lo sciopero del 12…come lo vediamo

pubblico la piattoforma per lo sciopero del 12 dicembre che qui in basilicata caratterizzeremo con una serie di contenuti specifici del nostro territorio

SCIOPERO GENERALE E GENERALIZZATO CON LA SEGUENTE PIATTAFORMA: 

Dopo questa crisi economica e finanziaria nulla potrà essere più come prima, i nodi delle politiche ultraliberiste e di finanziarizzazione selvaggia dell’economia portati avanti negli ultimi decenni sono venuti al pettine.

La valanga della crisi sta impattando su una regione, la Basilicata, il cui tessuto sociale, democratico, culturale è stato negli anni disgregato e compromesso da un sistema clientelare e  piramidale dove politica, burocrati sindacali, interessi economici vari hanno creato una cappa di potere di stampo neofeudale.

Di fatto il futuro di questa regione, di tutto il suo territorio e dei suoi abitanti è stato svenduto alle multinazionali dell’energia, dell’acqua, dei rifiuti, del turismo.

Governo e confindustria da iperliberisti chiedono interventi statali socializzando le perdite e incamerando i profitti; tutto questo viene fatto pagare e a chi lavora e alle fasce popolari  In questa regione dobbiamo unificare tutte le vertenze sociali e del lavoro, della difesa e rilancio della scuola e dell’università pubblica, della difesa e salvaguardia dell’ambiente, del territorio, della salute. Proponiamo di aderire e costruire insieme una piattaforma per il lancio di campagne sulle tematiche economiche sociali ambientali e culturali  A partire dai lavoratori delle fabbriche in crisi a cui dobbiamo ridare voce e democrazia proponiamo le seguenti  campagne:  

·        Autogestione dei singoli impianti delle aziende in crisi con una riconversione ecologica legata al territorio, con il coinvolgimento degli enti locali

·        Lotta alla precarietà: con reddito sociale immediato e con censimento delle risorse sprecate a causa di un sistema clientelare; lotta al carovita: con prezzi imposti e calmierati e provvedimenti in favore della filiera corta;

·        monitoraggio dell’ energia necessaria all’autosufficienza regionale,  destinazione dei CIP 6 e dei proventi delle estrazioni petrolifere in atto esclusivamente per produzione di energia pulita e rinnovabile, con piccoli impianti comprensoriali gestiti dal pubblico; moratoria delle estrazioni petrolifere in atto per consentire l’adeguamento a sistemi di controllo sulla salute e sull’ambiente e cancellazione nuove richieste di estrazioni; blocco di qualsiasi ipotesi legata al  nucleare sia per la produzione che per lo smaltimento scorie;

·        questione rifiuti: raccolta differenziata spinta 4r (risparmio, recupero, riutilizzo, riciclo), compost in agricoltura, piattaforme meccaniche, no agli inceneritori (e alle centrali biomasse), no alle mega discariche e ai mega impianti di smaltimento di rifiuti industriali (del tipo TechnoParco a Pisticci)

·        acqua bene comune: ripubblicizzazione e  rimunicipalizzare della rete idrica e della sua gestione; gestione pubblica delle fonti del vulture

·        ripubblicizzare i servizi pubblici nel loro complesso. Ricordando che questa giornata di lotta cade nell’anniversario della strage di Piazza Fontana, la quale pesa ancora come un macigno sulla storia ed anche sul presente di questo paese, invitiamo tutti coloro che vogliano partecipare e contribuire a questa campagna a contattarci comunicando a:

Francesco Masi  francesc.masi@tiscali.it                Miko Somma  micheleso@tiscali.it  Franco Vomero  francovomero@hotmail.com           Paolo Baffari  pabaffar@hotmail.com Nicola Magnella nicola.magnella@libero.it             Gianfranco Atella g_atella@libero.it