l’articolo del corriere e la messa in stato di accusa…

(ANSA) – ROMA, 10 FEB – “Se domani si dovesse arrivare al voto sulla manifesta infondatezza” della richiesta di messa in stato d’accusa del capo dello Stato “noi voteremo no”. Lo dice il senatore FI e componente del comitato ‘impeachment’ Lucio Malan che aggiunge: “Questa sarebbe una grave forzatura. Noi abbiamo chiesto più tempo perché sarebbe oltremodo sospetto chiudere tutto domani”.

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questa la notizia cruda, ma proviamo a spiegare cosa accadrebbe in caso appunto che quel no annunciato da malan diventi poi no nel voto del comitato…

il cosiddetto comitato dell’impeachment – ma non sarebbe il caso di smetterla con questa forzata similitudine tra due istituti diversi ed appartenenti ad ordinamenti diversi?…

quindi per essere corretti usiamo la dizione “messa in stato di accusa del presidente della repubblica” che viene analizzato prima da un comitato per valutarne l’ammissibilità formale, quindi la sostanziale aderenza della procedura di messa in stato di accusa ai soli casi in cui ciò è consentito e che sono, secondo il dettato dell’art. 90 della costituzione, che riporto letteralmente

Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell’esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione.

In tali casi è messo in stato di accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri.”

quindi esclusivamente o alto tradimento o attentato alla costituzione sono i casi previsti per la messa in stato di accusa ed il compito del comitato è appunto valutare l’aderenza di quanto sottoposto alla sua attenzione alle fattispecie previste dalla carta costituzionale…nello specifico valutare se la richiesta presentata dai grillini sia così aderente o meno a quanto previsto per l’avvio della procedura…

per metterne ancor più facile la comprensione se domani, come riportato dal lancio, f.i. vota no, vuol dire che si oppone al rigetto della richiesta ed è a favore dell’iter della stessa nelle competenti commissioni e quindi in aula per il voto finale…

ed è chiaro che un articolo che esce – guarda caso – alla vigilia del voto e che fa inalberare appunto f.i., se il suo scopo fosse stato la fibrillazione prima di quel voto, bene quello scopo lo avrebbe già raggiunto, anche considerando i personaggi coinvolti, da mario monti ad alan friedmann, passando per carlo de benedetti…

il vero problema in questo paese è capire appunto quale sia lo scopo, ma soprattutto cui prodest?…e qualche idea in merito pur l’avrei…