Speranza (Pd): “La politica assuma le proprie responsabilità”03/02/2012 11:46

BAS”Il senso della stagione politica che stiamo vivendo è piuttosto chiaro. La congiuntura economica e sociale più delicata e complessa degli ultimi anni esige dalla politica una nuova sensibilità, un nuovo slancio nella assunzione delle sue responsabilità. I cittadini, le imprese, le organizzazioni sociali, reclamano un governo autorevole e credibile che sia in grado di produrre risposte efficaci alle emergenze ed inquietudini di una realtà in rapido e incessante mutamento ed alle mille incognite e sfide che essa propone”. Lo affema il segretario regionale del Pd Roberto Speranza, che così prosegue:
È su tale coordinata, su tale senso di marcia che, a mio avviso, il Presidente Giorgio Napolitano ha voluto collocare la missione di rinascita nazionale del governo Monti. E, al netto del giudizio di merito sui singoli provvedimenti,  mi pare che il governo stia riuscendo nel tentativo essenziale di restituire al Paese il senso di una connessione vera tra la funzione della politica ed i bisogni della società.
E’ uno scenario dal quale non va esclusa la situazione della nostra regione. Ed è in questa ottica, e non nelle deformanti ricostruzioni di corridoio, che va letta la chiusura della verifica politica regionale, che ha dato luogo ad un aggiornamento e ad una riclassificazione delle priorità della piattaforma programmatica del centrosinistra, e la successiva formazione di una giunta caratterizzata da alcune importanti novità nella composizione e nella distribuzione delle deleghe.
L’effimero clamore di qualche dichiarazione colorita copre troppo spesso il lungo ed approfondito confronto di merito sulle questioni cruciali del futuro della nostra terra. In realtà ho riconosciuto nel serrato dibattito tra le forze politiche della coalizione una qualità di gran lunga superiore alla percezione esterna. Dalle nuove sfide energetiche ed ambientali alla riorganizzazione del sistema sociosanitario, dal nuovo piano per il lavoro alla ridefinizione del sistema istituzionale emergono le tracce di un rinnovato e lucido impegno progettuale che, sono sicuro sarà compiutamente esplicitato nell’intervento che il Presidente De Filippo terrà in Consiglio regionale: il quadro aggiornato delle idee e delle iniziative con le quali la Basilicata si predispone ad affrontare i difficili passaggi di una stagione di contrazione delle risorse pubbliche senza rinunciare al suo percorso di riforma e di modernizzazione, anzi accentuando le scelte di coerenza in direzione di un modello di sviluppo ridefinito nel segno dell’efficienza, dell’equità e della sostenibilità.
E’ un patrimonio di scelte e di valori che appartiene per intero all’alleanza di centrosinistra, il suo compito è quello di farlo vivere in una visione espansiva del confronto politico, proseguendo lungo la linea inclusiva sulla quale camminiamo dal 2010. Il Presidente della Giunta regionale ha giustamente sottolineato il carattere essenziale e non surrogabile dell’apporto di tutte le componenti della maggioranza ai fini della stessa qualità della base politica e programmatica dell’alleanza. Io mi auguro sinceramente che anche dalle forze di sinistra, il cui contributo ritengo indispensabile, venga compreso correttamente, senza riserve o sospetti, il significato della relazione politica non contingente e non strumentale che il Pd sta positivamente costruendo, a Roma come in Basilicata, con le forze dell’area di centro e si riconosca che, nel momento in cui è fondamentale perseguire il massimo della coesione regionale, non ha senso opporre anacronistiche convenzioni ad excludendum al trasparente sviluppo del confronto politico.
Il Partito Democratico deve saper stare pienamente, prima e più degli altri, dentro il senso alto di questa sfida. Dobbiamo farlo con grande responsabilità, consapevoli del ruolo di guida che i lucani hanno voluto assegnarci e della necessità di allineare con maggiore efficacia la qualità della nostra azione politica alle domande che la società lucana oggi ci pone. Un partito largo e plurale vive sicuramente di spinte e istanze diverse e qualche volte divergenti, ciascun contributo di cultura politica o di rappresentanza territoriale é utile e merita di essere valorizzato. Ma un partito siffatto non sarebbe all’altezza del suo ruolo se non riuscisse sempre a far prevalere un punto di vista allineato all’interesse generale, peggio se desse l’immagine di un gruppo dirigente arroccato su dispute attinenti a questioni che nulla hanno a che vedere con le attese della comunità regionale. Non a caso il Pd lucano sta producendo in queste settimane un grande sforzo di apertura con il percorso della Conferenza Programmatica.
Il Pd si predispone ad affrontare le impegnative prove della nuova fase sostenendo ancor più attivamente l’azione del governo regionale che, con l’ingresso di Marcello Pittella e Vincenzo Viti, potrà giovarsi di originali quanto fondamentali apporti di qualità e di competenza. A Vincenzo, in particolare esprimo a nome di tutto il Pd lucano gratitudine per come ha saputo condurre fino ad ora il nostro gruppo consiliare. Nell’esprimere la fiducia che il Presidente De Filippo ed i suoi assessori sapranno interpretare al meglio il senso di questo nuovo mandato, mi preme rallegrarmi con Luca Braia, cui il gruppo consiliare ha affidato un funzione di grande rilevanza e delicatezza politica, e rendere un pubblico e non retorico ringraziamento agli assessori uscenti, Erminio Restaino e Rosa Gentile, che hanno lasciato segni visibili dell’impegno profuso in questo primo scorcio della legislatura.
Siamo ben consapevoli che nella stagione che si apre é in gioco la credibilità della politica e dei partiti, cioè il senso più profondo e la stessa legittimazione della rappresentanza democratica. Ricostruire un rapporto vero tra la funzione della politica e le domande della società è un compito straordinario, arduo ma esaltante. Per questo obiettivo il Partito Democratico si impegnerà con convinzione e senza risparmio. Lavorando alla coesione tra i diversi livelli di governo sulle grandi questioni strategiche della nostra regione, dalle risorse naturali alle infrastrutture, dai rifiuti alla governance istituzionale che proprio in questi giorni vede il decollo dell’interessante esperimento delle Aree programma. È davvero il tempo che ciascuno si assuma con rigore le proprie responsabilità. Ce n’è per tutti. Noi del Pd faremo sicuramente la nostra parte”.

