da lavello, comunicato stampa

purtroppo in ritardo, pubblico il comunicato degli amici del comitato diritto alla salute di lavello…

Dopo un mese d’attesa, sono state pubblicate sul sito dell’ARPAB le tabelle di monitoraggio relative ai pozzi “spia” del sito Fenice di San Nicola di Melfi (marzo 2012). 

Dati che confermano la gravità della situazione di inquinamento delle acque sotterranee. Non si comprende quale cataclisma sia necessario affinchè possa prevalere il buonsenso rispetto allo stucchevole “tuttoappostismo” degli organi di controllo.

La società che gestisce il sito sostiene che la situazione è “stabile”, nel senso che l’inquinamento delle falde è costante e continuo, nonostante da oltre 3 (TRE) anni abbiano posto in funzione un sistema di MISE (Messa In Sicurezza In Emergenza) che secondo la Legge 152/06 dovrebbe garantire di “ contenere la diffusione delle sorgenti primarie di contaminazione, impedirne il contatto con altre matrici presenti nel sito e a rimuoverle”!

E’ bene che gli organi di controllo, ARPAB ed ASP, siano consapevoli del fatto che si stanno colpevolmente rendendo complici del perdurare di un disastro ambientale. Disastro del quale non se ne conosce ancora l’entità.

Comitato “Diritto alla Salute”, E.H.P.A., Comunità Lucana NO-OIL, Radicali Lucani, Verdi di Basilicata, WWF Basilicata, Matera Città Plurale, hanno diffidato entrambi gli enti affinchè espimano immediatamente il proprio parere sfavorevole alla procesuzione dell’attività dell’inceneritore.

Dell’iniziativa sono state informate anche le Procure di Potenza e Melfi, la Prefettura e i Dipartimenti Ambiente e Sanità della Regione Basilicata.   

Comitato “Diritto alla Salute”, E.H.P.A., Comunità Lucana NO-OIL, Radicali Lucani,Verdi di Basilicata, WWF Basilicata, Matera Città Plurale.