avvisi di garanzia che pesano…e come pesano…

ripropongo un articolo del quotidiano a firma di leo amato…

Blitz dell’Antimafia al Centro Oli di Viggiano
Undici indagati per traffico illecito di rifiuti

Sotto le lente del Noe la gestione dei liquidi smaltiti a Tecnoparco. Prelevati dei campioni che ora verranno analizzati. Avvisi di garanzia al responsabile Eni Divisione Sud Ruggero Gheller, ai vertici di Tecnoparco, Michele e Fausto Somma, al direttore dello stabilimento, Nicola Savino, all’imprenditore Castellano, al presidente del Consorzio industriale di Matera, Gaetano Santarsia e all’ex amministratore delegato  di Sorgenia (Gruppo De Benedetti) Massimo Orlandi

di leo amato 

POTENZA – Per almeno tre anni e mezzo Eni avrebbe smaltito in maniera illegale i rifiuti prodotti dal Centro oli di Viggiano, in combutta con alcuni imprenditori locali, tra cui il presidente di Confindustria Basilicata, uno dei “signori” della monnezza lucana, e il vertice di Sorgenia, la società energetica del gruppo De Benedetti.

E’ il sospetto degli inquirenti dell’Antimafia potentina, Laura Triassi e Francesco Basentini, che ieri mattina hanno fatto “irruzione” nell’impianto della compagnia del cane a sei zampe nel capoluogo petrolifero della Val d’Agri.

In contemporanea è spettato ai militari del Noe dei carabinieri notificare in Italia e all’estero 11 avvisi di garanzia nelle mani di altrettanti indagati per traffico illecito di rifiuti.

Tra di loro c’è anche il responsabile del distretto meridionale dell’Eni, Ruggero Gheller, assieme ai vertici di Tecnoparco Valbasento, una società misto pubblico-privato nata per offrire servizi alle imprese dell’area di Pisticci (dall’altra parte della Regione), e diventata terminale di gran parte dei rifiuti prodotti dalle estrazioni di petrolio in Basilicata.

Si tratta dei potentini Faustino e Michele Somma, padre e figlio, che è anche presidente degli industriali lucani. Poi ci sono il direttore Nicola Savino, e alcuni dei nomi che ritornano più spesso nelle società del loro gruppo, come Giulio Spagnoli e Nicola Savino, con un noto costruttore  materano, Giovanni Castellano, titolare di un’impianto per lo smaltimento di fanghi industriali a Guardia Perticara, e già arrestato a dicembre dell’anno scorso nell’ambito di un’altra inchiesta dell’antimafia lucana sulla gestione dei rifiuti urbani del bacino “Potenza centro”. Quindi Gaetano Santarsia, commissario del consorzio per lo sviluppo industriale di Matera, presente in Tecnoparco con la quota di maggioranza relativa, e l’ex amministratore delegato di Sorgenia Massimo Orlandi, dimissionario soltanto da luglio dell’anno scorso

leggi il resto dell’articolo al link

http://www.ilquotidianodellabasilicata.it/news/cronache/722821/Blitz-dell-Antimafia-al-Centro-Oli.html

ndr. trattasi nel caso di michele e fausto somma, rispettivamente di mio cugino e suo padre, quindi mio zio, persone che con il sottoscritto nulla hanno a che vedere al di là del grado di parentela…il mio auspicio è il più rapido accertamento dei fatti!!!