Indagine conoscitiva alluvioni, audizione in V Ccp

22/02/2012 18:22

Nicola Bonelli, già titolare di una azienda estrattiva, ha chiesto ai componenti dell’organismo di effettuare un sopralluogo nell’area del Basento

ACR     Nell’ambito delle attività di approfondimento necessarie per la definizione di una indagine conoscitiva sulle cause che in Basilicata concorrono ad alimentare i fenomeni alluvionali, disposta a suo tempo con una risoluzione dal Consiglio regionale, la quinta Commissione permanente (Controllo, verifica e monitoraggio) ha ascoltato oggi Nicola Bonelli, già titolare di una azienda estrattiva operante nel settore degli inerti fluviali, che ha consegnato alcuni documenti ai consiglieri presenti ed ha illustrato quelle che a suo avviso sono le principali cause dei ricorrenti fenomeni alluvionali che hanno interessato anche la Basilicata. Oltre a criticare una recente ordinanza della protezione civile per la messa in sicurezza dei territori colpiti dalle alluvioni del marzo scorso, Bonelli ha sostenuto che le pianure fluviali lucane sono tutte ad altissimo rischio a causa della presenza negli alvei di una fitta vegetazione che non viene rimossa e che riduce la portata dei fiumi, mentre i corsi d’acqua andrebbero puliti per consentire il regolare deflusso delle acque. Bonelli ha chiesto inoltre ai componenti dell’organismo di effettuare un sopralluogo nelle nell’area del Basento prima della conclusione dell’indagine conoscitiva, per raccogliere ulteriori elementi. Al termine dell’audizione il presidente Napoli ha detto che la Commissione si riserva di espletare un sopralluogo nei luoghi interessati dalle alluvioni.

La Commissione ha inoltre esaminato un provvedimento della Giunta (Dgr n. 1903/2011) che riguarda la ripartizione di fondi in favore delle Università della terza età, riservandosi anche su questo tema di compiere ulteriori approfondimenti. Alla riunione erano presenti, oltre al presidente Napoli (Pdl), i consiglieri Dalessandro (Pd), Mazzeo (Idv), Vita (Psi), Gaudiano (Gruppo Misto), Singetta (Api) e Navazio (Ial).

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che grinta questo bonelli…alla fine è riuscito a farsi ascoltare…persona caparbia, questo è certo, e con argomenti anche validi che in buona parte condivido, ma con un unico neo…essere proprietario di una attività di estrazione di inerti dal fiume basento e così alimentare sospetti di un conflitto di interessi…ma alcuni punti della sua discussione, che abbiamo esaminato insieme qualche tempo fa, sono a prescindere da tutto degni di essere considerati…la pulizia degli alvei in particolare è un’operazione che andrebbe fatta nell’ottica di una regolare manutenzione del cosrso dei fiumi e che quindi andrebbe puntualmente messa in opera, ma alla regione basilicata fanno altro…tipo nel caso di cui parla bonelli, sistemare costosissimi ed inutili gabbioni di contenimento delle piene (con tanto di costose perizie tecniche), quando molto più facilmente dragare quella parte del fiume basento che dalle gole di campomaggiore si immette nella piana della val basento avrebbe impedito la sistematicità delle piene in quell’area…seguiro ancora la cosa!!!