04/07/2013

caso snowden…

spiare un paese amico è bestiale (con tutto il rispetto alle bestie animali) e degno di un indegno di qualsiasi amicizia, ma, ben oltre le ipocrisie degli apparati di stati vittime-carnefici, occorre dire che sistemi di ascolto globale esistono già dalla fine dei ’60 (alfa echelon di cui una base è in italia nella piana del fucino, antico lago prosciugato dai romani) e la stessa internet nasce come sviluppo di una rete militare (era il tempo delle bbs e dei nodi), quindi nulla di nuovo si svela al mondo, solo che la vecchia scusa della guerra fredda non basta più a spiegare quella che definisco una vera e propria “paranoia da sicurezza”, un delirio psicopatologico affidato a nevrotici a tempo pieno che “lavorano per il paese” (quale paese?)…

bene, tra questi nevrotici c’era appunto snowden che, da alcune sue dichiarazioni, era nei servizi proprio per “poter spiare” (ciò rivelando una mania a carattere eminentemente voyeur-erotico)…

forse per alcuni è un paladino, per altri un nemico dell’ordine costituito, ma io di gente simile non mi fido perché una è la domanda che gli farei ed a cui so di non poter avere risposta…”ma tu, in quella organizzazione che ci stavi a fare?…e quanta gente hai inguaiato?…e quale era il tuo codice etico, ammesso tu ne abbia mai avuto uno?”

miko somma