evidenza di punti di stabilizzazione dei cronici prima dell’imbarco stesso e del trasporto alle strutture…e poi ci sono problemi per le lungodegenze e le visite parentali (importanti da un punto di vista psicologico) che sarebbero messe in seria difficoltà anche economica dai lunghi tragitti di una visione sanitaria che pare voler ridurre tutto a 4-5 ospedali al massimo (con potenza e matera, unici punti con tutti i reparti)…e poi c’è il problenma della dissoluzione della sanità pubblica in quella privata (con precisi modelli imprenditoriali e non genericamente privata)…

insomma, argomento complesso, ma che ad affrontare con la guerra dei comunicati certo non si risolve…il problema come al solito è a monte…in una differente gestione della sanità e della amministrazione tutta…

per i più volenterosi qualche idea in merito comunità lucana l’ha messa a disposizione nel suo programma per le regionali 2010 (e non siamo riusciti a raccogliere le 2000 firme…e qui scappa una malaparola che vi risparmio!!!) 

4 pensieri su “

  1. cara sconosciuta (leggo però il tuo nome dalla bacheca), i commenti non vengono mai cancellati, ma se per caso è inserita qualche volgarità, quale era presente nel tuo vecchio commento, vengono in automatico cestinati sulla base di una serie di parole inserite come chiave per il cestinamento (ed infatti dal cestino leggo appunto la volgarità del commento stesso)…prova ad inserirlo senza, se ci riesci, e senz’altro verrà pubblicato

  2. Quali erano le volgarità!!?? Forse volevi dire verità?? Comunque complimenti per il bel risultato delle primarie…. e chissà se un giorno riuscirai anche tu a farti chiamare onorevole!!! :)))

  3. le volgarità erano in qualche parolina che inizia con c e finisce con o con in mezzo qualche z ed una a…per questo il commento è finito nel cestino in automatico…questione di volgarità scritte da persona sicuramente volgare quale evidentemente sei, anche a giudicare dalla tua poca conoscenza delle cose…in quanto alle primarie, sai, io combatto da solo e rischio da solo, mica faccio il servo che si inalbera per una lesa maestà…ed in ogni caso consiglierei di leggere meglio l’articolo, nel quale mi pare di non dare mica torto al suo “onorevole” socialista…mi pare di aver detto tutto, no?

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