a due bracciate dal caucaso…

(ANSA) – MOSCA, 17 MAR – All’indomani del referendum per l’annessione alla Russia, il parlamento crimeano ha proclamato la Repubblica di Crimea come Stato sovrano indipendente nel quale la città di Sebastopoli ha uno status particolare.

L’autoproclamata Repubblica di Crimea si è poi rivolta “all’Onu e a tutti i Paesi del mondo con l’appello a riconoscere lo Stato indipendente creato dai popoli della Crimea”. Il parlamento della Crimea ha quindi deciso di nazionalizzare le proprietà statali ucraine situate in Crimea.

——————————————————————————————

e temo che la situazione si farà critica a breve, sfociando in atti di guerra civile più che in una guerra vera e propria, situazione questa che scatenerebbe un conflitto molto più ampio, dalle imprevedibili conseguenze internazionali. e che tutte le parti in causa hanno ovviamente interesse ad evitare come guerra guerreggiata, lasciando piuttosto il compito di “conquistare” spazi ed agibilità politiche alle ormai solite milizie che come funghi crescono in situazione del genere (chiedersi da dove vengano fuori poi gli armamenti di costoro è domanda quasi oziosa)…

milizie che, stante il loro carattere nazional-fascistico che viene e verrà tollerato dalle autorità delle parti in campo perché utile a fornire carne da cannone altrimenti difficile a procurarsi, rischiano, se possibile, di precipitare ancor di più questa tensione in una intestina e viscerale guerra pseudo-etnica dove le ragioni del contendere andranno oltre le giù assurde rivendicazioni territoriali, per sfociare nella irrazionalità delle “bande” che si nutrono di slogan assurdi ed abusi concreti…

attenzione dunque alle prossime ore, quando il governo di questa neonata repubblica chiederà l’annessione alla russia, come già più volte annunciato dal suo neo-premier, senza dimenticare che quando migliaia di militari che ragionano da militari sono sul territorio il ricorso alle armi in un clima di tensione può sfuggire persino agli ordini dei comandi e divenire un scintilla utile non solo alle parti in campo, ma a chiunque ha interesse a che la zona intera venga destabilizzata…e ricordo che siamo a due bracciate di mare dal Caucaso e dalle sue guerre irrisolte…