e che c’azzecca con la basilicata??????

Centrale nucleare Caorso: il programma lavori bonifica di Sogin  31/10/2012 13:00 

BAS    Ė stato illustrato questa mattina il programma delle attività di decontaminazione e smantellamento della centrale nucleare di Caorso (Piacenza).

Il programma delle attività – spiega una nota della Sogin –  è articolato in quattro fasi: demolizione edificio off-gas e adeguamento depositi temporanei; smantellamento e decontaminazione edificio reattore; conferimento dei rifiuti al Deposito Nazionale e demolizione degli edifici e dei depositi temporanei; rilascio del sito privo di vincoli radiologici.
Nel 2008 è stato acquisito il Decreto di Compatibilità Ambientale (VIA).
Nel 2012 è stato ottenuto il parere positivo della Commissione Europea per la disattivazione (art. 37 trattato Euratom).
Sarà convocata dal Ministero dello Sviluppo Economico la Conferenza dei Servizi per l’emanazione del Decreto di Disattivazione che consentirà di avviare le operazioni di smantellamento dell’edificio reattore e di portare a termine la bonifica del sito.
Complessivamente i lavori di bonifica della centrale produrranno 320 mila tonnellate di materiali metallici e inerti, che verranno riciclati. I rifiuti radioattivi corrisponderanno a 4.800 tonnellate e saranno temporaneamente stoccati in sicurezza nel sito, in attesa del loro conferimento al Deposito Nazionale.
Finora, sono state complessivamente smantellate, decontaminate e riciclate circa 9.400 tonnellate di sistemi e componenti metallici, il 62% del metallo originariamente presente, circa il peso della torre Eiffel. Ad oggi, la radioattività è stata ridotta del 99% rispetto a quella originariamente presente.
Le attività sono svolte nel rispetto della normativa vigente e vengono realizzate in linea con i migliori standard internazionali, per garantire la massima sicurezza per i lavoratori, la popolazione e l’ambiente. Il valore della bonifica ambientale del sito è di 360 milioni di euro, di cui circa 60 per attività di decommissioning già completate e 60 milioni per il conferimento dei rifiuti al Deposito Nazionale. Tutte le operazioni sono autorizzate dagli Enti e Istituzioni, locali e nazionali, preposti a sovrintendere e sorvegliare, ciascuno per la propria competenza, lo svolgimento della bonifica ambientale del sito e la gestione dei rifiuti radioattivi.
A garanzia della sostenibilità ambientale, – spiega la Sogin –  gli interventi saranno progettati, realizzati e monitorati in modo da non produrre alcun impatto, sia radiologico sia convenzionale, sull’ambiente. A oggi, le principali attività di bonifica della centrale di Caorso hanno riguardato: la decontaminazione del circuito primario; la demolizione delle torri di raffreddamento; l’entrata in funzione di una delle più grandi stazioni di gestione materiali al mondo per lo smontaggio, il taglio e la decontaminazione dei materiali metallici; lo smantellamento dei componenti e la demolizione del camino dell’edificio off-gas; la rimozione dei coibenti, tra i quali l’amianto, dagli edifici reattore, turbina e off-gas; l’allontanamento del combustibile nucleare irraggiato per il suo riprocessamento; lo smantellamento dei componenti dell’edificio turbina.
Il sito, libero da vincoli radiologici, – conclude la Sogin –  sarà restituito al territorio per il suo riutilizzo nel 2025.

