fate presto o pompei muore per sempre…

Pompei, due crolli nelle ultime ore

Franceschini convoca per martedì una riunione al ministero

(ANSA) – POMPEI (NAPOLI), 2 MAR – Due crolli si sono verificati tra la serata di ieri e questa mattina negli Scavi di Pompei (Napoli). I cedimenti hanno riguardato il Tempio di Venere e un muro di una tomba della necropoli di Porta Nocera. I crolli sono avvenuti forse a causa delle forti piogge delle ultime ore. Il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini ha convocato d’urgenza per martedì mattina una riunione operativa su Pompei.

Alla riunione, che si terrà martedì 4 marzo alle ore 10.30 presso il Mibact – informa una nota – parteciperanno: il soprintendente incaricato prof. Massimo Osanna, il direttore generale delle antichità, il dott. Luigi Malnati, il direttore generale del Grande Progetto Pompei, gen. Giovanni Nistri. Già questa mattina Nistri, con cui il ministro aveva già avuto un primo incontro giovedì scorso, e Malnati, sono stati contattati da Franceschini per avere un report completo sulle ragioni dei crolli avvenuti nel sito archeologico nella serata di ieri e nella mattinata di oggi.

Il primo crollo si è verificato nella serata di ieri nel Tempio di Venere con la caduta di alcune pietre dalla spalletta del quarto arcone sottostante la struttura antica. La muratura, interessata da alcune lesioni, era già stata puntellata. L’area è interdetta al pubblico. Più importante il crollo verificatosi nella prima mattinata di oggi e che avrebbe potuto anche avere risvolti pericolosi per i visitatori. A venire giù, infatti, è stato il muro di una tomba della necropoli di Porta Nocera, prospiciente l’antica strada. Il muro, alto circa 1,70, che è venuto giù per circa 3,50 metri, serviva da contenimento del terreno in cui erano state poste le sepolture ed era pertanto costruito contro-terra. ”Si è provveduto a chiudere tutti gli accessi alla necropoli – assicura la Sovrintendenza speciale di Pompei – che rimarrà chiusa al pubblico fino al completamento delle verifiche del caso e al ripristino del muretto”. Ad accorgersi del danno è stato il custode di turno lungo la via delle tombe, che ha lanciato l’allarme immediato. Sul posto sono giunti i tecnici della soprintendenza, coordinati dalla direttrice degli scavi Grete Stefani, per fare un punto sull’entità dei danni.

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ancora crolli dunque, mentre i soldi finalmente ci sono (75 milioni che provengono dalla ue più fondi dello stato) e pur non essendo probabilmente bastevoli ad una operazione di bonifica e messa in sicurezza completa, hanno un’abbondanza finora mai vista…

ma il punto è politico, dopo i disastri delle passate gestioni dell’era berluskoniana della vergogna, quando con i denari per la cura del sito si organizzavano banchetti ed il taglio di potatura di un solo pino costava circa 1000 euro, ora occorre che la volontà più volte espressa anche dal precedente ministro bray (e che vorrei non dover rimpiangere amaramente) di fare prestissimo ed avviare tutti i cantieri in tempi brevissimi per porre fine a questa agonia di un sito archeologico che non ha pari nel mondo e che altrove ben avrebbero saputo valorizzare, mentre noi riusciamo a farlo dissolvere…

e speriamo che dopo la nomina operata durante il governo letta di giovanni nistri, a direttore del grande progetto pompei, e di fabrizio magano, a vicedirettore, e naturalmente del “nostro” massimo osanna, già sovrintendente in basilicata, nessun altro ostacolo, locale e nazionale, si frapponga oltremodo e l’intervento si faccia anche sulla qualità dei lavoratori impegnati e degli appalti assegnati…