l’auto-evirazione…

allora, abbiamo questo sondaggio che come tutti i sondaggi fotografa uno stato umorale legato al momento in cui viene interpellato il potenziale elettore e sappiamo poi che al momento del voto, stante il divieto di pubblicarli ancora in vigore per la par condicio che tra qualche giorno li oscurerà del tutto alla pubblica opinione, le cose potrebbero cambiare ed anche di molto, esattamente come sappiamo che la prossima tornata elettorale riguarderà le europee, con un voto del tutto di opinione, e le amministrative, con un voto in buona parte svincolato da logiche nazionali, seppur nella somma dei numeri del paese, gli orientamenti vengano poi confermati…

bene sappiamo dunque delle cose e sappiamo anche che piepoli è probabilmente l’istituto demoscopico più affidabile (senza offesa per gli altri e sempre nella cautela con cui vanno presi i dati dei sondaggi, quindi anche questo), ma facciamo finta che la situazione reale sia questa, anzi immaginiamo che questi siano i risultati elettorali della prossima consultazione politica ed immaginiamo anche che l’italicum sia già legge senza alcuna modifica rispetto al testo venuto fuori dalla camera che ne ha approvato pochi giorni fa il testo ora al senato…

cosa ne verrebbe fuori?…

la legge dice che al primo turno vincerebbe la coalizione che raggiunge il 37% dei voti validi, quindi leggendo quei numeri e dando per scontato, cosa affatto vera nella pratica, che sel decida di stare in una coalizione con il pd ed altri, il gioco si risolverebbe facilmente con il csx che vince con una certa larghezza ed incassando un premio di maggioranza, che in questo caso sarebbe circa del 14-15%, avrebbe un asolida maggioranza nell’unica camera rimasta, la camera appunto, quindi dando ancora per scontato che il senato non ci sia più…e la cosa è già controversa in questo punto, essendo il percorso di abolizione del senato un “fatto costituzionale” che abbisogna di tempi, modalità e maggioranze che non sono quelle di una legge ordinaria quale lo è la legge elettorale, seppure questa presenti tratti di una valenza costituzionale implicita che le deriva dall’essere lo strumento di misura della volontà del popolo italiano, ma i percorsi e la gerarchia sono appunto diversi…allora facciamo finta che il senato non  ci sia più e procediamo con l’analisi…

l’italicum recita che in parlamento non entrano però i partiti che in coalizione non raggiungano almeno il 4,5%, quindi stando a ciò in parlamento entrerebbero solo pd, forza italia e 5 stelle, quindi le coalizioni date (e non scontate, come sappiamo) hanno il piccolo problema di non poter raggiungere la soglia del 37% che garantisce la vittoria al primo turno poiché i partiti alleati non raggiungerebbero la quota d’ingresso…

si va al secondo turno e si va con il csx composto dal solo pd ed il cdx composta dalla sola forza italia a contendersi il premio di maggioranza che a quel punto sarebbe composto soprattutto dai voti delle formazioni che non hanno raggiunto il quorum…

e le intenzioni di berluskoni e renzi, padre e figlio, quindi, sono del tutto chiare da tempo in tal senso, limitare l’accesso al parlamento alle sole forze che essi rappresentano, ben oltre i numeri corposi che comunque anche un 1% rappresenta (ricordo che più o meno questo numero percentuale rappresenta circa 400.000 elettori)…

ma dal momento che simili prospettive non le vede solo il sottoscritto, ma anche i piccoli partiti, credete, cari lettori, che questi parteciperebbero ad elezioni dove sanno già che non avrebbero possibilità?…a quel punto per i due grandi partiti poco cambia, quel che cambia è però l’ulteriore restringimento della base votante che non sentendosi rappresentata o vota turandosi il naso per pd e forza italia, pur non sentendosi pienamente rappresentata, o non votano affatto, così ingrossando il già enorme primo partito del paese, quello del non voto, così seguendosi una deriva classica della politica americana a cui poco importa di quanti siano i votanti con buona pace delle domande che pur dovrebbe far porre una alta astensione, o magari potrebbero “impazzire” e decidere di votare tutti 5 stelle…così tanto per dispetto…un po’ come il marito irato con la moglie per un tradimento che per farle dispetto e vendicarsi, si auto-evira…

e quanto sia probabile che gli italiani scelgano una strada simile, solo la palla di cristallo potrebbe dirlo…di certo però emerge l’alto tratto illiberale di questa legge elettorale assurda che nel passaggio al senato (che fortunatamente ancora c’è) deve essere profondamente modificata, se crediamo che la politica debba rappresentare il popolo e non solo la necessità di avere governabilità!!!