Po Val d’Agri, incontro su ripartizione fondi a 5 nuovi comuni

20/02/2012 12:27

Accettura, Castelmezzano, Cirigliano, Pietrapertosa, Stigliano discuteranno il documento nelle rispettive sedi 

AGR  Un nuovo tassello per l’inserimento dei cinque nuovi comuni nel Programma Operativo Val d’Agri Melandro Sauro Camastra. In una riunione, tenutasi questa mattina presso la Sala Verrastro , alla presenza del presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, del presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, del presidente della Provincia di Matera, Franco Stella e dei sindaci dei comuni di Accettura, Castelmezzano, Cirigliano, Pietrapertosa, Stigliano, è stata condivisa la documentazione afferente l’accordo di programma che determinerà la definizione delle risorse economiche da assegnare ai nuovi soggetti rientrati nel programma. L’accordo è stato definito in diversi momenti di lavoro e confronto tra i sindaci interessati e la Struttura di Progetto Val d’Agri, sotto la regia del presidente della Giunta Regionale, Vito De Filippo.
Nelle prossime settimane il documento dovrà essere discusso e approvato dai rispettivi consigli comunali e provinciali, per poi essere definitivamente validato in Giunta Regionale prima della firma di tutti i soggetti interessati.
Come per i 30 comuni che da sempre hanno costituito il comprensorio del P.O, anche per le nuove amministrazioni i criteri di riparto hanno trovato fondamento nelle quattro linee d’intervento che sono alla base del programma: miglioramento del contesto di vivibilità ambientale, realizzazione di infrastrutture, elevazione della qualità della vita e sostegno alle attività produttive.
La definizione dei criteri di ripartizione della dotazione finanziaria si fonda sostanzialmente non solo sulla individuazione degli elementi più significativi che generano il fabbisogno di risorse quale la situazione socioeconomica e territoriale, ma anche sull’ intensità delle risorse pubbliche e private, diverse da quelle riconducibili al P.O., che le Amministrazioni prevedono di attivare. Non ultima la ricerca di ulteriori elementi in grado di esprimere il valore di un progetto in termini di cooperazione ed integrazione tra più soggetti coinvolti, una linea d’azione che si integra con il percorso innovativo di sviluppo territoriale del programma volto a conseguire risultati di area vasta nella logica di integrazione tra i comuni.
Sul fronte delle attività produttive, i 5 comuni hanno già beneficiato dell’appartenenza al P.O. con la possibilità, a seguito della delibera di Giunta Regionale n°546 del 29 aprile 2011, di partecipare al II Bando per la rivitalizzazione dei centri storici. Nello specifico dalle nuove amministrazioni sono pervenute 46 candidature pari al 21 per cento del totale di 221 domande.

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continua l’iter, sempre sotto la regia del presidente (e ci mancherebbe che non intervenisse direttamente a stabilire servitù ed accordi di consenso legati proprio alle risorse) della peggiore macchina di sprechi dell’economia delle risorse lucane…finora 350-400 milioni di euro buttati alle ortiche o meglio all’antropofagia di denari di una serie di soggetti più interessati a gestire le risorse ben oltre la qualità del progetti (con quelle ricadute di consesno locale che sono facili ad intuirsi nelle more di discorsi che abbiamo più volte affrontato), che ad elaborare progetti a valenza plurigenerazionale ed in grado di far fare il vero salto di qualità a quelle aree…insomma del p.o. val d’agri e delle sue logiche abbiamo detto spesso…questa è la continuazione della saga dello spreco e del consumo di territorio ed energie che in esso si nasconde, nenache tanto celandosi…una vera e propria vergogna clientelare che nasce nella sporcizia che il petrolio e la sua estrazione e trattamento porta prima ancora che all’ambiente, alle coscienze della gente ed allae finalizzazioni dei sistemi sociali ed economici!!!…

se poi vogliamo dirci anche altro, diciamo che questo inserimento rientra nella logica di dominio e di spartizione che alcuni boss politici a controllo baronale delle rispettive zone hanno imposto per condividere il prazetto lauto che si offriva…