due perle di rugiada cloridrica

facciamo attenzione a queste due dichiarazioni di due esponenti del pdl lucano, copincollate dal solito sito istituzionale:

LATRONICO (PDL) SU CRISI MODELLO SOCIALE ITALIANO
 
09/11/2008 18.31.37
[Basilicata]

“La crisi del modello sociale italiano è innanzitutto una crisi culturale: bisogna ripartire dal riconoscimento della centralità della persona, della famiglia e dei corpi intermedi per rifondare un sistema sociale incardinato sul protagonismo dei soggetti sociali e sulla loro capacita’ di integrazione”. Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, intervenendo al convegno interregionale della Fidas organizzato a Matera. ”Deve essere promosso e riconosciuto il lavoro di chi si impegna per la costruzione di un più vasto benessere sociale che concorre allo sviluppo della comunita’. Del resto il paradigma dello sviluppo sociale e quello dello sviluppo economo tendono a convergere. Il ‘libro verde’ sul nuovo modello sociale proposto dal ministro Sacconi punta a farsi carico di questa nuova prospettiva tramite la responsabilizzazione delle persone e delle comunita’ che oltre ad essere portatori di domande sono anche in grado di sviluppare risposte appropriate agli stessi bisogni sociali…

cioè come a dire “arrangiatevi da soli, noi abbiamo da fare altro”!…i libri verdi mi fanno da sempre paura e quando a parlare di modello sociale è uno come sacconi, mi chiedo quale sia questo modello, quello mediaset-mediashopping di una società anestetizzata dalle ansie indotte a suon di placebo consumistici e liturgie massificanti per le gioie assolutiste di chi identifica la democrazia con qualche salotto brianzolo o piuttosto e semplicemente un modello autoritario tout-cort in cui si esiste solo se si è catalogabili in modo garantito e guai ad dissentire, con parole, comportamenti, attitudini, pensieri?

…ma passiamo alla seconda goccia di rugiada… 

PAGLIUCA (FI-PDL): E’ STRUTTURALE LA CRISI DELLA BASILICATA

 
07/11/2008 18.02.40
[Basilicata]

  (ACR) – “I dati pubblicati da Unioncamere e relativi alla crescita del Prodotto interno lordo della nostra Regione evidenziano la preoccupante crisi in cui la stessa è caduta”. Ad affermarlo è il presidente del gruppo regionale di Forza Italia verso il Pdl, Nicola Pagliuca.“Da anni sostengo – dichiara Pagliuca – a fronte dei facili entusiasmi del governatore di turno, la fragilità del tessuto economico della nostra regione incapace di convogliare le ingenti risorse impiegate dall’Unione Europea in progetti di sviluppo strutturali. In ogni occasione, i governatori del centro sinistra che si sono succeduti, hanno evidenziato, ora il dato dell’export, ora il dato del Pil, ora il dato dell’occupazione per sostenere lo pseudo “’buon governo’ della Regione Basilicata…L’aver sperperato le grandi risorse europee in micro attività tampone – continua l’esponente del Pdl – finalizzandole al consenso politico e non alla creazione di un sistema competitivo ha determinato questa maggiore fragilità anche rispetto ad altre Regioni del Sud…La Regione di centro sinistra ha sempre privilegiato, nella spesa dei fondi comunitari, quei programmi sui quali era più semplice spendere e non, invece, quella azioni finalizzate a rimuovere le tante diseconomie che affliggono il sistema produttivo…non può esserci addebitata, come forza politica, nemmeno l’accusa di non essere stati propositivi o incalzanti su questi temi, anzi è questa l’occasione per denunciare la superficialità con cui vengono affrontati i problemi. Sono otto anni che attendiamo il varo di un piano industriale sinora inesistente. Da un anno è scaduto il termine assegnato dal Consiglio regionale per il varo del Piano energetico regionale di cui non v’è traccia nella discussione consiliare. A poco valgono le azioni, pur positive, che timidamente sta mettendo in campo l’attuale Assessore alle ‘Attività produttive’, finalizzate a spegnere qualche focolaio di crisi ma che volendo intervenire in modo troppo puntuale finiscono per non essere la cura giusta per un male di dimensioni molto diverse”.
“Di fronte alla portata di questa crisi – sostiene Pagliuca – che vede nella nuova emigrazione l’unico futuro offerto ai giovani, è necessario prendere atto del fallimento delle politiche di questo centro sinistra ed immaginare un percorso diverso che ponga al centro delle attenzioni regionali, la rimozione delle diseconomie infrastrutturali, cercando nei punti di forza delle risorse naturali presenti sul territorio, i cardini su cui impostare una seria e profonda ridefinizione degli assi di spesa della programmazione comunitaria in corso, l’ultima della fase con maggiori privilegi”.“Non voglio apparire come l’opportunista di turno che spara sulla croce rossa – sottolinea il consigliere – ma, cogliendo lo spazio della comunicazione ricordo al centro sinistra che sui grandi temi della crescita economica e dell’eliminazione della disguaglianze senza appiattimento verso il basso, Forza Italia ed i suoi alleati dell’opposizione non si sono mai sottratti anche dall’assumersi responsabilità offrendo una collaborazione che solo l’azione a spunti spocchiosa del centro sinistra ha saputo non comprendere. Auspichiamo ancora oggi che, ove esista ancora una maggioranza di centro sinistra in regione, questa sappia cogliere tutta la problematicità della situazione per porre in campo ogni utile azione atta a rimuoverla. E’ evidente che una tale forma di collaborazione – conclude Pagliuca – potrà avvenire solo ed esclusivamente nel momento in cui il centro sinistra decida di abbandonare i metodi del clientelismo economico ed avverta il desiderio sincero di confrontarsi in modo aperto con l’intera società lucana per ricercare nuove vie per lo sviluppo”.

alto profilo istituzionale, peccato che dove governino loro la musica sia sempre la stessa…la chiamata di correità nella gestione di un sistema politico regionale strutturalmente clientelare è ovviamente bipartizan, caro pagliuca, e coinvolge una intera classe politica che continua ad essere illuminata dal vecchio concetto bizantino della gestione della cosa pubblica che in questa regione affonda la propria storia nei criteri familistici di selezione delle classi dirigenti locali e di bieca conservazione dei privilegi acquisiti, ma questo sarebbe un discorso molto lungo…interessante la sua proposta di collaborazione al centrosinistra, ma io credo che collaboriate localmente già da tanto per quella considerazione appena fatta, a meno che lei non stia pensando ad un “governo di salvezza regionale” per guidare tutti insieme allegramente il brutto affare della definitiva consegna della regione nelle mani delle multinazionali che guideranno il processo di infrastrutturazione e servitù energetica – e non è di quello che sta parlando? – che si annuncia con le fanfare dell’autoritarismo di cui ai decreti 133 e 1441…una manovra a tenaglia che prevede il sacrificio della regione basilicata alle logiche energetiche delle lobbies dei mercati globali e di un concetto di interesse nazionale che suona come una beffa per il popolo lucano!!!