tavolo della trasparenza…mirare agli obiettivi concreti

nel pomeriggio, complice la diretta streaming che offriva un audio ridondante ed inascoltabile, mi sono recato presso la regione per il tavolo della trasparenza sul nucleare convocato dopo i fatti avvenuti a rotondella – o meglio da rotondella sino all’aereoporto militare di gioia del colle – che hanno tenuto in apprensione la regione circa l’oggetto del trasporto stesso, ovviamente materiale radioattivo visto il luogo di partenza, la trisaia appunto, e soprattutto vista la ridda di voci circolate in merito anche sulla stampa in seguito a comunicati sogin alquanto ambigui o comunque tali da far insorgere sospetti ed a volte persino speranze (quelle che le famose barre di elk river ritornassero finalmente lì da dove erano arrivate)…

non facendo parte del tavolo (che invadente che sono a volte!!!), ho comunque preso parte a parte (scusate la cacofonia) della riunione tenutasi in un caldo torrido e reso malsano dalla presenza di troppe persone in un luogo poco aereato, ascoltando le molte preoccupazioni sulla vicenda ed i molti interventi, alcuni del tutto fuori luogo visto l’ambito delle competenze in materia, alcuni invece molto pregnanti, ma su tutto ovviamente la faceva da padrona quell’assenza di informazioni che spaventa forse più per la sua protervia che per la realtà di una situazione che, da rilievi arpab non ha generato alcuna fuga od inquinamento radioattivo (abbiamo appreso trattarsi di materiale solido confinato), assenza di informazioni che la non presenza delle prefetture ha reso ancor più inquietante, poiché le prefetture rappresentano di fatto lo stato, e ci si sarebbe aspettati proprio la presenza, ancorché delegata, di questo a rassicurare una regione costiera che vive con una doppia spada di Damocle sulla testa, quella dei materiali presenti (non solo le barre) e quella di una possibile allocazione di un deposito unico che ancora nessuno è in grado di escludere venga allocato proprio lì dove la “rivolta” del 2003 aveva evitato venisse allocato…

molto allarme quindi e forse molta rabbia per l’ennesima “dimenticanza” delle istituzioni nazionali di precise informazioni, anche nelle more del segreto in cui ci hanno riferito dover avvenire il trasferimento (che poi tanto segreto non è stato, visto che qualcuno lo ha poi visto)…precise informazioni che in ogni caso sono tardate, tanto da generare precise domande di informativa da parte di parlamentari al governo…

e le poche cose che ha detto il sottoscritto alla fine (tutto sommato un po’ estorcendo l’intervento, visto che del tavolo non faccio parte, ma un po’ anche accreditato “giornalisticamente” delle tante visite quotidiane di questo blog che pur non essendo strumento di informazione, informazione ne fa tanta e di certa qualità, immagino) hanno preso la piega di una esortazione al presidente de filippo, quella cioè a rendere noti alla cittadinanza lucana, anche in rapporto agli obblighi di informazione del d.P.C.M. 10 febbraio 2006, par. 5, (garantiti nei confronti della popolazione interessata dall’emergenza radiologica solo nel caso di incidente durante il trasporto) quali sia il reale stato dell’informazione di cui dispongono la regione e le province rispetto ai piani di emergenza provinciale di cui allo steso dpcm, quanto meno per far notare le gravi carenze informative che anche in questo caso sono avvenute e che crediamo non possano risolversi in generici e figurati rimproveri ad uno stato che troppo spesso si comporta da patrigno soprattutto sulla materia nucleare…

senza polemiche, come al solito, il sottoscritto mira agli obiettivi concreti!!!…

anche perché il tutt’apposto è sempre dietro l’angolo