salvi i fondi delle sin val basento e tito

Sin; Berlinguer: salvi i fondi ministeriali per le bonifiche

25/02/2014 19:30La conferma pochi minuti fa dopo una serrata interlocuzione con i Ministeri e i soggetti attuatori. L’assessore all’Ambiente: “Ora basta con gli indugi, si marci a tappe forzate”

L’incontro nella Sala Bramea del Dipartimento Ambiente

AGR  Sono salvi i 46 milioni di euro stanziati per le bonifiche dei Siti di interesse nazionale di Tito e della Valbasento.
Lo comunica l’assessore regionale all’Ambiente e Territorio, Aldo Berlinguer, che ha condotto negli scorsi giorni un confronto serrato con il Ministero dell’Ambiente e con quello dello Sviluppo economico per non perdere i fondi destinati i siti lucani.
“Fondi salvi – ha detto l’assessore – a patto che tutti i soggetti coinvolti facciano il loro dovere, rispettando un crono-programma di lavori attendibile e completo, ancorché più lungo della scadenza finora fissata al 30 giugno 2014”.
La conferma del recupero del finanziamento è giunta al termine dei lavori del tavolo che si è tenuto al Dipartimento Ambiente della Regione, a cui hanno partecipato tutti i soggetti interessati dal progetto di bonifica previsto dall’Accordo di programma quadro siglato dalla Regione Basilicata e dai due Ministeri a giugno del 2013.
Durante l’incontro è stato definito e condiviso un documento di lavoro che assegna compiti specifici e tempi tassativi a ciascun soggetto coinvolto. Un programma che ora, alla luce dell’importante risultato ottenuto con i Ministeri, appare ancora più determinante. Entro dieci giorni la Regione comunicherà al Mise quanto necessario per poter proseguire con lo svolgimento dei lavori. Ciascun soggetto istituzionale dovrà comunicare i dati necessari all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) cui è stata affidata la progettualità degli interventi di bonifica. Giovedì 27 e venerdì 28 febbraio i funzionari dell’Ispra incontreranno i tecnici dell’Arpab per raccogliere i dati e proseguire nelle attività in sinergia e con la massima collaborazione.
“Siamo riusciti ad ottenere finanziamenti e proroghe – ha detto Berlinguer – ora ciascuno faccia la sua parte con ancora maggiore responsabilità e senso del dovere. E’ necessario procedere con celerità verso il raggiungimento di quello che è l’obiettivo comune: bonificare i siti e riconsegnare quei suoli agli usi legittimi. Questa è l’ultima chance che abbiamo per tutelare la qualità dell’ambiente, salvaguardare la salute dei cittadini e offrire un’occasione di rilancio ai siti industriali interessati. Basta con gli indugi – ha concluso l’assessore – si marci a tappe forzate”.

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questo il lancio che raccolgo e pubblico senza elegie, ma nell’intento appunto di stimolare tutti i soggetti coinvolti a darsi da fare per sistemare questa faccenda che è prima di tutto una faccenda di ripristino ambientale di due zone devastate dalla chimica pesante a partire dagli anni 60, la val basento e tito scalo appunto, poi in seconda battuta una questione di appalti, lavoro, etc. etc, su cui vogliamo sperare non operi alcuna voracità che in genere è stimolata dall’apparire di denari…

e lo faccio non solo per spirito di servizio rispetto ad un tema per cui mi sono speso molto negli anni passati ed ancora oggi, ma anche perché ieri pomeriggio, durante i lavori del consiglio regionale che seguo ormai da anni con assiduità, ho incontrato il sindaco di pisticci inviperito e scuro in volto che mi ha raccontato che tutto stava per svanire nell’ormai solito ritardo con cui in questa regione si mettono in cantiere progetti di cui da tempo si conosce l’urgenza di provvedere alle progettazioni ed agli appalti (vedi il distretto g nell’alto-bradano), nel rischio concreto di perdere quei finanziamenti e la bonifica stessa delle aree…

il lancio dell’assessore è seguente all’incontro con il sindaco, quindi ho ragione di dire che quei suoi timori siano stati in parte fugati da questo intervento in extremis che ha permesso di salvare quei denari, ma ora è tempo per tutti di muoversi senza polemiche (possibilmente senza interessi nell’assegnazione degli appalti, il vecchio vizio della nostra politica) e fare “le persone serie”, attivandosi in prima persona e denunciando senza riserve ogni ostacolo esterno alla propria sfera azione che vogliamo e dobbiamo supporre senza riserve di alcun genere…

quelle bonifiche, ancorché parziali vista l’entità ancora non del tutto conosciuta di molti danni operati in periodi in cui i controlli ambientali neppure esistevano e che così potrebbero non essere stati neppure censiti, devono essere avviate al più presto, qualunque poi sia la destinazione finale dei territori interessati (nel programma di pittella infatti si parla di chimica verde nella val basento, chimica che potrebbe essere altrettanto dannosa di quella tradizionale se non si avviano da subito chiarimenti sulla qualità ed invasività degli stessi interventi…dopotutto la parola verde molto spesso rischia di divenire una sorta di foglia di fico), perché non è possibile continuare a vivere con queste due bombe ecologiche e sanitarie nel cuore della regione…

e magari, come avrò probabilmente modo di comunicare all’assessore berlinguer, che so leggere ogni tanto questo blog, il lavoro su questa importante operazione sarebbe anche una buona occasione per capire quanto un intervento di qualche anno fa degli allora presidente della regione ed assessore all’ambiente, rispettivamente de filippo e santochirico, un’azione volta a  chiedere al ministero la riduzione della zona soggetta a bonifica in val basento (in curiosa coincidenza con le richieste territoriali della geogastock), abbiano potuto inficiare la perimetrazione definitiva dell’area e così la bonifica per intero della stessa…e per la zona di tito scalo, magari comprendere definitivamente che fine abbiano fatto i denari spesi finora!!!