attenti ai consorzi di bonifica…

Consorzi di bonifica, 20 mil di euro per sviluppo infrastrutture

03/12/2012 12:41

Saranno finanziati, in particolare, interventi per l’adeguamento e la ristrutturazione del sistema idrico. Mastrosimone: “Si intende rendere più efficiente ed efficace la rete idrica territoriale a servizio delle aziende”

AGR   Venti milioni di euro per migliorare le reti infrastrutturali a servizio delle imprese agricole e forestali dei Consorzi di Bonifica. E’ quanto prevede il bando della “Misura 125” (Azione 1A) relativo al Programma di sviluppo rurale Basilicata 2007-2013, approvato dalla giunta regionale con DGR n. Destinatari degli investimenti sono i Consorzi di Bonifica: Bradano e Metaponto, Alta Val d’Agri e Vulture Alto Bradano. Oltre all’ammodernamento e all’adeguamento delle infrastrutture, il bando intende sostenere la loro completa fruibilità per garantire le condizioni di base della competitività del sistema produttivo agro-forestale regionale, e migliorare le condizioni di vita e di lavoro degli operatori del settore. “La Misura – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone – contribuisce direttamente al raggiungimento dell’Obiettivo di Asse “Potenziamento delle dotazioni infrastrutturali fisiche e telematiche” e dell’obiettivo specifico “Consolidare e sviluppare i sistemi locali rurali, agroforestali ed agroalimentari”. Con gli interventi ammessi si partecipa a tutelare il territorio con effetti positivi sul mantenimento del presidio dell’uomo a contrasto dei dissesti superficiali e dei fenomeni erosivi e a migliorare l’utilizzo dell’acqua sia in termini di tutela qualitativi che quantitativi. In particolare per gli ambiti di competenza dei Consorzi di Bonifica – ha concluso l’assessore – necessitano robusti interventi di adeguamento e ristrutturazione del sistema adduttorio e distributivo primario e secondario, al fine di razionalizzare l’utilizzazione della risorsa idrica”. Il bando, infatti, prevede investimenti per l’adeguamento, la ristrutturazione e l’efficientamento delle reti irrigue secondarie (non aziendali), comprese le reti di adduzione, le vasche di accumulo e i sistemi di sollevamento. Inoltre, la previsione dei lavori in economia diretta consentirà di utilizzare la forza lavoro dei medesimi enti con ripercussioni positive sulle retribuzioni. L’aiuto concesso sarà erogato sotto forma di contributo in conto capitale, con intensità di aiuto (contributo) pari al 100% del costo ammissibile al netto di IVA. E’ previsto un anticipo pari al 50 per cento dietro rilascio di garanzia fidejussoria corrispondente al 110 per cento dell’importo anticipato. Per quanto attiene all’IVA (non rendicontabile) la Regione Basilicata ha adottato lo scorso 13 novembre la DGR n. 1530 con la quale ha disposto di procedere ad una rimodulazione del piano finanziario del PSR, per arrivare al riconoscimento delle spese IVA sostenute da parte dei soggetti non passivi di cui all’art. 71 del REG (CE) 1698/2005 E S.M.I. L’investimento dovrà essere realizzato entro un anno dalla concessione del sostegno

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ora se vogliamo prenderci in giro possiamo farlo tranquillamente, ma la realtà di questo finanziamento con modifica del psr (piano sviluppo rurale) per un ente strumentale come un consorzio di bonifica, addirittura con un valzer tutto da definire nella sua legalità sul finanziamento dell’iva, tutto è tranne che un adeguamento delle reti idriche per irrigazione…adeguamento certo necessario e resosi evidente negli anni con perdite enormi che creano ripercussioni sulle quantità di acqua erogate, condotte idriche di cui si è perso conto del tracciato originario (non scherzo affatto…se vate qualche amico che lavora in un consorzio, chiedetegli se conoscono tutti i tracciati delle adduzioni e se quando si fanno interventi non si facciano a volte random), etc etc….

insomma sappiamo tutti in che stato sono ridotti gli “strumenti principali” per una agricoltura funzionale e non di mera sussistenza, le reti idriche, ma sappiamo tutti molto bene che i pesanti passivi accumulati dai 3 consorzi di bonifica sono enormi (circa 6 milioni di euro per ogni consorzi) e guarda caso, la manovrina sull’iva consente una sorta di extra gettito di circa 4 milioni di euro che certo non va a rimpinguare direttamente il disavanzo – ci mancherebbe – , ma mette in sicurezza, stante la previsione dei lavori in economia eseguiti dagli stessi operai dei consorzi, tutta una serie di partite che proprio sugli stipendi arretrati trovano criticità abbastanza rilevanti…senza contare poi che il 50% di anticipo di 20 milioni, sono 10 milioni…e sappiamo che i consorzi hanno fame più che sete…

ad un maligno potrebbe venire in mente che in sede di rendicontazione della spesa tra enti pubblici, una regione ed i “suoi” consorzi”, ci si dia una mano, in modo da portare a bruxelles carte in regola…poi un aiutino qui ed uno lì, quei 4 milioni sull’iva possono diventare 6 con qualche “giochetto” sulle maestranze…questo penserebbe un maligno…e si fa, in chiusura di una fallimentare programmazione del psr 2007-2013 un ritaglino ad hoc, utile certo a rifare le strutture, ma anche a salvare alcune postazioni……ecco che cosa penserebbe un maligno…

noi, che invece maligni non siamo, molto più modestamente pensiamo da un verso che quelle opere affidate a gli stessi consorzi da tempo in crisi ed in odore di accorpamento e commissariamento, collidono con altre attività messe in campo nel settore agricolo da una società, acqua spa quali la messa in opera di contatori a scheda magnetica per il calcolo dei consumi (per carità cosa sacrosanta, ma chi ha allora “chi fa cosa e dove'”, si direbbe viste queste sovrapposizioni), dall’altro che, in piena campagna elettorale, quei denari costituiscono il solito “mezzuccio” per assicurarsi consensi “di necessità”…i lavoratori dei consorzi, tra fissi e stagionali sono tanti e tutti hanno famiglia…

e tutto questo mentre il dibattito su cosa fare dei consorzi si era appena avviato…

meditiamo…