la ri-ag-giunta si presenta…

trasmetto il lancio sulla presentazione di questa giunta ridicola e poi lo commenteremo con calma…nel frattempo mi reco in consiglio regionale per “marcare il territorio”…

De Filippo: coalizione più coesa, dialogo e road map sviluppo

14/02/2012 13:09

Il discorso del Presidente della Regione in Consiglio presentando la nuova giunta. Ribadita la strategia della collaborazione e della concertazione. Annunciate azioni per l’occupazione, sostegno all’impresa, le infrastrutture. In arrivo spending rewiew e reddito minimo garantito AGR    Le ragioni politiche alla base di una ritrovata coesione della coalizione e di una più vasta unità di intenti estesa a tutte le forze politiche per obiettivi strategici per la Basilicata; le azioni messe in campo e quelle al varo per affrontare la crisi e portare avanti le politiche sanitarie, ambientali, di sviluppo e di coesione; una road map di singole azioni strategiche da porre in essere nel 2012. Si è articolata in questo modo la relazione con cui il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha presentato al Consiglio Regionale la nuova giunta.

La fase politica
Una riflessione partita dall’analisi di come la fase attuale faccia emergere una “grande esigenza di responsabilità e di attendibilità che il nostro lavoro – ha detto De Filippo ai Consiglieri – pretende oggi più di ieri”. Da qui, ha ricostruito il presidente, il percorso intrapreso dalla coalizione per essere “più coesi, più saldi”. “Non ci siamo avventurati in trasformismi o ribaltoni – ha aggiunto – anzi vorrei dire che l’atto forte e di coraggio nella composizione della Coalizione lo abbiamo effettuato nel 2010 quando Api, Udc e Sel insieme a Socialisti, Popolari Uniti, Idv e Partito democratico per una esperienza tutta lucana e per ragioni di affinità molto chiare in Basilicata decisero di costruire insieme uno dei più originali equilibri politici del nostro Paese”. “Rimettere in discussione oggi quello schema ci sembrava del tutto illogico” – ha sottolineato De Filippo, che ha invece indicato le scelte fatte, quali “un ulteriore riequilibrio nelle forze che erano al governo, una più netta volontà di perimetrare il programma con più chiari e condivisi profili di concretezza e ulteriori elementi che le novità della crisi hanno consigliato alle forze politiche, una nuova rappresentanza del gruppo Pd che aveva dibattuto molto sui temi della propria rappresentanza sin dall’inizio della legislatura”.
Ma da De Filippo è venuto anche un riconoscimento e un invito alle forze che sono al di fuori della coalizione di maggioranza. “Avevo percepito dall’inizio di questa legislatura – ha spiegato – quali erano i nuovi connotati che si stavano rafforzando nel nostro Paese. Nasceva da questi spunti la volontà di un’azione coinvolgente del Consiglio e di tutte le forze politiche su alcune questioni”. “Ci fu un significativo richiamo di tanti – ha ricordato il presidente -, allora stringiamoci a coorte si disse. I tempi pretendono questo slancio”. “Io – ha osservato De Filippo – mi sento di confermare una impostazione che è istituzionale prima che politica, che è a ridosso degli interessi generali della Basilicata”.

I traguardi conseguiti
Il presidente della Regione ha poi ricordato alcuni dei risultati frutto di questa fase politica: “Io considero nei numeri il primo capitolo infrastrutture un buon risultato – ha detto – e se si approfondisse l’aritmetica ci si renderebbe conto anche della quantità e non solo della qualità. Vorrei solo ricordare che l’adeguamento della tratta ferroviaria Potenza-Foggia per 200 milioni di euro sono risorse nazionali mentre l’intero tragitto dell’Alta Velocità Napoli-Bari per ora è una riprogrammazione di risorse esattamente delle due Regioni Puglia e Campania. Ci fu un lavoro serio e lineare e leale fra tutti in questo Consiglio con una collaborazione seria dell’allora sottosegretario Viceconte. Potrei riferire anche l’altra buona pratica che è l’accordo con il Miur dopo la nostra legge regionale per rafforzare il nostro debole sistema universitario”. E, ha aggiunto: “Stessa cosa direi sul noto art. 16 del Decreto Monti, scritto nella formulazione accettata alla lettera dal gruppo di lavoro insediatosi dopo la sottoscrizione del Memorandum, che punta a mio parere a rivoluzionare i rapporti fiscali nell’attività estrattiva prima formulazione storica di un vero federalismo delle risorse” E poi l’auspicio a “continuare così, con la stessa lena e determinazione, io spero anche sulla risorsa idrica. Dopo la bella discussione in Consiglio regionale posso dire che tutto si sta indirizzando verso gli obiettivi dai più auspicati”.

