conai o non conai?

Differenziata, finanziato progetto area Metropolitana Potenza

22/01/2013 11:42
Un accordo tra Ministero, Regione e Conai garantirà 6,8 milioni di euro, il Po Fesr 2007-2013 altri 2 milioni di euro

AGR  Nell’ambito dell’Accordo di Programma tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, la Regione Basilicata ed il Consorzio Nazionale Imballaggi – Conai, la Giunta regionale ha ammesso a finanziamento il progetto per lo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani dell’area metropolitana della città di Potenza. Oltre al capoluogo di regione sono coinvolti i Comuni di Anzi, Avigliano, Brindisi Montagna, Picerno, Pietragalla, Pignola, Ruoti, Tito e Vaglio di Basilicata. Con l’iniziativa, che prevede sia la fornitura cassonetti ed automezzi, sia la realizzazione di “centri di raccolta” (piattaforme ecologiche) dei rifiuti differenziati, si vuole favorire la corretta ed efficace gestione dei servizi e lo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio. In particolare si vuole privilegiare l’avvio al riciclo e al recupero “di prossimità” per garantire una maggiore tutela ambientale e per ridurre la quantità dei rifiuti smaltiti. Il progetto, redatto dal Conai e integrato con gli elaborati della struttura commissariale delle soppresse Aato, è finanziato per 6,8 milioni di euro con i fondi dall’Accordo tra Ministero, Regione e Conai e per 2 milioni di euro attraverso le risorse del Po Fesr 2007-2013. Soggetto attuatore del progetto designato dalle Amministrazioni Comunali componenti l’Area Metropolitana è il Comune di Potenza. Con lo stesso provvedimento è stata costituita una cabina di regia composta dall’Ufficio regionale Prevenzione e Controllo Ambientale, dalla Provincia di Potenza – Ufficio Ambiente e dal Commissario del Servizio Gestione Integrata dei Rifiuti della Regione Basilicata (ex Aato Rifiuti) a cui è affidato il controllo, la sorveglianza ed il monitoraggio dello stato di attuazione del progetto. La Giunta regionale ha anche stabilito che l’esatta determinazione dei contributi previsti dal progetto è subordinata alla costituzione dell’associazione tra i Comuni che dovrà avvenire entro 30 giorni dalla notifica della delibera al Comune di Potenza. Solo dopo tale circostanza sarà infatti possibile evidenziare in maniera dettagliata la dotazione necessaria sia di automezzi e attrezzature, che dei lavori per l’implementazione del progetto. Il termine ultimo per la rendicontazione delle spese ammesse a finanziamento è fissato al 31 dicembre 2013. I Comuni aderenti all’iniziativa saranno poi tenuti a garantire uguali livelli di servizio in tutto il territorio del comprensorio. Il crono programma delle attività, fissato con il provvedimento della Giunta regionale, prevede inoltre che la struttura commissariale delle soppresse Aato rifiuti dovrà garantire il supporto tecnico-amministrativo al Comune di Potenza. Il controllo, la sorveglianza ed il monitoraggio dello stato di attuazione sarà invece affidato ad una cabina di regia composta dall’Ufficio regionale Prevenzione e Controllo Ambientale, dalla Provincia di Potenza – Ufficio Ambiente e dal Commissario del Servizio di Gestione Integrata dei Rifiuti della Regione Basilicata.

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ora, a parte la ripetizione dell’ultimo capoverso che suona molto di un copiaincolla senza troppa attenzione (basilicatanet è un po’ un “notizificio” assai general-generico), è il piano stesso che non convince, sia perchè indirizzato ad una gestione che non si comprende bene se sia rivolta al recupero di tutte le frazioni merceologiche e soprattutto se queste (fatti salvi gli imballaggi che sono priorità istituzionale del consorzio conai, appunto) serviranno ad utilizzi di selezione di combustibile da rifiuti…

altri dubbi, peraltro già commentati in passato, quando giunse notizia di questo accordo poi rimasto senza attuazione perchè senza dotazione finanziaria, sono in primo luogo se il comune di potenza in questa ottica distrettuale, pur condisivibile, sia  in grado o meno di far fronte alle incombenze di raccolta con la sua municipalizzata acta spa, nella spada di damocle di un finanziamento finalizzato ad una messa in comune del servizio che aumenterà di molto le esigenze di organico e mezzi della stessa acta, con un notevole prolungamento delle percorrenze e dei tempi di raccolta?…e soprattutto ha già adesso l’acta competenze e mezzi per gestire bene il servizio che già assolve nella citta di poitenza e sul quale tanti evidenti dubbi insistono?…

ed ancora rispetto alla cabina di regia che comprende ragionevolmente anche la provincia di potenza e l’ufficio regionale, siamo del tutto certi che alcune “zone grigie” solo per il momento ancora non del tutto lambite da inchieste in merito proprio alla gestione dei rifiuti siano state schiarite, in una provincia dove dall’affidamento delle discariche sino alla gestione dell’affare fenice emerge un quadro preoccupante e dove un processo proprio per quest’ultimo affare è in corso con imputati non solo nomi eccellenti di politici, ma anche di funzionari che incomprensibilmente rimangono ancora al loro posto, quando per decenza (come abbiamo anche pubblicamente chiesto) non dovrebbero essere destinati ad altro incarico?…

e poi ancora, quella strana formulazione che recita “l’esatta determinazione dei contributi previsti dal progetto è subordinata alla costituzione dell’associazione tra i Comuni che dovrà avvenire entro 30 giorni dalla notifica della delibera al Comune di Potenza” significa che il contributo potrebbe variare e che per ora si iscrive a bilancio una partita mutevole?…ma siamo certi che tutto ciò sia legale, poichè chiaro è che la rendicontazione deve essere ex post, ma l’ammontare di un finaziamento sempre ex ante…qui gatta ci cova o forse gatta rimesta, perchè è sempre in bilico un inceneritore che – guarda caso – proprio nelle vicinanze di potenza sarà allocato, se la giunta regionale dovesse dar corso alla propria idea di piano regionale dei rifiuti che non esclude affatto al termo-distruzione (tale è il suo nome reale da specifiche europee proprioa riguardo del tipo di trattamento effettuato nel nostro paese)…

seguiremo la cosa, anche perchè ciò incide notevolmente con la nostra proposta di legge, e se le cose fossero fatte per bene (e qualche dubbio lo abbiamo), questo accordo, ancorchè esageratamente costoso, potrebbe ricalcare la nostra idea di zona 2 del nostro piano rifiuti…