quanta brace è rimasta sotto la cenere?…

sto per dirigermi in consiglio per la discussione sulla relazione del presidente Pittella, relazione che, per chi non avesse avuto modo o tempo di leggerla, accludo in versione integrale al sottostante link…

www.basilicatanet.it/basilicatanet/files/docs/DOCUMENT_FILE_2975896.docx

come avrete notato ho evitato di commentare la stessa lunga relazione che ho ben approfondito nel suo svolgimento e nei suoi punti di dettaglio (che ovviamente vanno intesi come genericamente di dettaglio, trattandosi appunto di una relazione e non di un programma vero e proprio) un po’ per sottrarre argomenti, come ieri dicevo in un post, a chi troppo spesso li ha usati strumentalmente, un po’ perché è stamane, nel mentre si dipana la discussione, che voglio ulteriormente chiarirmi le idee su questo documento che certo è ambizioso e coeso nelle sue formulazioni e che in parte risente di molti influssi che i programmi di chi partecipò alle primarie (quindi anche il sottoscritto che ha avuto modo di dare il programma direttamente al presidente perché ne prendesse liberamente spunto), ma che in alcuni passaggi forse andrebbe meglio definito nelle sue intenzioni (naturalmente saranno solo poi gli atti concreti di competenza della giunta e del consiglio a chiarire del tutto l’animus programmatico)…

così chiarite del tutto le idee, sarò in grado di penetrare nella materia programmatica nel modo consueto, quindi nell’analisi generale e nei dettagli alla ricerca non solo del fil rouge che lega o dovrebbe legare un punto ad un altro, ma dell’impianto logico che tiene l’intero documento…

vorrete così scusarmi dell’ulteriore rinvio dell’analisi promessa…mi reco così in regione per seguire il dibattito, perché lo streaming non rende del tutto il colore e il tono che si leggono invece quando, dal vivo, percepisci particolari e sfumature anche gestuali che raccontano a volte molto più delle parole stesse e che indicano, o potrebbero indicare strade completamente differenti da quelle tracciate negli interventi dei consiglieri…

e così dal momento che il consiglio è fatto “anche” di consiglieri del tutto “nuovi”, utile sarà ascoltarli e comprendere, dopo i fuochi delle elezioni, quanta brace è rimasta sotto la cenere, perché su quella brace (perdonatemi il paragone forse irrispettoso) dovremo tutti noi arrostire e rendere così commestibile una pietanza, la democrazia, che necessita poi dei fatti concreti perché nutra davvero un popolo, quello lucano…