Il Patto per la crescita Obiettivo 2012
Tra le azioni messe in campo, De Filippo ha più volte sottolineato quella di forte concertazione con le parti sociali che si è tradotta nel patto per la crescita “Obiettivo 2012”. “L’imponenza della congiuntura ed i suoi effetti di spacchettamento economico e sociale, soprattutto sul mercato regionale del lavoro – ha spiegato – hanno responsabilmente portato Regione Basilicata, Cgil-Cisl-Uil, Confindustria e tutte le altre associazioni datoriali a dar vita ad una nuova e più ampia relazione istituzionale”. E lo stesso presidente ha illustrato gli specifici strumenti messi in campo dall’intesa. “Su una dotazione complessiva di ben 150 milioni di euro – ha detto – sono state già avviate iniziative per 64 milioni a favore dell’occupazione come il Microcredito, il Fondo regionale di Venture Capital e l’Edilizia pubblica agevolata. Sul versante della lotta alla burocrazia ed a sostegno dei processi d’innovazione legislativa si è istituita una Task force per la sburocratizzazione e deliberato il disegni di legge regionale sulla ‘Qualità della normazione e della semplificazione amministrativa’. Inoltre – ha aggiunto – per rafforzare la competitività regionale si è provveduto ad un bando pubblico per la dotazione della Banda Larga, assieme al Ddl sul ‘Contrasto al lavoro irregolare’ e a quello sulla ‘Promozione dei sistemi produttivi locali e contratti di rete’”.

Le politiche sanitarie
De Filippo si è poi soffermato sulle politiche sanitarie, indicando sia la difficoltà del momento, sia le iniziative messe in campo per sostenere e potenziare i servizi. Un problema non solo lucano, visto che “con le ultime manovre finanziarie nazionali – ha spiegato – il prospetto allarmante è che i tagli possano raggiungere i 17 miliardi di euro, mettendo a rischio la sostenibilità dell’intero sistema sanitario, a partire dalla qualità dei servizi, dall’appropriatezza delle prestazioni e dalla garanzia di unitarietà. La nostra quota di tagli salirebbe a 170 milioni di euro” – ha aggiunto, spiegando che “nonostante tutto, il tentativo di governance introdotto dal Piano regionale integrato della Salute, attualmente all’esame del Consiglio regionale, mira ad avere una sanità organizzata in maniera coerente che funzioni meglio nella sua offerta avanzata di servizi di salute e costi soprattutto meno”. Un ruolo strategico, in questo, lo avrebbe l’organizzazione dei servizi a rete. E sempre in tema di sanità ha annunciato che “è in corso di analisi una nuova proposta per la modulazione del ticket su farmaceutica e specialistica in base all’Isee e si procederà anche in direzione dell’elaborazione di pacchetti di ticket per patologia/percorso diagnostico-terapeutico, al fine di evitare costose duplicazioni di ticket a carico dei cittadini nell’ambito di processi diagnostici e terapeutici complessi”.

I servizi locali
Restando in tema di servizi, il presidente ha ricordato come “la riorganizzazione degli assetti territoriali regionali, con la definitiva realizzazione delle Aree Programma, consentirà di dare efficienza all’erogazione dei servizi pubblici locali, che saranno gestiti in forma associata sulla base di bacini territoriali e di utenza ottimali ed al contempo si eviterà di dover ridurre servizi pubblici essenziali, sulla base del sostanziale azzeramento dei trasferimenti dello Stato agli enti locali e dell’inasprimento dei criteri del patto di stabilità interno”.

