acqua alle bollicine

ACQUA: COCA COLA, A RIONERO IMPIANTO DA 1,3 MLN DI BOTTIGLIE
27/05/2008 14.21.44
[Basilicata]
Nello stabilimento di acque minerali “Fonti del Vulture” di Rionero in Vulture (Potenza) – acquistato nel 2006 dalla Coca Cola Hbc – è entrata in funzione una nuova linea produttiva ad altà velocità, con una capacità di produzione di 54 mila bottiglie l’ora (circa 1,3 milioni al giorno) rispetto alle precedenti 23 mila: l’investimento, presentato stamani a Potenza, nella sede di Confindustria Basilicata, è stato di nove milioni di euro. L’attività della nuova linea (con controllo elettronico di tutte le fasi di lavorazione per la produzione di bottiglie da mezzo litro) è cominciata lo scorso 8 aprile, con un primo periodo sperimentale: ora l’impianto è entrato nella fase di pieno regime. “Fonte del Vulture” raggruppa complessivamente sei marchi: Lilia, Sveva, Vivien, Toka, Solaria e Felicia. I primi tre sono prodotti nello stabilimento di Rionero, gli altri in quello di Monticchio.
Nel 2007, ha spiegato il direttore della divisione Acque di Coca Cola Hbc Italia, Philippe Steyaert, “Fonti del Vulture” ha occupato una quota del tre per cento sul mercato nazionale delle acque minerali, con un fatturato netto di 40 milioni di euro. Secondo il Presidente della Giunta regionale della Basilicata, Vito De Filippo, “il territorio del Vulture ha grandi potenzialità, in termini di risorse naturali e ambientali, e quello della Coca Cola è stato sicuramente un investimento che ha portato risultati positivi”.
L’obiettivo di “Fonti del Vulture”, ha aggiunto Steyaert, sarà di una crescita “a due cifre, ovvero intorno al dieci per cento, per i prossimi tre e cinque anni, con un trend a cui dovrebbe seguire anche l’aumento del fatturato e della produzione e quindi, di conseguenza, quello occupazionale”.
Nel corso dell’incontro, inoltre, i rappresentanti di Coca Cola Hbc Italia hanno anche presentato “Acquando” un’iniziativa che si svolgerà il 27 e il 28 settembre a Rionero, legata al consumo “sostenibile delle risorse idriche”. Secondo il presidente di Confindustria Basilicata, Attilio Martorano, “la presenza di una multinazionale in Basilicata è un importante elemento di crescita, e con essa cade anche un tabù, poiché Coca Cola è strettamente legata al territorio e al suo sviluppo, e questa è l’attrazione di investimenti che vogliamo”. Il progetto in Basilicata di Coca Cola Italia si è sviluppato su tre fasi: la prima, ha spiegato l’amministratore delegato della Coca Cola Hbc Italia, Dario Dinero, è stata quella dell’acquisizione del marchio nel 2006: “Ora – ha aggiunto – vogliamo consolidarla sul mercato nazionale per poi portare ‘Fonti del Vulture sui mercati internazionali”. In questi mesi, inoltre, “abbiamo lavorato molto sulla promozione del marchio – ha sottolineato Steyaert – con un investimento di sei milioni di euro per la pubblicità televisiva”. Quello dell’innovazione è stato invece l’aspetto descritto dal presidente di Mineracqua, Ettore Fortuna, “un valore da tenere in forte considerazione per la crescita del territorio e delle aziende”.

sempre dal solito sito…credo siano inutili commenti…l’acqua, e soprattutto l’acqua minerale, non è una costante economica in un asettico rapporto costi-ricavi…aumentare indiscriminatamente la produzione significa disseccare in pochi anni quanto esiste da millenni e necessita di prelievi assolutamente commisurati alla velocità di riempimento delle falde…questo è il capitalismo selvaggio delle multinazionali…depredare e consumare…è ora di dire basta a questo sfruttamento ed a chi lo consente!!!

2 pensieri su “acqua alle bollicine

  1. Il Presidente De Filippo, con la sua affermazione “il territorio del Vulture ha grandi potenzialità, in termini di risorse naturali e ambientali, e quello della Coca Cola è stato sicuramente un investimento che ha portato risultati positivi” sembra avallare una tesi che è in contrasto con tutto ciò che si va affermando da anni, ormai: la risorsa idrica diventa ogni giorno un bene più prezioso perché sempre più limitata. Questo cercare di stare con due piedi in una scarpa è diventato un gioco di equilibrismo pericoloso per tutti noi. Senza contare un fatto: l’acqua che sgorga dai rubinetti delle nostre case è molto più affidabile della migliore delle acque minerali.
    Quando le falde del Vulture-Melfese saranno completamente a secco (e se non piove e non nevica per un paio d’anni, probabilmente, lo saranno presto), che fine faranno quei lavoratori? Saranno tutti riassorbiti da Acquedotto Lucano? O in qualche azienda del Presidente Martorano?

  2. Ma no,che dici,quei laoratori faranno gli “asinelli” della monnezza con il terrorismo…aquofilo…e poi,smettiamola di difendere “QUEI” lavoratori:hanno votato a destra…e io li rispetto!Del resto e’ chiaro il Santarcopolese presidente ha…grandi risorse,meno umane e molto piu’ ambientali…chiaro?Mi auguro che qualche vadstok possa intervenire:C’Ha nisciun e’ fess?

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