19/06/2012

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chiaro che il nostro punto di riferimento non è una lucania “antica”, supposta “felix” ma oppressa dai notabili e dai proprietari terrieri, dai dazieri e dal clero di campagna o di città ed ancora dalle metamorfosi di quei poteri nei decenni del fascismo e del monocolore dc, ma altrettanto chiaro che mai il nostro riferimento potrebbe essere quello della lucania pd/post-democristiana e tutt’appostista dipinta ed imposta dalla propaganda più becera del regime autocrate di via verrastro, della lucania petrolizzata che succhia idrocarburi e coscienze, delle filiere del consenso in cui prospera il familismo amorale e le logiche dei clan, delle classi di potere auto-referenti che hanno perso ogni contatto con la realtà, fino a costruirsela su misura dei propri interessi..

e men che meno trovare una impossibile mediana clerico-donnabondiana tra due mondi che nella loro distanza propongono sempre un popolo bue e dei padroni…

ancor meno quei bagni “salvifici” nel fango di un’economia internazionalizzata che comunque ci vedrà sempre marginali nel defloramento della terra e nella rapina delle risorse…

occorre fare altro e stiamo provando a fare altro

miko somma