Comunicato stampa di Comunità Lucana

questo comunicato non è stato inviato al sito istituzionale di basilicatanet, visto quanto già da noi espresso circa l’opera di confusione che puntualmente viene messa in atto o per imperizia (e ci può stare visti i criteri) o per cosciente manipolazione bulgara (cosa molto più probabile) delle affermazioni dei comunicati, il cui senso non andrebbe distorto, ma semmai solo adeguato alle esigenze di spazio concessogli in ciò che dovrebbe essere una sorta di rassegna dei comunicati inviati

tale attività riprenderà solo a seguito delle scuse ufficiali del sito basilicatanet

 

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Non accettiamo sospetti

 

In ordine alle comunicazioni Eni apparse su media locali a riguardo di un presunto “intervento esterno” quale causa dello sversamento di greggio lungo l’oleodotto Viggiano-Taranto in agro di Bernalda e di una contaminazione dei terreni limitrofi, questo partito stigmatizza il tentativo di suggerire all’opinione pubblica la sola eventualità che tali eventi, sui quali crediamo opportune indagini degli enti preposti, siano in qualche modo riconducibili al variegato arcipelago di comitati, associazioni e singoli che in questi anni hanno espresso criticità rispetto alle estrazioni ed al trattamento di idrocarburi sul territorio regionale.

Ribadiamo che il carattere di democraticità ed assoluta civiltà di queste criticità, tali quindi da non potersi in alcun modo configurare in atti violenti o di autolesionismo del “tanto peggio, tanto meglio”, non è assolutamente da potersi mettere in discussione da parte di chiunque, tanto meno da parte di una compagnia che usualmente preferisce tacere in modo supponente, piuttosto che dare opportune spiegazioni in merito alle stesse criticità, emerse finora in un quadro di una bizzarra mancanza di punti di riferimento chiari ed inequivoci che riteniamo molto avrebbe potuto svelenire il clima creatosi.

Rigettiamo così al mittente, e crediamo di poterlo fare a nome di chiunque abbia espresso ed esprime tali criticità con i mezzi democratici e di comunicazione che gli sono più consoni, ogni “velina” che, nelle more di un accertamento che crediamo debba a questo punto essere giudiziario, immetta nella pubblica opinione dubbi o sospetti sulla correttezza dell’agire di quanti intravedono proprio negli idrocarburi la morte prossima di una regione che si avvia tristemente a divenire un unico campo di estrazioni petrolifere.

Miko Somma, segretario regionale di Comunità Lucana