lo stato dell’arte

lo stato dell’arte parlamentare è questo…le camere si riuniscono il 15 marzo ed il primo atto formale di attività è la nomina dei presidenti che supponiamo non sarà semplice e richiederà qualche giorno, rallentata dalle procedure di accredito dei nuovi parlamentari…

teoricamente (ma qualcuno potrebbe forzare ed iniziare informalmente prima) è solo a camere insediate e funzionanti che il presidente della repubblica può dare inizio alle consultazioni che in questo caso saranno anch’esse di prevedibile non facile conclusione…

al termine delle consultazioni con tutti i partiti il presidente dà incarico al premier che a sua volta deve tornare con il governo proposto per la fiducia alle camere ed in caso contrario, quindi che non la ottenga, il premier incaricato deve ritornare al colle, dove il presidente ricomincia o con un nuovo mandato allo stesso incaricato o con altro giro di consultazioni per arrivare a comporre una nuova maggioranza che si basi sui seggi effettivi…

oltre ai tempi che pure esistono e vanno rispettati però c’è un piccolo particolare…a metà aprile napolitano non potrà dare altro incarico perchè termina il suo mandato settennale…e dal momento che la nomina del presidente del consiglio tocca solo e soltanto al presidente della repubblica e questo deve essere comunque eletto dalle camere in seduta congiunta, mi pare che il groviglio sia quasi inestricabile!!!

ed ora sulla scorta dei risultati elettorali, chiedetevi se c’è coesione non solo sul premier, ma anche sulla nomina del presidente!!!