la presentazione della giunta regionale

(ANSA) – POTENZA, 30 DIC – ”E’ l’ultima partita, non ve ne saranno altre per la Basilicata. Per questo ho scelto una giunta di esterni e di primissimo ordine, con componenti ricchi di esperienza di livello internazionale. Oltretutto, ho deciso da solo, senza chiedere né ricevere suggerimenti né da Renzi né da Gianni Pittella, mio fratello”. Lo ha detto in serata a Potenza Marcello Pittella (Pd), presidente della Regione Basilicata presentando i quattro assessori della giunta, tutti esterni.

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sono stato alla conferenza stampa, un po’ per dovere di cronaca, pur non essendo questa una testata giornalistica, quanto un luogo di riflessione critica, un po’ per dovere politico, essendo comunque questa giunta la giunta con cui giocoforza dovremo confrontarci…

e se per la parte giornalistica (definiamola così) non ci si poteva attendere molto altro che dichiarazioni vuote di contenuti pratici, essendo una giunta appena nominata che deve ancora prendere coscienza dei problemi e delle realtà da cui questi originano ed in cui questi potrebbero trovare soluzioni, la parte politica è stata ancor più deludente, almeno in superficie e ben scremata dalle ovvietà cerimoniali e di facciata (“prenderò casa a potenza”, “conosco bene la basilicata”, “la mia attuale moglie è di potenza” ed amenità simili di cui francamente si sarebbe volentieri fatto a meno, vista l’irrilevanza di tali dichiarazioni di fronte alla realtà che davvero quasi tutti costoro non conoscono davvero la lucania reale, semmai avendone preso contezza chi per “ricezione europea”, chi per “modellismo economico-sociale”, chi per sentito dire)…

almeno in superficie perché ad ascoltare con attenzione e “lanciate in aria” qui e lì le dichiarazioni degli assessori e dello stesso presidente a me hanno suscitato qualche perplessità e qualche preoccupazione, venendo comunque a costituirsi da quelle dichiarazioni lo spettro di quelle “idee liberiste di sinistra” che a mio avviso sono anche peggio di quelle originali, un po’ per disamina storica (ma vogliamo forse enumerare tutte le castronerie che da tony blair a bill clinton la sinistra italiana si è bevute ed ha riproposto in salsa demenziale in anni anche recenti, nel paese e nelle amministrazioni locali?), un po’ per l’evidenza che con la vittoria di renzi alle primarie del pd, si è sdoganato ormai ovunque (e quindi anche da noi) un pensiero che tende a resuscitarle, mutuandone certo le asperità e disarmonie sociali sulle quali inevitabilmente si reggono certe idee, ma non il segno social-darwinista che sembra pervaderle ab origine, nonostante le si voglia ammantare di un vestitino di modernità, nuovismo o rivoluzione, come va di moda definirla oggi…

troppi anglicismi che suonano di fredda tecnica dei modelli economici e di sviluppo sono echeggiati nella sala nella apparente incapacità degli astanti di comprendere che dietro il significante apparentemente innocuo di un concetto espresso in una lingua di per sé assunta a dogma comunicativo di tecnicismo, c’è il significato concreto e reale di una economia costruita sui numeri, certo inevitabili, ma non sufficienti a “comprendere” una economia ed un modello di sviluppo che deve prima di tutto ritrovare la sua funzione di strumento per l’umanità e non di terminale di una strumentalità degli uomini alla stessa…

e sia chiaro che non sono tra i detrattori della giunta perché composta da esterni e non lucani (i più a quanto pare), semmai sono tra i critici (pochi) proprio della qualità degli assessori scelti, le cui qualità tecniche se dobbiamo valutarle sulla riconoscibilità delle stesse rispetto alle mediocrità che le nostre giunte hanno finora espresso in termini di competenze, esistono senz’altro, ma appartengono ad un segno che non mi interessa, che mi intristisce e declinato nel nostro territorio mi intristisce ancor di più, perché so che parliamo di petrolio ed acqua e di un territorio socialmente fragile e così poco antropizzato da risultare un “bocconcino” molto appetito…

e detto chiaramente, sono proprio quelle competenze che non mi piacciono affatto, poiché ideologicamente e praticamente lontane da ciò che io ritengo dover essere il nuovo assetto istituzionale rispetto alle fenomenologie economiche e produttive ed ai paradigmi occupazionali, sociali, ambientali che ne derivano, sia negli ambiti più globale del paese e dell’europa, sia della nostra regione che a quegli ambiti è certo legata, ma il cui modello di sviluppo non può essere la copia pedissequa di modelli applicati altrove…

ed ho notato, ben oltre queste considerazioni, l’assoluta mancanza di personale politico del pd e del centrosinistra in generale, segno dunque di un gelo reale che è calato nella relazione tra un centrosinistra e presidente dopo questa sua decisione un po’ “violenta” di far valere in toto le sue prerogative comunque intangibili, ma che si supponeva dopo quanto accaduto, e faticosamente ricomposto, proprio tra pre-primarie, primarie, scelta delle liste e voto, voto che vorrei ricordare ha visto comunque la sostanziale fedeltà del centrosinistra a chi aveva vinto le primarie nella convinzione che pacta sunt servanda (ed il mio atteggiamento è stato proprio quello) e che il candidato presidente sarebbe stato comunque il presidente di tutto il centrosinistra, da sostenere quindi con lealtà…

staremo dunque a vedere se la “violenza” del presidente Pittella produrrà conseguenze, quali e soprattutto di che valore per questa terra proprio a partire da un “tradimento” di quella lealtà (uso il termine virgolettato proprio perché se la giunta attuale è un tradimento, motivabile o meno, delle consuete filiere è un conto, se lo sarà però del risultato elettorale, come pavento anche nel mio comunicato stampa, all’atto pratico, quindi in consiglio e nei suoi numeri di maggioranza, un altro)…comunicato stampa che ribadisco e del quale questo articolo e queste riflessioni sono un naturale corollario…

in ogni caso gli auguri sono d’obbligo!!!…a noi lucani, prima che a qualsiasi altro, perché su una cosa ha ragione Pittella, questa è l’ultima occasione per questa terra e forse è già troppo tardi!!!

miko somma