L’attenzione all’ambiente
Grande spazio il presidente lo ha anche riservato all’ambiente: “La Regione – ha detto – ha messo al centro della sua iniziativa istituzionale lo sviluppo sostenibile, promuovendo l’alta qualità ambientale, sociale, economica”. E De Filippo ha indicato una serie di azioni per perseguire “la riduzione della vulnerabilità del sistema ambientale, la tutela e la valorizzazione delle risorse naturali, la promozione di modelli avanzati di governance ambientale”, citando in particolare “il miglioramento e l’ottimizzazione del ciclo di gestione dei rifiuti”, “l’avanzamento della gestione ambientale del ciclo dell’acqua”, “la Tutela della qualità dell’aria attraverso l’emanazione del Piano regionale della Qualità dell’Aria, di cui – ha annunciato – sarà a breve prodotto un Piano stralcio che riguarderà la Val D’Agri”. E ancora “la tutela della biodiversità e dei nostri asset naturalistici”, “il potenziamento e implementazione di sistemi innovativi di controllo ambientale, attraverso l’imminente avvio nei prossimi giorni del Centro di Monitoraggio Ambientale Regionale”, “il funzionamento dei sistemi di controllo innovativi prescritti ai grandi player industriali”, l’informazione e comunicazione ambientale come l’elemento sostanziale di reale partecipazione, la legge di Riforma di Arpab, con Ddl approvato dalla giunta regionale che traguarda obiettivi di efficientamento, di qualità tecnica, di orientamento al risultato, di trasparenza e governo della gestione e dei costi”, l’impulso alle attività di gestione della bonifica dei Sin di Tito e Val Basento”, “la valorizzazione economica e socio-ambientale della nostra forestazione”.

Le politiche energetiche
Basata sull’ambiente anche la linea illustrata in materia di politiche energetiche. “La ricerca di un adeguato equilibrio tra sviluppo economico e tutela dell’ambiente sarà dunque la bussola per l’orientamento delle politiche regionali in materia di gestione delle risorse naturali” – ha detto in particolare parlando di estrazioni petrolifere, aggiungendo che “se infatti la Basilicata svolge consapevolmente ed in maniera del tutto solidaristica una funzione servente in materia energetica verso l’intero Paese, allo stesso modo però esige un ristoro che sia perfettamente adeguato all’entità dell’impatto ambientale ed esteso anche alla fiscalità tributaria, intesa nella sua totalità. La nostra rotta in campo energetico è chiarissima, proiettata com’è a perseguire uno scambio politico epocale, a costruire una prospettiva lungimirante di trasformazione e qualificazione della stessa struttura produttiva e civile regionale, anche secondo una prospettiva ecosostenibile più volte richiamata ultimamente da Rifkin”. “In questo quadro – ha ammonito – qualsiasi aumento di produzione, sottoposta ad una rigorosa valutazione di sostenibilità, sarà possibile solo dopo democratiche e trasparenti valutazioni della comunità a partire da questo Consiglio. Non si sta trivellando e non si potrà trivellare nulla se non a queste condizioni. Le attuali attività industriali delle compagnie, ricordo, sono quelle autorizzate nel 1998 e nel 2006”.
De Filippo ha quindi illustrato la strada intrapresa sul versante delle energie rinnovabili e del risparmio energetico. “E’ la strada della sostenibilità energetica – ha detto – sulla quale hanno cominciato ad operare, sotto la regia della Società Energetica Lucana, tante amministrazioni pubbliche regionali (Aziende sanitarie, enti sub regionali, Consorzi, Acquedotto Lucano) e numerose amministrazioni comunali coinvolte dalle Province nel programma europeo del Patto dei Sindaci”.

