a proposito di nucleare, no al nucleare!!!

vi fornisco un documento con l’elenco degli incidenti noti ad impianti nucleari dagli anni ’50 ad oggi…oggi più che mai è necessario che si dica un chiaro e secco no ad ogni ipotesi di utilizzo del nucleare nel nostro paese…a proposito, sapevate che uno dei probabili siti per una delle 5 centrali che il governo vorrebbe costruire è la piana del metapontino?…così oltre a scanzano, di cui si riparla come sito unico di stoccaggio delle scorie, ed alla trisaia di rotondella, di cui non si intravede la fine, se davvero questa assurdità prenderà corpo, il litorale ionico sarà al completo…e il turismo?…e l’agricoltura di qualità? 

incidenti-nucleari-51giugno.doc

2 pensieri su “a proposito di nucleare, no al nucleare!!!

  1. sabato, maggio 24, 2008
    Nucleare in Basilicata

    Voglio provare a fare delle previsioni, così per gioco, per vedere fra qualche anno se ci ho azzeccato.
    Invece di scriverle e metterle in una busta chiusa le scrivo qui così mi posso pure ”pompare” con gli amici…
    Queste previsioni riguardano il nucleare in Basilicata e cosa succederà da qui a 10-20 anni.
    Incrocio le seguenti notizie:
    Da ieri la notizia di Scajola di iniziare a costruire nuove centrali nucleari in Italia.
    Poi la notizia che il sito delle scorie nucleari e i siti energetici diventano segreto di Stato.
    In più le seguenti rivelazioni in campagna elettorale sui possibili siti di nuove centrali nucleari in Italia.
    Tutte queste cose nel giro di qualche mese.
    Ed ecco le mie previsioni ”senza senso”:
    1. Ci costruiscono la centrale nucleare di III generazione a Scanzano Jonico.(TANTI SOLDI)
    2.Ci rimettono le scorie radioattive senza che nessuno capisce niente e chi protesta ne subisce le conseguenze sul modello delle discariche in Campania…
    3. La centrale è pronta a regime nel 2020
    4. L’uranio nel 2025-2030 sta per esaurirsi e quello che c’è costa un botto.(TANTI SOLDI)
    5. Sono pronte le centrali nucleari di IV generazione ma adesso c’è il problema di convertire la centrale dalla III alla IV generazione sempre se si può fare tecnicamente (TANTI SOLDI)
    6. Ci ritroveremo fra 30 anni una centrale nucleare inutile su un cimitero di scorie radiottive…. (TANTI SOLDI)

    (TANTI SOLDI) = tanti soldi che dobbiamo pagare noi Italiani senza avere un vero tornaconto economico ed energetico…

    fatevi una cultura:
    http://crisis.blogosfere.it/
    http://blogs.it/0100206/
    http://petrolio.blogosfere.it/

  2. martedì, maggio 20, 2008
    Mi sa che ci rimetteranno le scorie a Scanzano e noi non lo sapremo

    SE L’ENERGIA È UN SEGRETO DI STATO

    È entrato in vigore un decreto firmato da Prodi che prevede il segreto di Stato anche per gli impianti civili per produzione di energia ed altre infrastrutture critiche. Un segreto che potrebbe aprire le porte al sito unico per lo stoccaggio delle scorie radiattive

    Lo scorso 1° maggio, nel silenzio generale dei media, è entrato in vigore un decreto che estende il segreto di Stato anche agli impianti civili per produzione di energia ed altre infrastrutture critiche, come l’installazione in Italia di centrali per la produzione di energia o all’individuazione di un sito unico per il deposito delle scorie nucleari prodotte dalle vecchie centrali nucleari, poi bloccate dal referendum del 1987.
    Il decreto, firmato dall’allora Presidente del Consiglio Romano Prodi e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 90 del 16 aprile scorso, consta di 11 articoli, alcuni dei quali hanno suscitato l’allarme degli ambientalisti.

    L’oggetto del regolamento
    Il regolamento, si legge all’art.1, “disciplina i criteri per l’individuazione delle notizie, delle informazioni, dei documenti, degli atti, delle attività, delle cose e dei luoghi suscettibili di essere oggetto di segreto di Stato, nonché individua gli uffici competenti a svolgere, nei luoghi coperti da segreto di Stato, le funzioni di controllo ordinariamente svolte dalle aziende sanitarie locali e dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco”.

    Cosa è segreto di Stato
    L’art. 5 stabilisce che “sono suscettibili di essere oggetto di segreto di Stato le informazioni, le notizie, i documenti, gli atti, le attività, i luoghi e le cose attinenti alle materie di riferimento esemplificativamente elencate in allegato”. Queste materie di riferimento riguardano, oltre alla “tutela di interessi economici, finanziari, industriali, scientifici, tecnologici, sanitari ed ambientali”, anche “gli stabilimenti civili di produzione bellica e gli impianti civili per produzione di energia ed altre infrastrutture critiche”.

    Mani legate per Comuni e amministrazioni
    Neppure le aziende sanitarie locali potranno accedere a questi luoghi per effettuare i normali controlli: “Nei luoghi coperti dal segreto di Stato, le funzioni di controllo ordinariamente svolte dalle aziende sanitarie locali e dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco, sono svolte da autonomi uffici di controllo collocati a livello centrale dalle amministrazioni interessate che li costituiscono con proprio provvedimento” (art. 9, comma 1). Questi uffici “sono costituiti da almeno due esperti per ogni singolo settore di attività che possono essere individuati nel personale medico appartenente ad amministrazioni dello Stato e nel personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco ovvero da altri soggetti muniti di adeguate competenze tecniche. Tutti i componenti dell’ufficio devono essere muniti del nulla osta di sicurezza al massimo livello” (comma 2). Nei luoghi coperti dal segreto di Stato, recita il decreto, “le amministrazioni non sono tenute agli obblighi di comunicazione verso le aziende sanitarie locali ed il Corpo nazionale dei vigili del fuoco a cui hanno, comunque, facoltà di rivolgersi per ausilio o consultazione” (comma 3, art. 9).

    Tocca ora a Berlusconi
    Il governo Prodi ha individuato dunque nello strumento del segreto di Stato la soluzione all’annoso problema del deposito unico per lo smaltimento delle scorie nucleari italiane. In precedenza, il secondo Governo Berlusconi aveva individuato con un decreto il sito geologico di Scanzano Ionico, ma fu costretto a ritirarlo per le forti opposizioni popolari e delle forze politiche locali. Ora, ottenuto un nuovo mandato dagli elettori, Berlusconi potrà avvalersi del segreto di Stato per individuare il sito.

    fonte: http://nuke.casaeclima.it/Default.aspx?tabid=571

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