la mitigazione la paghiamo noi

Dalla Giunta 4 milioni per compensazioni ambientali

21/10/2013 13:10

AGR Interventi di riforestazione e rivegetazione a difesa dell’aria e del suolo sono destinati a vari comuni tra le aree programma Basento Bradano Camastra, Marmo Platano Melandro, Metapontino Collina Materana, Val d’Agri. La giunta regionale della Basilicata ha destinato circa 4 milioni di euro a sostegno degli interventi di compensazione ambientale nei territori interessati dalle estrazioni petrolifere. Il progetto è finanziato con le somme rivenienti dal Piano operativo annuale 2013, strumento di attuazione delle Linee programmatiche del settore forestale per il decennio 2013-2022 approvato di recente dal governo regionale. L’intervento mira alla creazione e al ripristino di sistemi forestali nelle adiacenze delle aree di estrazione con l’obiettivo di ridurre il danno diretto che viene arrecato dalle estrazioni per mezzo dell’”effetto filtro” delle barriere vegetali. I fondi sono destinati, attraverso le Aree Programma Basento Bradano Camastra, Marmo Platano Melandro, Metapontino Collina Materana e Val d’Agri, per interventi nei comuni di Abriola, Anzi, Brindisi di Montagna, Calvello, Laurenzana, Brienza, Sasso di Castalda, Satriano di Lucania, Aliano, Gorgoglione, Armento, Castelsaraceno, Corleto Perticara, Gallicchio, Grumento Nova, Guardia Perticara, Marsico Nuovo, Marsicovetere, Missanello, Moliterno, Montemurro, Paterno, Roccanova, San Chirico Raparo, San Martino d’Agri, Sant’Arcangelo, Sarconi, Spinoso, Tramutola, Viggiano. Per tutti, sono previsti interventi di afforestazione (pratica per la stabilizzazione artificiale di ambienti di foresta su terre dove precedentemente non erano presenti foreste), di riforestazione, di rivegetazione, di rivegetazione diffusa di aree urbane reliquate o intercluse e di aree periurbane in stato di degrado e abbandono. In particolare, gli interventi di compensazione ambientale mirano a contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici, migliorando il contributo forestale al ciclo del carbonio e valorizzando gli adattamenti agli effetti e a mantenere e valorizzare la funzione di difesa idrogeologica delle formazioni forestali.

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bene, parrebbe buona notizia, ma ci sono dei ma…chiaro che si tratta di una manovra elettorale, poiché quei denari innescheranno appalti e lavori con tutta la scia di consensi che sono tipici di queste manovre e già su questa discutibile pratica di far partire progetti (ma poi partono davvero?) a pochi giorni dalle elezioni ci sarebbe tanto da discutere – ma vi ricordate dei concorsi e dei ponti per l’occupazione ed altre amenità del genere? – però quello che fa pensare è che se si tratta di compensazioni ambientali specifiche per le aree soggette ad estrazioni (anche se la platea come al solito si allarga ben oltre quelle zone e così si diluisce il portato stesso dell’intervento), perché non vengono operate invocando specifici accordi già presenti nell’accordo di programma del 98 a proposito della forestazione?…che facciamo, paghiamo noi, con denari pubblici per la mitigazione di danni arrecati da altri?