il comitato no oil a brindisi di montagna- comunicato stampa

Primo della serie di incontri che il comitato no oil potenza ha programmato tra la gente lucana, quello che giovedì sera ci ha visti a brindisi di montagna assumeva una importanza speciale.

Raccontare la nostra idea di un altro sviluppo e di un’altra società a partire proprio dal piccolo paese che suo malgrado abbiamo eletto a paradigma di una storia di colonizzazione che coinvolge ormai tutta la regione, ha assunto sin da subito una connotazione di ampia portata. Tutti noi del comitato no oil sapevamo che dietro il pozzo di monte grosso 2 e delle contestazioni di merito che abbiamo per primi sollevato sin dal mese di novembre dello scorso anno, ciò che si svela lentamente agli occhi dell’opinione pubblica lucana è la tragica vicenda di una regione deprivata da ogni possibilità di farsi artefice del proprio futuro, una regione a cui viene sistematicamente negato ogni possibilità di accesso ad una delle forme più connotanti una democrazia reale, il diritto di scegliere come vivere sulla propria terra.

 L’intervento iniziale del sottoscritto, in qualità di portavoce del comitato, ha ricostruito la storia delle estrazioni di idrocarburi in basilicata non mai enucleando la vicenda di monte grosso da quel contesto globale che solo spiega le ragioni di quanto accade.In basilicata qualcuno decise di estrarre petrolio e tutto venne piegato a questa volontà.Vennero piegate le leggi, con il dlg 625/98 che stabiliva al 7% le royalties sull’estratto, addirittura ribassandole dal precedente 9% e con una serie di norme che consegnavano ad un ufficio del ministero delle attività produttive, l’ormai famoso UNMIG, ogni relazione tra società estrattive e territorio, vennero piegate le coscienze, con un accordo capestro e mai interamente rispettato dal lontano ’98 tra una regione obbligata da un malinteso ed assurdo nei fatti “interesse nazionale” e l’ENI, forte di quella capacità di pressione politica che permea ogni istituzione preposta, vennero piegate le ragioni dell’economia, della civiltà, del rispetto del territorio e dell’ambiente, delle speranze della gente che nel petrolio aveva visto un’opportunità fino ad allora negata dalla storia.Come poter pensare che dietro l’affare di monte grosso non si nasconda la tragica reiterazione di un passato prossimo diventato presente eterno?Questo si è spiegato alla gente di brindisi di montagna, anzi a quegli abitanti che coraggiosamente hanno vinto la tentazione di starsene al bar a chiedersi cosa si sarebbe mai detto, delegando nei fatti ad altri un resoconto e forse una decisione e lo si è spiegato con la passione delle tante voci libere che animano il nostro comitato, ma soprattutto con la tenacia di chi crede alla giustezza della propria lotta ed alla necessità di un risveglio delle coscienze.Il comitato no oil potenza non è certo nato in uno stanzone illuminato a neon, cresciuto nelle piazze del gelido inverno potentino alla raccolta di firme per la petizione contro il pozzo, vissuto nella lacerazione interiore degli uni e di tutti del tentare di capire come è perché si è potuti arrivare a questo sacco devastante della nostra regione, rinato ogni giorno da se stesso, dallo studio e dalla passione contagiosa che ci anima e ci spinge a chiedere di più del solo capire per sostanziare un cambiamento necessario e possibile, per chiedere altro che non sia la democrazia reale in cui è contenuta la rinuncia ad un modello di sviluppo di cui anche il petrolio estratto in questa regione è in ogni senso il carburante malefico…malefico, perché questo sistema di sfruttamento di desideri bulimici di alcuni uomini sulla natura e su altri uomini costretti a subirne le conseguenze non può essere benefico, ammesso lo sia mai stato…è la terra stessa che ci chiede di cambiare!!!Abbiamo parlato di questo a brindisi di montagna, certi che se il cambiamento auspicato da tanti ed auspicabile per tutti, il cambiamento in cui convivono istanze di riorganizzazione sociale, politica, economica, comportamentale, il cambiamento che può divenire se praticato con il fervore della necessità impellente e la passione dell’amore per il nostro pianeta una solida pianta dei cui frutti nutrirci nel futuro, per ora è un germoglio tenero che noi del comitato no oil potenza a brindisi di montagna abbiamo seminato nella certezza di una sua crescita vigorosa.Un altro mondo è possibile, un altro mondo è necessario.Miko Somma, portavoce del comitato no oil potenza    

4 pensieri su “il comitato no oil a brindisi di montagna- comunicato stampa

  1. hopartecipato alla riunione tenuta a brindisi montagna. tutte blle le vostre parole, ma chi ci dice che la vostra sia la verità? ho anche letto il materiale distribuito e ritengo, anche dopo i miei interventi all’incontro, che l’argomento vada approfondito con chi si competenza, ma di sicuro a fare la voce grassa dobbiamo essere noi cittadini di brindisi e non voi. il problema è nel nostro teritorio e noi,neanchel’amministrazione comunale leggittimamente eletta possa prendere posizioni in merito senza un consulto generale con la cittadinanza. per il materiale distribuito dove parlate di ” utilizzo consapevole del bene comune”, di asse ortogonale verticale ed orizzontale, di impatto ambientale, di fonti energetiche <alternative e sufficiente al fabbisogno locale”… bhe dopo quello che avete scritto ritengo che il vostro discorso sia un discoro utopistico, secessionista e che secondo il mio modesto parere si alle fonti di energia alternative ma se ritenete che il pozzo di petrolio dia uno spiacevole impatto ambientale, allora venite di nuovo a brindisi e ditemi cosane pensat di n. 22 pali eolici (poco distanti da dove si dovrebbe realizzare il pozzo) se un ambient pulito e decontmnato come quello della Serra di Brindisi non sia già depauperato dal tale installazione.
    volio porre al portavoce del comitato una domanda: sareste favorevoli allenergia nucleare?
    grazie vincenzo
    si rimane a disposizioneper ogni eventuale comunicazione e chiarimenti in merito.

  2. Azzzzzz Vincenzo fa il federalista! Il petrolio è nel nostro Comune e ce lo gestiamo noi…..
    Quanto all’impatto delle pale eoliche esso è mooooltoooo meno devastante di un pozzo di petrolio…..
    Meditate brindisini…. meditate….
    E poi il petrolio che sta nelle “vostre” viscere è lo stesso accumulato nel sottosuolo potentino. Gli effetti deleteri, l’inquinamento, me lo becco anche io che sono potentino e vorrei poter dire la mia….
    NO AL PETROLIO! Che non porta benefici (anzi li porta solo ai petrolieri) ma solo danni….

  3. astronik ma tu sei capace di gestire l petrolio?
    sei in grado di sostituirti alle multinazionali?
    io credso che il vostro problema sia solo economico, parlate di gestione, ma non del petrlio, ma dei petrol dollari. caro potentino, tutti hanno un prezzo voi anche lo sconto.

  4. No, caro Vincenzo, io il petrolio non lo so gestire, mi scivola dalle mani….
    Skerzi a parte non capisco cosa vuoi dire.
    Che vuoi dire quando dici che tutti hanno un prezzo? E noi potentini anche lo sconto?
    Sarò più cretino di quanto non do a vedere ma proprio non c’arrivo….

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