La road map 2012
Puntuale, poi la road map delle cose da fare per il 2012 che il presidente ha sottoposto al Consiglio, con azioni finalizzate a “più occupazione attraverso un rafforzamento della competitività strutturale degli assetti socio economici regionali; una spending rewiew per eliminare sacche residue d’inefficienza nella composizione della spesa pubblica e reimpiegare le risorse rivenienti su obiettivi di sviluppo; innovazione della macchina amministrativa regionale, al fine di aumentarne l’efficienza organizzativa, la produttività e l’efficacia dei servizi a favore di imprese e cittadini”.
“La risposta a questi obiettivi strategici – ha osservato il presidente – costituisce la condizione necessaria per stabilizzare il quadro regionale, rendendolo meno vulnerabile”. Ha annunciato che “a partire dal 2012 si provvederà a redigere un Piano Integrato per la Competitività e l’Occupazione che integri politiche per l’impresa, per le infrastrutture, per la ricerca e sviluppo e l’innovazione tecnologica, per l’istruzione e la formazione professionale, nonché le politiche attive del lavoro”.
In particolare ha annunciato “incentivi all’assunzione di lavoratori compresi nella fascia di età fra i 30 ed i 50 anni che, nell’assetto normativo attuale, si trovano privi di agevolazioni all’assunzione”, “Credito d’imposta per l’occupazione, uno strumento di agevolazione per ridurre l’ingente pressione fiscale che grava sulle imprese e favorire l’assunzione a tempo indeterminato”, misure per il “ricambio generazionale nelle Pmi lucane, con lo scopo non soltanto di affiancare un lavoratore giovane ad uno prossimo alla quiescenza, ma anche di preservare l’esistenza della stessa impresa”, “una adeguata organizzazione normativa dell’apprendistato”, “sostegno all’autoimpiego per la realizzazione e l’avvio di piccole attività imprenditoriali” e il “Reddito minimo garantito secondo le indicazioni provenienti da Europa 2020”, “avviando contestualmente un lavoro di riconfigurazione dei modelli di welfare sperimentati con Cittadinanza solidale e Copes”.
Nella road map anche la revisione della spesa, strumento che il presidente ha indicato quale essenziale per “garantire l’efficientamento della spesa corrente, condizione indispensabile per incrementare quella in conto capitale” e che potrebbe operare attraverso “la costituzione, senza ulteriori oneri per la finanza regionale, di una Task force per l’efficienza della spesa” per individuare eventuali “duplicazioni, sprechi, risorse bloccate, risorse assegnate per obiettivi non più attuali e adeguati rispetto alla realtà, o che potrebbero generare un beneficio sociale superiore se riallocate in modo diverso” e con l’obbligo normativo di un’analisi costi-benefici per “tutte le spese per investimenti pubblici finanziate da risorse del bilancio regionale, al di sopra di una soglia predeterminata”. Ancora sarà messa in campo la Stazione Unica Appaltante. “In tal modo – ha spiegato il presidente – si realizzeranno procedure sempre più trasparenti, omogenee e coerenti soprattutto con scelta dell’offerta più vantaggiosa per la pubblica amministrazione, economizzando di fatto la spesa pubblica e rendendola più efficiente e rapida”.

La governance
De Filippo ha prospettato anche “l’ipotesi di riorganizzare gli asset dei Dipartimenti, con particolare riferimento agli ambiti della programmazione, della gestione delle risorse, della politica fiscale, dell’innovazione e della semplificazione al fine di dare maggiore capacità d’innovazione al profilo dell’Amministrazione regionale ed alla sua governance”.

“Un perimetro concreto e operativo”
Una serie di azioni e misure che il presidente ha indicato quale “un perimetro concreto ed operativo di questioni alcune delle quali declinate in tante discussioni in questi ultimi mesi. Io credo si debba rilanciare il nostro lavoro che come appare nei momenti migliori è il frutto di un dibattito ricco e competente proiettato, in genere, a fare il bene della Basilicata. Ci sono tutte le condizioni – ha aggiunto – per garantire cooperazione e visibilità ai contributi che gruppi e partiti possono offrire. Ricercando le pratiche migliori nei nostri atti e nei nostri comportamenti. Evitando sillogismi irreali, parallelismi fantascientifici, involuzioni comunicative che pure si espandono con facilità e fertilità nella Basilicata”.
Un ringraziamento, infine, il presidente lo ha rivolto agli assessori della precedente giunta Erminio Restaino e Rosa Gentile. “Loro – ha detto De Filippo concludendo la sua relazione – sanno che la vita pubblica è fatta di avvicendamenti di chiamate e di passi indietro in un cammino che fa diventare esaltante la vita democratica. Io so che loro sono consapevoli che null’altro deve e può animare le nostre decisioni pubbliche ed è per questo che con estrema sincerità e amicizia li vorrei ringraziare per il lavoro svolto”.