la corte boccia la “moratoria”

Sentenza 117/2013: la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità della legge della Regione Basilicata, che vietava il rilascio dell’intesa sulle attività petrolifere.

vi accludo il link al sito dove trovate il dispositivo della sentenza

http://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do

riporto anche quanto dichiarato da de filippo in merito

Moratoria; De Filippo: Ripeteremo il nostro no di volta in volta

05/06/2013 19:56 Dal presidente della Regione “rispetto” per la decisione della Consulta, ma l’assicurazione che “la nostra posizione non cambia”

AGR “Rispettiamo la decisione della Consulta, ma la nostra posizione non cambia”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, commentando la decisione della Corte Costituzionale circa la così detta “moratoria” sulle estrazioni petrolifere. “Riteniamo che qualunque attività legata alle estrazioni di idrocarburi in aree al di fuori di quelle già individuate non sia sostenibile per l’ambiente e per lo sviluppo ordinato e armonico della Basilicata. E se ci chiedono di non dire questo in una legge a carattere generale, ma di esprimerlo volta per volta, è quello che faremo, o meglio quello che continueremo a fare spiegando queste ragioni in ogni atto di mancata intesa esattamente come fatto dell’approvazione della legge ad oggi”.

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ovvio che le sentenze della corte vadano rispettate sempre, anche quando ci danno torto, ma avevo avvisato sia il presidente che l’allora assessore all’ambiente mazzocco, nello stesso giorno dell’articolo approvato che impropriamente fu definito moratoria, della carenza legislativa dello stesso che andava riformulato probabilmente in forma statutaria e non sotto forma di semplice articolo ad una legge regionale ordinaria, quello che in sintesi la corte rimprovera alla regione, rimandandola alle potestà ordinarie che ancora consentono margini ampi di manovra…

vedremo adesso se la regione che ricordo deve limitarsi all’ordinaria “manutenzione” avrà però potestà bastevoli ad arginare quanto si presenterà a breve, un fioccare di richieste, potestà che, come detto, a leggi correnti sono ancora in mano regionale, ma che con la riforma del titolo V, in particolare dell’art.117, potrebbero anche a brevissimo ritornare in quota statale e presentarci il panorama di estrazioni a quota 450.000 barili/giorno…

spesso “avviso” di quanto potrebbe accadere e nessuno in certe “zone” sembra darmi reale ascolto fattivo (i soli complimenti per l’acume, in mancanza di atti concreti, possono farmi piacere, ma non risolvono le cose, quindi non mi piacciono affatto)…

e vedremo se le parole del presidente, nel diniego annunciato nel breve comunicato, diverranno fatti!!!…

questa regione non può diventare un campo petrolifero!!!…questa regione ha bisogno ora di invertire con decisione i suoi orientamenti politici e cominciare a darsi altri obiettivi chiari che certo non potranno mai venire dall’attuale assetto programmatico e dalle maggioranze/minoranze che lo esprimono nei fatti!!!

nel frattempo bene sarebbe non dividersi, così facendo il gioco di chi mira allo sfascio per avere poi campo libero nella debolezza della struttura politica (lo dicevo nell’articolo di stamane), ma essere coesi contro questa minaccia che l’estendersi delle estrazioni tradurrebbe in una amara realtà