il programma passo passo – parte 14) partecipazione

14. Partecipazione

In questa parte del programma, dedicata alla partecipazione, ci concentriamo sugli aspetti di partecipazione democratica del cittadino alla vita della comunità regionale, partendo da un presupposto purtroppo ancora oggi negato nei fatti, quello di una trama ormai fitta di convenzioni internazionali, accordi, dichiarazioni di principi e costituzionali che il nostro paese ha recepito nel suo ordinamento, purtroppo molto spesso mantenendoli alla stregua di enunciati puramente teorici

Nella nostra regione la partecipazione dei cittadini alla vita democratica sembra esaurirsi nella sola pratica del voto, senza che, dall’informazione alla possibilità di esprimere liberi pareri sulle scelte di politica economica, ambientale, energetica, sanitaria, dalla trasparenza amministrativa degli atti e dei procedimenti alle reali possibilità di espressione democratica diretta, nulla o quasi si sia fatto dalla nascita della stessa regione.

Se già In molte parti del programma, abbiamo previsto una serie di meccanismi di informazione e partecipazione su argomenti specifici, commissioni miste, consulte ed altro, passiamo ora ad una cornice generale che pur avendo preferito non inserire nella parte dedicata all’istituzione, ad essa ed a procedimenti interni ad essa fa riferimento specifico.

       I.     Introduzione nello statuto regionale della figura giuridica del referendum abrogativo di legge regionale e di delibera regionale e della figura giuridica del referendum consultivo, previo esame di costituzionalità, in materie di carattere generale aventi ad oggetto assetto e programmazione del territorio con obbligo di esame in aula e conversione in legge regionale entro giorni 30 dall’esito di approvazione della votazione popolare.

nella chiarezza del punto occorre precisare che, ad onta di chi millanta di referendum propositivi senza quorum (una figura anticostituzionale e per di più assai pericolosa democraticamente per gli ovvi motivi che porterebbero a legiferare fuori dalle sedi legislative e per i bassi numeri di cittadini che teoricamente formerebbero una volontà giuridica), la nostra proposta si configura come una forma consultiva che andrebbe praticata sui grandi temi come forma di ascolto di una volontà popolare su temi che esulano dai programmi delle forze politiche o che, vista la loro rilevanza etica o programmatica, necessitano di uno specifico audit…crediamo che tale proposta vada istituzionalizzata in un percorso chiaro, ben oltre il numero di firme dei cittadini per accedere a simile figura giuridica, che la preveda anche sulla base di uno stimolo consiliare ad ascoltare i cittadini

     II.     Potenziamento della figura giuridica della legge regionale di iniziativa popolare con obbligo di esame e voto in aula da parte del consiglio regionale entro giorni 15 (quindici) dalla sua presentazione, previo parere di legittimità della Presidenza del Consiglio.

figura giuridica già esistente e che andrebbe valorizzata come supporto e stimolo dei cittadini ad una legiferazione partecipata…crediamo che procedure e numero di firme siano certe e bastevoli per le dimensioni demografiche regionali (e di converso nazionali), ma che vada ulteriormente potenziato lo strumento della iniziativa di legge popolare attraverso la sua più pronta discussione in consiglio una volta ammesso dopo controllo formale da parte della presidenza  

    III.     Creazione dell’Ufficio del Garante della Trasparenza sugli Atti Amministrativi, ufficio indipendente a nomina della consulta dei sindaci.

simile ufficio, peraltro già in nuce presente in alcune funzioni, fungerebbe da garante ed esecutore indipendente e senza vincoli di ogni procedura di reindirizzo di storture nella pubblicazione degli atti e la loro conoscibilità ai cittadini, indipendenza che crediamo possa essere assicurata dalla stessa platea di nomina, più vasta del consiglio regionale

   IV.     Pubblicazione mensile sul sito web istituzionale o su sito dedicato degli stipendi, diarie e premi di produzione dei dirigenti ed alti funzionari regionali e della rendicontazione economica delle agenzie regionali, nonché delle spese correnti e per investimenti amministrate dai dipartimenti e dagli uffici regionali.

punto che crediamo chiaro e che potrebbe interessare il garante di cui al punto precedente nella collaborazione dell’ufficio di presidenza del consiglio

     V.     Creazione del B.U.R. (Bollettino Ufficiale Regionale) in versione web con valore probatorio  in versione analitica e con sommario descrittivo di leggi, decreti, delibere di giunta e determine dirigenziali per materie e per dipartimenti.

   VI.     Introduzione della posta elettronica regionale certificata a procedura semplificata nelle relazioni tra enti territoriali e cittadini.

punti i precedenti V) e VI) che crediamo chiari anche in rapporto ad altre parti del programma

 VII.     Creazione degli uffici locali di indirizzo alle funzioni ed ai servizi amministrativi presso le sedi regionali nel territorio con compiti di protocollo regionale e smistamento delle pratiche.

questi uffici, la cui composizione andrebbe ricercata in un affidamento di delega a funzionari regionali, in caso di sedi di pertinenza regionale, o comunali (con specifica convenzione), in caso di ulteriore volontà di decentramento di questa funzione facilitante i rapporti tra ente e cittadino, avrebbero il compito di riassumere ogni attività informativa, protocollare ed informativa espletata dall’ente regionale

  1. VIII.     Obbligo a carico della Presidenza del Consiglio Regionale della tenuta per i consiglieri regionali ed i componenti eletti ed esterni della Giunta Regionale di una pagina web specifica sul sito istituzionale regionale sulle presenze e le attività consiliari svolte dai singoli rappresentanti allo scopo di informare i cittadini sulle attività dei rappresentanti, nonché su tutte le  spettanze economiche degli stessi e dei gruppi politici rappresentati.

punto che crediamo chiaro anche in rapporto agli enunciati alla parte 6) istituzione

   IX.     Stampa di un manuale dei diritti del cittadino da distribuirsi nelle case comunali e nelle scuole superiori.

la necessità di una sempre maggiore informazione dei cittadini andrebbe rafforzata attraverso una specifica e chiara pubblicazione che è un dovere dell’ente legislativo regionale

    X.     Obbligo per ogni comune lucano della formazione di consulte partecipate sulle materie di carattere generale