il brodo di coltura…

Una persona non ancora identificata ha lanciato un paio di banane all’indirizzo del ministro Cécile Kyenge mentre in serata parlava sul palco della Festa del Pd a Cervia, sul litorale ravennate.    I frutti non hanno raggiunto il palco, ricadendo tra la prima e la seconda fila di spettatori. Il ministro ha definito il gesto ”uno schiaffo alla povertà” e ”uno spreco di cibo”.

Manichini imbrattati di sangue contro la Kyenge – Alcuni manichini vestiti con giubbotti scuri e jeans, imbrattati sul petto di vernice color rosso sangue e corredati da cartelli e volantini con la scritta ”L’immigrazione uccide – No ius soli”, sono stati abbandonati la scorsa notte nella centrale piazza dei Salinari, a Cervia, sul litorale ravennate.    Il gesto, compiuto a poche ore dall’arrivo nella località rivierasca del ministro Cécile Kyenge per la festa del Pd, è stato rivendicato con una nota da Forza Nuova. ”Tutelare l’identità italiana – si legge tra le altre cose nella rivendicazione – deve essere di primario interesse, in quanto essa rappresenta la forza da cui trae linfa la vita stessa del nostro popolo”. I carabinieri della locale Compagnia hanno già identificato sei persone quali possibili autori del blitz.

Il Pd di Cervia ha espresso in una nota ”assoluto sdegno per l’atto di intimidazione” realizzato da ”un gruppo di estremisti nei confronti del nostro partito impegnato in questi giorni nella tradizionale festa democratica”. Sono stati espressi anche ”preoccupazione e stupore” per ”la presenza nella nostra città di vergognosi fenomeni di rigurgiti fascisti”. Il Pd ”combatterà con fermezza ogni manifestazione di intolleranza e di inciviltà”.    Dello stesso tenore le dichiarazioni del sindaco di Cervia, Roberto Zoffoli del Pd, che in una nota ha sottolineato che ”la città è felice di accogliere questa sera il ministro all’ Integrazione Cécile Kyenge. Siamo profondamente feriti dal gesto infame che Forza Nuova ha messo in atto alla festa del Partito Democratico: un gesto che condanniamo con forza e che non appartiene alla cultura di questa terra e di questa comunità, che è aperta al dialogo, ospitale, solidale e predisposta all’integrazione”.     L’accaduto, per Zoffoli, è ”sintomo di un clima di intolleranza, di violenza e di odio, che purtroppo” viene alimentato ”anche da certe forze politiche del nostro Paese, quando invece” andrebbero ”contrastate in tutti i modi”.

Rinvio a novembre per processo consigliere trentino – Rinvio al 14 novembre per il dibattimento del processo per direttissima al consigliere circoscrizionale trentino Paolo Serafini, accusato di diffamazione aggravata dall’odio razziale per le parole scritte sul ministro Cecile Kyenge sulla pagina di un social network, oscurata dopo poche ore d’indagini della polizia di Trento.    Serafini esortava Kyenge a ”tornare nella giungla” e la Procura aveva aperto immediatamente un fascicolo. In aula davanti al Giudice Guglielmo Avolio il pm Davide Ognibene ha visto una ventina di associazioni chiedere di costituirsi parte civile e i legali di Serafini, Nicola Benvenuto e Marco Vernillo, ottenere il rinvio. Tra le strade che sembrano balenare, quella del patteggiamento, con un risarcimento danni da parte del consigliere circoscrizionale, autista dei mezzi pubblici locali.

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premesso che non piacendomi il governo letta e la sua impostazione generale che influisce anche sulle attività dei singoli dicasteri, ma che il comportamento dei singoli ministri deve essere valutato caso per caso, ciò che sta accadendo contro la kyenge mi intristisce ed infastidisce, e così, dopo le manipolazioni di senso logico operate su frasi estorte ad un contesto fino a giungere ad una presunta difesa della poligamia da parte del ministro, dopo le frasi da suburra (o se volete da bar dello sport) di calderoli & soci, oggi abbiamo dei buontemponi spiritosi che lanciano banane e gente da klu-kux-klan “post sala da ballo” che mette in scena macabri rituali degni più che di un paese di razzisti, di un paese di dementi, quale purtroppo credo questo paese stia diventando…

e malgrado il paese stesso non sia certo rappresentato da gentaglia simile, più degna di rappresentare una rivista di psicopatologia del delirio quotidiano di menti a basso tasso di attività neuronale, che una propensione della generalità o quasi degli italiani, queste cose cominciano a divenire preoccupanti, sobbollendo già in un brodo di coltura razzistico, omofobo, sessista, indignista, anti-politico qualche pietanza orrida…

gente simile deve essere isolata ed allontanata da ogni contesto civile!!!