vicini alla guerra civile?…

ansa – Si rinfiamma la protesta in Ucraina e le strade del centro di Kiev tornano a macchiarsi di sangue. Sono 25 le persone che hanno perso la vita negli scontri tra polizia e manifestanti scoppiati a Kiev nella mattina di ieri, secondo il bilancio ufficiale del governo ucraino, secondo il quale ci sono 241 feriti ricoverati in ospedale, tra cui 79 poliziotti e 5 giornalisti…..

L’opposizione ha “oltrepassato i limiti” sperando di arrivare al potere grazie alla strada, e i responsabili saranno giudicati” ha detto il presidente ucraino Viktor Ianukovich. “I leader dell’ opposizione non hanno considerato il principio democratico secondo cui si ottiene il potere con le elezioni e non nella strada – ha detto Ianukovich in un messaggio alla nazione pronunciato mentre l’ assalto ai manifestanti in piazza era ancora in corso -. Hanno passato i limiti chiamando la gente a prendere le armi.

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la situazione credo stia sfuggendo di mano a tutti e se pure condivido le parole del presidente in merito alla via delle elezioni per “arrivare al potere”, va comunque riconosciuto che il suo atteggiamento filo-russo è stato comunque imposto ad un paese che andava ascoltato comunque di più, pur se evidenti appaiono i termini di una contesa che ormai è andata molto oltre la logica strategica di scegliere l’occidente, con il percorso di adesione alla u.e., come pare chiedere la piazza o chi la sovra-determina, o la russia, con cui i legami sono ovviamente stretti non solo storicamente, ma demograficamente, essendo buona parte della popolazione ucraina di origine russa, come invece con ragioni molto controverse, il presidente ianukovich…

la questione però si basa essenzialmente sul gas proveniente dalla russia e sugli introiti derivanti dall’utilizzo per il trasporto in occidente del gas che attraversano il territorio ucraino, questione sulla quale ovviamente si basano rivendicazioni stratificate che partono dalla detenzione di julia timoschenko, accusata di corruzione, che per i suoi sostenitori è vittima di una congiura dello stesso ianukovich e dei servizi russi, e continuano attraverso gruppi nazionalisti e genericamente filo-occidentali i cui obiettivi, nel calderone ben poco democratico delle ex repubbliche sovietiche, appaiono fin troppo spesso obiettivi di filiera di qualcuno desideroso di potere personale che sfrutta il sentimento popolare di una maggiore auto-determinazione di un paese troppo vicino alla russia imperiale e violenta di putin per potersene affrancare senza un bagno di sangue…

e mi chiedo se non sia il caso che qualche paese della u.e. le cui mire egemoniche già in passato in qualche modo sono state origine di un’altra guerra civile, quella devastante della ex jugoslavia (parlo ovviamente della germania), faccia qualche passo indietro e consideri chela crescita del proprio sistema economico non deve pagarla con il sangue un altro popolo…analogo discorso, seppur diverso, vale ovviamente per gli usa di cui è sin troppo chiaro il tentativo di destabilizzazione del percorso neo-imperiale della russia di putin che si riaffaccia alla scena internazionale delle grandi potenze, a cominciare dal ribadire forme di sovranità sui propri vicini ed ex componenti dell’arcipelago urss…