i programmi che costano…si fa “a buffo”?…

(ANSA) – ROMA, 24 FEB – Il programma economico di Renzi potrebbe costare oltre 100 miliardi. La cifra arriva dalla Confartigianato. “Pagare il debito residuo della P.A – osserva Giorgio Merletti – nel 2014 vale 70 miliardi. E una riduzione del cuneo fiscale a 2 cifre significa circa 34-35 miliardi“. Per Giuliano Cazzola, esperto di previdenza, i debiti P.A residui ammontano a 45 miliardi ai quali vanno aggiunti 30 per l’aumento di durata dell’Aspi e 27-30 per il taglio di 10 punti del cuneo.

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bene, si potrebbe obiettare che tutti i sogni costano e quel costo, pur alto è importante per camminare verso una meta che pur non raggiunta o raggiungibile ti ha fatto appunto camminare…ed il paese ha sicuramente bisogno di camminare!!!…ora renzi non ha fatto alcun discorso programmatico, ma ha indicato una serie di priorità di cui non si comprende quale sia la prima e forte è il dubbio sulla consistenza delle “cambiali” che lo stesso renzi potrebbe essere costretto a saldare subito…ma restiamo ai suoi sogni ed a quelli che tenta di propinare, a mio avviso anche in buona fede, agli italiani…

rimane il problema dei costi…dove si vanno a prendere quei soldi che, come avete avuto modo di ascoltare, renzi pare vorrebbe recuperare sia dalla spending review, sia probabilmente dalla sempiterna lotta all’evasione fiscale, forse anche dall’improponibile, ancorché già escluso dai suoi alleati di governo, aumento della tassazione sui bot (oltre una certa soglia di imposte nessuno li acquisterebbe più), forse dalla lotta e dalla confisca dei patrimoni mafiosi, forse dalla vendita delle aziende di stato e dal patrimonio immobiliare privato, ma in modo particolare renzi dice esplicitamente di volerli recuperare da un diverso utilizzo della casa depositi e prestiti, dal forziere cioè dove confluiscono per cassa i risparmi postali degli italiani, rimanendo per competenza degli stessi risparmiatori ed assicurati nei movimenti reali da una certa fluidità di cassa che un prelievo esagerato potrebbe esaurire od assottigliare a tal punto da rendere difficili le operazioni normali dei cittadini sul proprio risparmio…

vedremo, la cosa non mi convince affatto nella sua reale fattibilità, non solo sull’utilizzo dei fondi, ma sulle troppe contemporaneità sulle quali si vuol intervenire…ma una cosa è certa ed ormai osservabile da chiunque…i libri dei sogni, qualunque essi siano, costano ed “a buffo” non possiamo permetterceli, a meno di non voler far subito cassa delle speranze residue e tentare la sorte…ma questa non è politica, questa è una lotteria…che si può vincere, ma anche perdere!!!…