comunicato stampa del comitato

e tanto per caricare la dose su quanto riportato all’articolo precedente, ecco il testo del comunicato stampa appena inviato:

Comunicato stampa del comitato No Oil Lucania 

In riferimento ad una iniziativa del PRC sul tema petrolio ed in riferimento ad una proposta di legge regionale in materia, iniziativa che nei prossimi giorni prevede la sola presenza di un manifesto nei comuni lucani, il Comitato No Oil Lucania precisa che detta iniziativa non è in alcun modo iniziativa del Comitato No Oil Lucania o ad esso riferibile.

La legge a cui il PRC fa riferimento è una proposta di legge presentata dalla consigliera Simonetti che giudichiamo, avendola anche in precedenza commentata sul nostro blog www.comitatonooilpotenza.com, come una proposta elaborata in modo dubbio da un punto di vista dell’impianto normativo, citandosi contraddittoriamente direttive europee ed atti di recepimento normativo conosciuti quali “Seveso  e “Seveso 2, in particolare senza aver forse compreso che proprio quest’ultima esclude esplicitamente dall’elenco dei plessi industriali oggetto delle limitazioni della norma stessa proprio gli impianti di estrazione di idrocarburi.

Proposta di legge oltremodo assai carente da un punto di vista strettamente giuridico-politico, non comprendendosi affatto dalla lettura della stessa proposta come una ipotetica limitazione delle estrazioni future per effetto di una legge regionale possa avvenire senza una preventiva limitazione di quelle attualmente in essere, non avendo la regione modo di influire sulla sostanza delle decisioni univoche di concessione ex legis di permessi ed istanze da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso gli uffici territoriali dell’UNMIG, se non attraverso la preventiva sollevazione di un conflitto di merito presso la Corte Costituzionale in rapporto alle norme contenute nella riforma del titolo V della Costituzione in tema di concorrenza di norme tra Stato e Regione riguardo ai temi di energia ed ambiente e le normative attuali in materia, prima fra tutte il dl 625/96.

Riteniamo fuorviante dal tema di un maggiore controllo delle risorse e delle conseguenze ambientali, economiche, sanitarie, vocazionali che la situazione estrazioni pone in questa regione, una simile proposta di legge debole e strumentalmente volta solo al recupero di consensi persi e non mai a quella seria ed inequivoca volontà di dotare questa regione di strumenti legislativi atti sia a coprire il vuoto normativo locale in cui finora hanno agito le compagnie multinazionali, nel quadro di una normativa nazionale del settore, tutta ancora da venire, volta alla tutela dei diritti delle popolazioni, sia a stabilire la prevalenza sulla base dei principi di sussidiarietà del diritto locale alla gestione delle risorse sul diritto nazionale alla concessione a terzi del proprio utilizzo.

Miko Somma, portavoce.