i saggi V…

siamo all’analisi del punto 21, sul federalismo fiscale, constatando l’estrema pochezza dei suggerimenti per riavviare un discorso partito dalla legge 42/2009 nel suo impianto fortemente “inquinato” dalle solite pulsioni legaiole di “trattenere al nord le tasse pagate dai citadini del nord”, impianto che dopo qualche decreto attuativo a cui sono seguiti pochi o nessun atto regolamentare, è rimasto sulla carta, sia per l’arrivare della crisi economica che per la tendenza alla ricentralizzazione della spesa pubblica operata dal governo tecnico…

ma qui oltre che una breve analisi sulla necessità di riavviare il federalismo fiscale per innescare supposti processi di crescita del paese, i suggerimenti sono scarsi, confusi e frammentari (vedremo poi perchè) poichè se pure si accenna alla necessità di separare i tributi per dare corso a quanto già previsto all’art. 119 comme 2 della costituzione a proposito di “tributi ed entrate propri” degli enti locali, il resto dei suggerimenti ci pare del tutto carente nel concreto se è vero che testualmente quanto viene proposto è: a) definire le adeguate dimensioni demografiche per l’esercizio delle funzioni degli Enti Locali; b) rafforzare i poteri sostitutivi dello Stato nei confronti di Regioni ed Enti Locali che si trovino in condizioni di grave disavanzo finanziario; c) vietare interventi statali a ripiano del deficit degli Enti territoriali, che non siano accompagnati da forme di commissariamento statale; d) prevedere un sistema di finanziamento degli Enti territoriali in grado di favorire la responsabilizzazione sulla spesa, anche per mezzo del Senato delle Regioni; e) includere nel terzo comma dell’art. 117 materie che hanno un carattere effettivamente condiviso come l’ambiente e i beni culturali, ferma la tutela minima assicurata dallo Stato; f) rivedere il secondo comma del’art. 119 Cost. per ridefinire il “fondo perequativo” come “fondo di trasferimento perequativo”, al fine di evitare un eccesso di compartecipazioni, facendo così chiarezza sulle fonti della perequazione; g) approvare la Carta delle Autonomie per la specificazione delle funzioni amministrative degli enti locali e prevedere la drastica semplificazione dei livelli intermedi di amministrazione tra Regione e Comune; h) assegnare a ciascun livello di governo imposte proprie; i) determinare le capacità fiscali standard di ogni ente, opera che a differenza di quella relativa ai costi e fabbisogni standard non è mai cominciato; l) ricomprendere le Regioni a Statuto Speciale nella nuova architettura finanziaria, rilanciando le ragioni della specialità nel quadro della finanza pubblica nazionale ed europea; m) rivisitare il patto di stabilità interno e la legge rafforzata di bilancio, per consentire forme di flessibilità anche a livello regionale”…

quindi di fatto e nel concreto si propone solo l’approvazione di una carta delle autonomie che pure era attuale già nel 1970, quando furono create le regioni e di tale carta di cominciò a sentire l’esigenza ed una limitazione (peraltro non definita diplomaticamente in alcun modo) della potestà finanziaria delle regioni a statuto speciale (per quanto mi riguarda io sarei per eliminare tale status per sicilia e sardegna, e di limitarlo fortemente per friuli, trentino-alto adige, dove l’autonomia della provincia di bolzano appre del tutto sufficiente, e valle d’aosta), ma nulla di più in merito alla complessità di rapporti tra enti locali e stato centrale che pure presupporrebbe anche una solo relativa autonomia fiscale, rimandando così tutto l’argomento a quella riforma delle regioni che il governo tecnico pure serbava in seno come imposizione e che solo per mancanza di tempo non è riuscito a trasferire dall’agenda al libro delle leggi e di cui non è certo questa parte a delineare le architetture, quanto piuttosto la precedente che molto chiaramente si propone di cassare buona parte della riforma del titolo V della costituzione…

per esigenze di tenuta dell’argomento rinviamo alla prossima parte dell’esposizione i capitoli riguardanti la giustizia e le attività politiche…

quindi continua…