Un’idea, un sogno: Il parco cittadino del Basento.

Prima di andare avanti col post, consiglio di perdere poco meno di un quarto d’ora per guardare questo filmato:

http://www.youtube.com/watch?v=gVvMKFpwli8

Un incontro nella sala del Mediafor, a Potenza, nella serata di ieri, 18 aprile, per l’atto costitutivo di un comitato promotore di un progetto (chiamiamolo sogno, per ora) di un grande parco cittadino in quell’area abbandonata dall’economia e dalla politica di questa città da oltre un ventennio. Un sogno, dicevamo…  Un romantico sognatore, tale Astronik (al secolo Antonio Nicastro), si imbatte, circa un anno fa, in un gruppo di giovani progettisti che in diverse occasioni hanno dimostrato di avere la stoffa per questa p professione. Antonio Graziadei, Alberto Petrone, Gerardo Sassano e Michele Scioscia, tutti tecnici dello studio di progettazione Wop. Grazie a quel rompicabbasisi di Antonio Nicastro, si mettono all’opera e buttano giù un’idea. Un’idea che, con una lunga serie di incontri con associazioni, comitati e semplici cittadini, prende sempre più corpo fino a diventare un sogno molto realistico. E per un anno, quest’armata brancaleone di cittadini va avanti, portando avanti questo sogno. Al punto che, dopo essersi incontrati nel cyberspazio di Facebook con un gruppo dedicato al Parco, si decide, e non all’improvviso, di passare alle vie di fatto ed a costituire un vero e proprio comitato cittadino a supporto del Sogno. E, guarda caso, appena si diffonde l’informazione, subito arrivano interventi nientepopodimeno che del Presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza (sempre via Cyberspazio), che in maniera abbastanza chiara, ci tiene a sottolineare come da una decina d’anni esista, per quell’area, un progetto di Cittadella del Sapere. Un’idea che, dopo aver dormito per qualche anno, messa da parte (come un sogno) in un cassetto, viene fuori proprio quando un folto gruppo di cittadini, che vogliono provare a fare democrazia dal basso, decidono di passare “dalla teoria alla pratica”. Beh, saremo pure un manipolo di sospettosi ma… più di qualcuno ha pensato “male”. Siamo malfidati, è un dato di fatto. Ma chi è piuttosto smaliziato (come noi vecchie pellacce che si avvicinano a grandi passi verso la cinquantina), non può vedere l’intervento del Presidente Lacorazza dalle pagine di Facebook come qualcosa di casuale. E durante l’incontro di ieri sera è venuto fuori in più di un’occasione.

Ero presente in sala ed ho avuto, ove mai ce ne fosse stato bisogno, una conferma di quanto sia piacevole l’idea che è stata abbozzata dai ragazzi dello studio Wop e che i cittadini hanno contribuito a far crescere. Lo confesso: mi sono innamorato dell’idea! Uso questa espressione da tempo… ed è diventata più forte proprio nel momento in cui ho letto le parole “Sono pronto a discutere nella certezza di non innamorarmi di un’idea”… sono parole di Piero Lacorazza in uno dei suoi interventi su Facebook, proprio sul gruppo dedicato al Parco. Ebbene, io ho idea che la costituzione di un comitato per la promozione di un progetto, sia un atto politico forte. Un progetto che, per ora, è un sogno, è qualcosa per cui metterci passione ed amore… perché un’idea senza amore o passione, non può sopravvivere. Ed io sono convinto che un’idea vada portata avanti!!! Vada migliorata, certo!!! Ma per portarla avanti, c’è bisogno di amore, di passione. Amore e passione politica!!! Perché senza passione e amore, solo con il calcolo, si fa presto a passare dalla politica all’affarismo. Il freddo calcolo è qualcosa che abbiamo sempre collegato agli affari… e in questa città (e in questa Regione) abbiamo bisogno di passione, e non più di affari. E la passione è quella che ci muove e ci fa propendere per la realizzazione di questo parco che è ancora un’idea “in divenire”, certo, ma che a lungo andare, può diventare una realtà. Ma quello che mi lascia basito, circa la questione “Cittadella del Sapere” è leggere che si tratterebbe di un concorso di idee che coinvolgerebbe anche professionalità di valore internazionale!!! Ora, la riflessione che mi è venuta subito da fare è la seguente: in regione si sono fatti salti mortali per andare a valorizzare prodotti d’eccellenza o di nicchia nel campo dell’agroalimentare. Aglianico del Vulture, Canestrato di Moliterno, Fagiolo di Sarconi, Peperoni di Senise e chi più ne ha più ne metta. Perché la politica non prende il coraggio a due mani e non prova a valorizzare anche il patrimonio umano e professionale di questi giovani dello Studio Wop? Io credo che non abbiano nulla da invidiare a nessuno dei professionisti di fama internazionale… o, meglio: hanno da invidiargli la notorietà e il conto in banca… ma se non gli si dà spazio, quando potranno crescere?  Ecco, la vera sfida della politica, a mio avviso, è questa: cominciare a guardare cosa e chi, del patrimonio umano di questa regione, può contribuire ad un cambio di rotta quanto mai necessario. Ed io sono convinto che ripensare ad una città, partendo da un Parco, sia quanto mai un passo importante da fare. E la cittadella della cultura si può fare in tantissimi altri siti (ne abbiamo a bizzeffe di “ex posti”). Piuttosto, il problema, in questa regione come in questa città è sempre lo stesso: “La mia idea è migliore della tua. Pertanto la tua non la prendo neppure in considerazione”. Se si prosegue in questa logica, non si va da nessuna parte. Ho detto la mia su questa questione del Parco del Basento. E ancora dirò la mia su tutta una serie di temi: perché ho a cuore il futuro di questa Città e di questa Regione. E se un Parco è un primo passo verso un sogno di una Città e di una Regione differente, io VOGLIO fare questo primo passo. E poi tutti gli altri passi. E andrò alla ricerca di tutti coloro che vorranno fare questi passi per un viaggio verso un futuro differente da quello che vorrebbero darci.

Antonio Bevilacqua: coordinatore di Comunità Lucana – Movimento no oil per la città di Potenza.