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verrebbe da dire – e che “c’azzecca” con la basilicata?…si tratta di una notizia che riguarda la centrale di caorso (piacenza), una delle 4 centrali nucleari italiane “rottamate” dal referendum dell’86 ed a meno non si tratti di informazioni generali ad uso e consumo di una cultura di massa di cui basilicatanet  vuol farsi in qualche modo interprete, gatta ci cova…

e ci cova perchè pur essendo uno “spottone” in favore di sogin, la cosa non pare fermarsi al solito mercimonio tipico di un sito che pur avendo tratti istituzionali, spesso ha avuto funzioni quasi pubblicitarie per eventi che nulla avrebbero a che fare sia con l’attività istituzionale, sia con la ricezione e riproposizione di idee ed opinioni che dalla cittadinanza organizzata si trasmettono verso gli organi di informazione, quale appunto basilicatanet “dovrebbe” essere (e ricordo che noi di comunità lucana non inviamo da molti mesi i nostri comunicati a questa testata che spesso li trascurava senza alcun motivo, trattando i nostri interventi argomenti sempre ripresi con ottima evidenza dalla stampa locale, ed altre volte li tagliuzzava estrapolando sensi iniesistenti ad uso e consumo di una ortodossia servile verso il potere insediato nel palazzo della giunta regionale)…

la cosa non si ferma affatto e nel neretto al lancio abbiamo sottolineato un passaggio delicato, delicatissimo, i rifiuti nucleari che dalla centrale in decommissioning saranno prodotti, 4.800 tonnellate testualmente “…temporaneamente stoccati in sicurezza nel sito, in attesa del loro conferimento al Deposito Nazionale.”…deposito che, vorrei ricordare è sempre in predicato di essere allocato in basilicata (forse mai come oggi in tempi di governi tecnici che riportano in casa governativa alcune scelte di fondo finora delegate alle regioni) e che se per alcuni sarebbe allocabile a scanzano in un sito differente da quello tristemente scelto illo tempore e che scatenò una mobilitazione epocale in italia dei citadini lucani e non solo, noi riteniamo allocabile dal governo forse con maggiore facilità nel territorio di irsina (mt), territorio che molto incoscientemente – per qualche mattone in più, si direbbe – si è privato di un vincolo paesaggistico del ministero che invece lo avrebbe escluso di fatto da una eventuale scelta in merito al sito di stoccaggio…

ma ben oltre quale sarà la scelta finale, se in basilicata o altrove (le mappe dei siti possibili indicano davvero moltissime possibiltà nel paese), e se in basilicata a scanzano o altrove, rimane che, incrociando il dato del deposito da realizzare e questo comunicato, il risultato è facile da immaginare…sin troppo facile da immaginare e come al solito basilicatanet fa da apripista ad una sorta di suasion dolce che comincia forse a preparare il terreno per l’ennesima operazione di colonizzazione del nostro territorio, una persuasione occulta che, a goccia cinese, e giorno dopo giorno, introdurrebbe il tema, trasfromandolo da un tabù ad un argomento non dissimile da tanti altri ed in cui non mancherebbero le ormai solite declamazioni sui tanti posti di lavoro che arriverebbero sul territorio, cose queste che in tempi di crisi occupazionale e crisi politica, aprirebbero “spazi di manovra” a molti baronetti locali…insomma, la solita storia…

se poi incrociassimo questi due dati con le discussioni sulla disarticolazione della regione con le due alternative o dell’accorpamento ad una macroregione con pugli e molise, o, secondo il mai defunto piano della fondazione agnelli, dividerla in due tronconi, matera e provincia alla pugli, potenza e provincia alla campania, la cosa si farebber ancora più preoccupante, poichè gli eventuali centri di dialogo tra governo e territori sarebbero spostati a bari, sia nel caso della scelta di scanzano (o pisticci tra i calanchi, altra possibilità mai esclusa), che di quella di irsina, quindi lontani dal territorio interessato, territorio a cui non rimarrebbe che una mobilitazione popolare che non è detto sia ripetibile nelle forme e nei modi in cui lo fu a suo tempo…

così “c’azzecca” con la basilicata – e come se c’azzecca!!! – un lancio che parrebbe a prima vista frutto di un colpo di fame, un calo glicemico…stiamo molto attenti, molto attenti!!!

e se poi qualcuno di dovere volesse chiedere al direttore di basilicatanet conto di questo lancio, non sarebbe male!!!