le annessioni di fatto e di diritto…

Parlamento Crimea vota adesione a Russia

Formalizzata convocazione referendum su status regione, 16 marzo

(ANSA) – MOSCA, 6 MAR – Il parlamento della Crimea ha votato in favore dell’adesione della regione alla Russia, come soggetto della Federazione Russa. Il parlamento della Crimea – dominato da filorussi – ha votato all’unanimità l’adesione, formalizzando al contempo la convocazione del referendum che dovrà confermare o meno la decisione. Il referendum, fissato al 16 marzo, proporrà un’alternativa ai cittadini: tornare alla costituzione del 1992 o aderire alla Federazione Russa. Putin è stato informato sulla risoluzione.

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ecco il vero punto di svolta della spinosa faccenda che si è consumata prima in ucraina, a kiev, con i morti di piazza maidan (ed in una telefonata il cui audio sta circolando tra il primo ministro estone e la Ashton, responsabile estero della ue si parla di cecchini che sparavano su entrambi gli schieramenti), con la “cacciata” di yanukovich, l’insediamento di un governo del partito arancione e la contestuale liberazione della sua leader, julia timoschenko che pensa subito di candidarsi alla presidenza e chiede l’adesione alla nato, e poi subito dopo in ucraina con la strana “secessione” che guarda caso coincide con una legge della duma russa che autorizza, dopo la tenuta di non meglio precisati referendum, l’annessione di territori…

ora il punto non è certo l’integrità territoriale dell’ucraina, paese che di fatto neppure esisterebbe come entità etnica (che brutta parola), non essendoci di fatto differenze sostanziali linguistiche e culturali tra russi ed ucraini, o territoriale, ma è la pratica dell’annessione in quanto tale che ritorna alla ribalta dopo qualche decennio in cui non era stata più praticata se non di fatto ed in zone meno strategiche, pratica che qualcuno ricorderà fu oggetto della prima guerra del golfo (hussein invade una entità statuale creata a tavolino negli anni 60 dagli inglesi per condizionare le esportazioni di greggio irachene, di fatto culturalmente e linguisticamente appartenente all’iraq), quando fu scatenata una vera e propria “santa crociata”…

una pratica che sarebbe, come facilmente immaginabile devastante…

ma se gli usa nell’incoraggiare l’ucraina ed i suoi governi populisti a larga penetrazione fascista se la cavano con due miliardi di aiuti, alla ue ne toccano 11 almeno per salvare l’ucraina dal default, elevandola addirittura al rango di obiettivo strategico per la stessa unione (ma non era la germania nazista che aveva individuato proprio nell’ucraina il lebensraum, lo spazio vitale, di espansione germanica?)…

situazione comunque per nulla tranquilla e fronte occidentale spaccato tra italiani e tedeschi, contrari alle sanzioni ue perché tremebondi di possibili ripercussioni sulle forniture di gas, e gli altri, inglesi e polacchi in testa, che fosse per loro avrebbero inviato i primi i loro caccia, i secondi i loro areoplanini di carta, vendicando forse così le infamità sovietiche contro la polonia durante la seconda guerra mondiale e nel periodo “satellitare”…

 e nel frattempo…

La giustizia ucraina ha emesso mandati d’arresto per il premier e per il presidente del parlamento (Rada) della Crimea, Serghii Aksionov e Vladimir Kostantivov. I due, il cui potere non è riconosciuto da Kiev, sono a capo delle istituzioni della penisola che stanno portando la Crimea tra le braccia della Russia con un referendum fissato il 16 marzo. A emettere il mandato è stato il tribunale distrettuale Shevchenko di Kiev su richiesta della procura generale. I due sono indagati in base all’articolo 109 del codice penale che prevede fino a 10 anni di reclusione per azioni volte a cambiare il regime costituzionale o a prendere il potere con la forza.