Neve, Benedetto:almeno la dichiarazione dello stato di crisi

08/02/2012 12:33

Per il capogruppo di Italia dei valori occorre seguire l’esempio del governatore della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani

ACR  “Prendo atto dell’atteggiamento della Giunta regionale di non chiedere lo stato di emergenza per non aumentare le tasse ai lucani, ma almeno si segua l’esempio del presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, che ha emesso un decreto (n.11 del 6 febbraio) di Dichiarazione dello stato di crisi regionale fino al 31 maggio 2012 per le eccezionali nevicate e gelate nei territori delle province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna, Ferrara, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza”. E’ quanto sostiene il presidente del Gruppo IdV alla Regione, Nicola Benedetto, aggiungendo che “Errani ha chiesto un intervento del Governo perchè venga accordato lo slittamento di un mese per le comunicazioni ed i relativi pagamenti presso l’Agenzia delle Entrate, l’Inps e l’Inail da parte delle imprese della sua regione. Ciò a seguito del permanere delle condizioni di grave difficoltà causate dalle eccezionali nevicate e conseguenti gelate e delle previsioni per i prossimi giorni, come è previsto anche da noi. Una situazione che ha spinto lo stesso Errani a dichiarare con un decreto presidenziale lo Stato di crisi regionale in tutti i territori provinciali”.

“Se poi non si vuole fare ricorso allo stato di crisi – aggiunge Benedetto – si può seguire l’esempio del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che ha scritto a Enti locali, Prefetture, Enel, società aeroportuali, ferroviarie, autostradali per seguire i bollettini meteo del centro funzionale e a garantire la massima attenzione alla tempestiva attivazione di ogni utile misura di prevenzione nonché delle opportune forme di allertamento del sistema di protezione civile. Almeno, in questo modo, si dovrebbe garantire, attivando un tavolo di crisi, come sta avvenendo in tutte le Regioni interessate dalle nevicate, perché non basta aprire un ‘canale’ con il Dipartimento Protezione Civile, un coordinamento tra i Piani neve di Comuni e Province che da noi non c’è stato”.

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condivisibile, ancorchè molte procedure siano scorrettamente indicate, ma la sostanza è quella…come può mai bastare un canale di collegamento (che tra le altre dovrebbe essere presente in nuce)?…la situazione mi ricorda l’alluvione del 1 marzo nel metapontino e le incongruità di una regione le cui mani non solo non sapevano cosa facesse l’altra, ma non lo sapeva neppure la testa!!!