04/07/2013

continuo a ripetere che qualsiasi modifica dell’architettura istituzionale di governo dei territori vada pensata in una cornice più ampia e meditata, non pensata come un osso da lanciare al cane (vedi province, bocciatura della consulta e prossimo ddl costituzionale di abolizione) con la scusa dei costi della politica, frase che ormai detesto con tutto il cuore poiché dietro di essa si nascondono ben altri progetti…

il concetto è che se i comuni sono alla fame, le province scompaiono e le regioni si accorpano in macroregioni, avremo anche minori costi (forse), ma la politica istituzionale si avvicina forse ai cittadini o se ne allontana ancor di più?…

aggiungete che già abbiamo uno dei più bassi indici di rappresentatività in europa (oltre ai parlamentari, i consiglieri regionali, provinciali e comunali, questi ormai in diminuzione di 1/3)…

cosa significa secondo voi?

miko somma