la giunta per le autorizzazioni a procedere

copincollo dal sito istituzionale:

GIUNTA AUTORIZZAZIONI RESPINGE RICHIESTA ARRESTO MARGIOTTA

 
18/12/2008 10.35.35
[Basilicata]
Con il solo voto contrario di Italia dei Valori, la giunta per le autorizzazioni della Camera ha respinto la richiesta di arresto per Salvatore Margiotta, l’esponente del Pd coinvolto nell’inchiesta Total a Potenza.

e copincollo ancora:

ROMA, 11.42

Camera: no ad arresti per Margiotta (Pd)
18/12/2008 11.42.00
[Italia/mondo]

(ANSA) – ROMA, 18 DIC – La Giunta delle autorizzazioni della Camera ha respinto la richiesta di arresti domiciliari per Salvatore Margiotta.Gli arresti del deputato Pd erano stata richiesti dalla procura della Repubblica di Potenza, nell’ambito dell’inchiesta sulle tangenti sugli appalti per estrazione del petrolio in Basilicata.Hanno detto no all’autorizzazione all’arresto tutti i gruppi tranne l’Idv. Tocchera’ ora all’Aula decidere con un voto se confermare o meno la proposta della Giunta.

 

come detto nel comunicato stampa, non sta a noi giudicare chi giudica, nè sta a noi interferire con le decisioni della giunta per le autorizzazioni a procedere della camera o con l’aula parlamentare stessa nell’autonomia delle sue decisioni in merito, decisioni appunto autonome ed assunte in ottemperanza a quanto è la stessa costituzione italiana a recitare in tema di prerogative del parlamento

sappiamo tutti quanto la giunta per le autorizzazioni a procedere nel dettato originario del percorso costituente avesse a che fare con un paese appena uscito da una ventennale dittatura che aveva cancellato ogni forma di democrazia e riconosciamo il valore di tutela democratica che l’istituto dell’immunità parlamentare ha ed ha avuto contro ogni possibile deriva totalitaria che si dovesse servire dei poteri inquirenti e giudicanti contro l’autonomia della stessa politica (sarà per questo che certe idee di riforma della giustizia ci spaventano assai, a meno non servano proprio per assicurare ben altre “autonomie”!)

d’altronde ben sappiamo che, oltre qualche decisione tardiva che ha permesso ad indagati di ogni colore di fuggirsene nel frattempo all’estero, molto di rado la giunta ha concesso autorizzazioni a procedere anche in presenza di reati che ben poco avevano a che fare con l’autonomia della politica e la salvaguardia della democrazia, anzi praticamente quasi mai, preferendo nel caso di simile richieste aspettare la fine naturale del mandato parlamentare dell’inquisito, piuttosto che pronunciarsi in merito o magari aspettare che la “politica” colmasse “pieni legislativi” con “vuoti ad personam” ed il caso di cesare previti è davvero emblematico in tal senso

ma qui il problema è un altro e l’autonomia della politica c’entra ben poco…bene ha fatto la giunta a negare l’autorizzazione ove, a suo giudizio, non avesse riscontrato elementi a carico della richiesta del pm, rimettendo comunque all’aula parlamentare il giudizio, ma mi chiedo nella mia ingenuità “se il deputato margiotta è davvero innocente come sostiene (e ripetiamo fino alla noia che solo dopo i tre gradi di giudizio ci sentiamo di definire qualcuno colpevole), se gli elementi di prova addotti da woodcock sono carenti relativamente alla posizione del margiotta, se ed ancora se, perchè lo stesso margiotta non rinuncia all’immunità parlamentare ed affronta serenamente le indagini, di cui gli arresti domiciliari sono una conseguenza a cui esistono molti mezzi di tutela pienamente percorribili (tribunale della libertà o appello al giudice del riesame tanto per citarne un paio) e che comunque ci paiono molto più confortevoli di una di quelle celle dove i normali cittadini a volte vengono sbattuti per minori sospetti?”

non ci si può appellare al fumus persecutionis, a cui tanto spesso il capo del governo si aggrappa per giustificare codici interi ad personam, se si crede alla giustizia ed al suo percorso, per defilarsi con il comodo strumento dell’immunità parlamentare da un giudizio che certo diviene anche politico, ma solo e soltanto nella libera formazione della opinione pubblica, opinione pubblica a cui il deputato margiotta deve ora spiegazioni “politiche” appunto, essendo le spiegazioni che deve al pm solo di carattere giudiziario e quelle che deve eventualmente alla sua coscienza solo di carattere personale, quindi strettamente connesse alla caratura morale della personalità individuale

attendiamo con serenità l’evolversi della situazione, mentre tutto intorno segni gravi di inquinamento della morale politica si moltiplicano e si estendono in un malcostume che da patologico al sistema sta tristemente diventando una fisiologia accertata dello stesso 

ovvio però che in presenza di un collasso bipartizan della morale politica, la casta pensi prima di tutto alla sua difesa ad oltranza!!!…meditiamo gente, meditiamo…