rivelazioni…

Forza Italia attacca Napolitano ‘Ora chiarisca’

Bufera dopo le rivelazioni di Alan Friedman – Monti: ‘Contatti non vanno considerati anomalia’

10 febbraio, 15:05

E’ bufera dopo le rivelazioni di Alan Friedman sul ruolo giocato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella crisi del governo Berlusconi.

Le rivelazioni destano “forti dubbi sul modo di intendere l’altissima funzione di Presidente della Repubblica da parte di Napolitano”. Così i capigruppo di FI di Camera e Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani, che chiedono “urgenti chiarimenti e convincenti spiegazioni”.  A destare scalpore è un passaggio del libro del giornalista, ‘Ammazziamo il gattopardo’, riportato dal Corriere della Sera. “Io posso testimoniare – dice nell’estratto Carlo De Benedetti – che Mario Monti è stato mio ospite ad agosto 2011 a St. Moritz e abbiamo parlato del fatto se a lui sarebbe convenuto accettare la proposta… e qual era il momento per farlo. Questo è successo ad agosto”. 

Seguono dichiarazioni contrariate. “Dalle testimonianze fornite da Alan Friedman emerge in maniera direi inquietante che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, andando ben al di là delle sue prerogative costituzionali, non fu arbitro imparziale ma giocatore attivo per far cadere il governo Berlusconi democraticamente eletto e sostituirlo con uno ‘tecnico’ guidato da Mario Monti”, afferma ad esempio Licia Ronzulli, portavoce della delegazione di Forza Italia al Parlamento europeo.  Il senatore Augusto Minzolini, dal canto suo, apre poi al Movimento 5 Stelle offrendo ai pentastellati una ‘sponda’ sul cosiddetto impeachment.

A confermare la ricostruzione di Friedman è d’altra parte lo stesso Mario Monti. “Nell’estate del 2011 – dichiara – ho avuto dal presidente della Repubblica dei segnali: mi aveva fatto capire che che in caso di necessità dovevo essere disponibile”. L’ex premier però difende l’operato del Colle. “E’ assurdo che che venga considerato anomalo che un presidente della Repubblica si assicuri di capire se ci sia un’alternativa se si dovesse porre un problema”.

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destano scalpore dunque questa rivelazioni che però tutto sommato da shock proprio non paiono, essendosi in quel periodo palesata l’assurdità della continuazione di una premiership che aveva toccato livelli insostenibili di impotenza a fronteggiare l’ordinario (qualcuno negava che vi fosse la crisi, affermando che i ristoranti erano tutti pieni, o che lo spread tra btp e bund tedeschi fosse un problema), sonnolenza (chi non ricorda i numerosi sonnellini dell’allora presidente del consiglio, oggi fortunatamente solo sig. berluskoni), senso del ridicolo che avvolgeva il paese sia sulla stampa estera che nelle considerazione dei governi europei e non solo (pensate solo al bunga-bunga ed al suo risalto mediatico in tutto il mondo), e via discorrendo tutte le considerazioni che pure qualsiasi italiano che non fosse un fan o un servo di quest’uomo, normalmente faceva ogni giorno…

considerazioni che ovviamente avrebbero, a detta delle dichiarazioni contenute nel libro e che paiono doversi confermare nelle parole del principale protagonista, mario monti, spinto il presidente napolitano ad interrogarsi non tanto sull’opportunità di lasciar continuare il lavoro (?) al governo in carica, quanto su chi potesse essere la persona adatta a sostituirlo…

la storia ci ha poi insegnato quanto quella scelta è poi stata nefasta o comunque ulteriormente deviante un percorso che avrebbe normalmente dovuto far ricorrere alle elezioni, che molti però si affannavano a dire sarebbero state il collasso per il paese (personalmente non ne sono mai stato convinto, anzi, avrebbero non solo consentito un ricambio con la probabile vittoria del pd alle stesse, ma forse impedito che il 5 stelle si affacciasse con quei numeri che ottenne poi nel febbraio 2013 e che di fatto hanno bloccato il parlamento, costringendo alla semi-continuazione dell’assetto di maggioranza a sostegno poi del governo letta, almeno fino all’espulsione dal senato del cavaliere)…

ma questa appunto ormai è storia e non aiuta, se non nella volontà di non ripetere errori già fatti, alla risoluzione dei problemi del presente…certo aggiunge però un altro tassello polemico, molto polemico, che diviene subito strumentale, nelle affermazioni dei berluskones,  alla lotta politica in corso in termini di margini operativi aggiuntivi a quanto non gli sia già stato concesso dall’operazione renzi…