succede anche questo…

succede anche che…

(ANSA) – SAN CESARIO DI LECCE (LECCE), 7 FEB – E’ stato risolto il problema della sepoltura dell’uomo di san Cesario di Lecce gravemente obeso (pesava 350 kg), morto per arresto cardiaco mentre aspettava, assistito dalla famiglia e dai sanitari dell’Asl, l’arrivo della gru che lo portasse fuori dall’abitazione. Il Comune costruirà un maxi loculo nella cappella di una confraternita. L’uomo, che abitava al primo piano, non poteva essere trasferito in barella perchè quella in dotazione al 118 è tarata per 300 kg.

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ovviamente, non avendo questo post alcun carattere ironico, tutte le condoglianze alla famiglia per la perdita del loro caro, ma in casi simili, quando cioè si ha a che fare con condizioni particolari (in questo caso le dimensioni dell’uomo), ma non del tutto inusuali in un paese dove aumenta il numero degli obesi, e naturalmente sia nota la condizione particolare dell’assistito, non si potrebbe studiare preventivamente un piano d’intervento che tenga già conto di simili eventualità in sede di preliminari di pronto intervento?…

dico, ma è possibile che una persona debba morire anche perché attenda l’arrivo di una gru in soccorso (cosa che ovviamente pone problemi notevoli sia in termini di tempi di percorrenza, sia di logistica associata) e perché la barella sia tarata a 300 kg?…forse un caso del genere, che a quanto mi è dato conoscere non è il primo, né probabilmente sarà l’ultimo, non sarebbe motivo perché nei piani di pronto intervento si stabilisca una sorta di data base di queste patologie in grado di far scattare un intervento mirato?