quello che a valore assoluto (quindi oltre il terribile dato umano) sconvolge maggiormente non è tanto che in un paese ci siano violenze sessuali (parlo della turchia e del caso orrendo della bimba di 13 anni stuprata da 29 uomini, dopo altri analoghi avvenimenti), ma che questi aumentino notevolmente in concomitanza con un vero e proprio boom economico di quel paese, proponendo forse uno schema che lega l’aumento delle violenze con un disagio profondo dell’uomo verso fenomeni economici del tutto disumanizzanti che mettono in difficoltà strutture sociali archetipe e concretizzano una domanda:
quanto, rispetto all’economia ed alle economie, una oggettivazione funzionale (in sostanza una messa in schiavitù) delle vite umane e delle culture locali su cui comunque queste si innestano sempre, non crea una qualche forma di risposta a questa oggettivazione attraverso il rendere oggetto (e quindi schiavo) qualcuno ancor più debole?
 
miko somma