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non so cosa si può rispondere a questo “delirio di non visione della realtà reale”?…con tutto il rispetto umano e di simpatia personale verso speranza, ho l’impressione che la sua “realtà”, quella di cui parla in questo lungo comunicato ed in altri interventi da quando è segretario regionale pd, non corrisponda affatto alla realtà che non solo percepiscono i lucani (ancorchè quelli che hanno dato mandato al pd), ma a quella che oggettivamente anche il più ingenuo degli osservatori può leggere e con una certa facilità…

ora, non ho intenzione di ripercorrere argomenti che tra i nostri comunicati stampa spesso ritornano come “critica di sistema” a questo sistema di potere, ma giova ricordare a speranza che negare che esistano problemi correntizi, filiere di interessi e e vere e proprie bande, liquidandoli come posizioni diverse che coesistono in un partito di massa (almeno tale dovrebbe essere – e non è – un partito con quei numeri in questa regione), non fa onore alla sua intelligenza che pure riconosco…allo stesso tempo la coazione a ripetere bersani e le sue stantie prediche non fa che rafforzare l’impressione proprio di una mancanza di autonomia che affligge i pd lucani più onesti, mentre altri neppure predicano, ma semplicemente fanno per sè e per gli altri (gli amici)…negare cioè che vi siano persone diciamo “poco limpide” in quel partito, persone che fanno riferimento ad una zona grigia dove gli affari intersecano la politica e le sue scelte, dove il consenso ha un peso ed un costo locale, non giova affatto alla presa d’atto che in questa regione se poche son le cose che vanno bene, tutte o quasi le cose prosperano in un “relazionismo corto” che è ben lungi dal potersi giudicare come dialettica politica, quando spesso è puro malaffare, magari non giudicamente rilevante, ma politicamente dirimente se vogliamo dare un futuro a questa regione e non limitarci a sguazzare in un presente che non esiste in quella ottimistica visione dove “se ci son problemi, li stiamo risolvendo”!!!

così, declinate alla lucana, le parole efficienza, sostenibilità ed equità, che pur speranza pronuncia, se non sono mera osservanza bulgara ai dettami di sostegno governista di bersani, cosa sono in una regione dove le parole “sfide ambientali ed energetiche” fanno tremare il polso alla maggioranza dei senzienti, considerando come finora queste sfide sono state affrontate?

in un simile modello persino la scelta di “praticare” il centro e non la sinistra consiliare (che non esiste in questa regione, essendo essa fatta da portatori d’acqua e qualche ufficiale di trippe cammellate) non solo non stupisce per la sua bassissima qualità formale e sostanziale di allearsi con chi non ha programmi oltre un cattolicesimo sbandierato come identità di comodo a coprire la spregiudicatezza delle persone fisiche (e così chiarisco il senso di formale e sostanziale), ma appare confermativa di una pervicace volontà di “lasciare le cose come stanno”, consentendo semmai solo a qualche “compariello” di quel centro di sedersi alla tavola lucana (vogliamo far nomi e scomodare qualcuno a cui la riforma della sinità di martorano gioverà – e come se gioverà!!!)?…

così dalle risorse alle infrastrutture, dai rifiuti alle aree programma (che speranza gfiudica interessante esperimento, io pericoloso precedente per via della completa deregulation proprio sui rifiuti e sull’acqua), l’aria che si respira è esattamente quella che si è respirata finora…pessima!!!