tutt’apposto o al lupo al lupo?…

AGR Il vice presidente della Giunta regionale e assessore alla Salute, Flavia Franconi, ha presieduto questa mattina a Potenza, presso il Dipartimento, una riunione del tavolo tecnico insediato all’inizio dello scorso mese di febbraio a seguito di prelievi che sembravano accreditare la presenza di indicatori di idrocarburi totali presso due abitazioni del Comune di Tito.
Nel corso della  riunione, alla quale sono intervenuti, tra gli altri, il direttore generale dell’Arpab Raffaele Vita, il direttore generale di Acquedotto Lucano, Gerardo Marotta, e il sindaco di Tito, Pasquale Scavone, è stato ribadito che le analisi (in numero maggiore rispetto a quanto normalmente previsto) sono costantemente effettuate tanto da Acquedotto Lucano, quanto da Arpab, che è l’organo di controllo istituzionalmente deputato, a sua volta, a trasmettere i risultati effettuati sui campioni provenienti dai vari “punti prelievo” alle Autorità Sanitarie competenti, cui spetta, nel caso, assumere i provvedimenti conseguenti. Allo stato dei fatti, riferibili alla data odierna, non risultano difformità.
Pertanto sono destituite di ogni fondamento le notizie diffuse in rete dal quotidiano on line “Basilicata 24”, circa la presenza di “sostanze cancerogene” nell’acqua potabile.  Così come sono da definire a dir poco ardite e fantasiose alcune ipotesi di inquinamento della rete idrica a causa della presenza di siti inquinati, fatte da persone che pur operando all’interno di una pubblica amministrazione parlano ad esclusivo titolo personale, come peraltro comunicato alla stessa testata giornalistica “Basilicata 24” dall’Amministrazione Provinciale di Potenza.
A tal proposito, il sindaco di Tito ha annunciato che nelle prossime ore formalizzerà, presso gli organi competenti, una querela per diffamazione a mezzo stampa oltre che per procurato allarme a seguito delle dichiarazioni  rilasciate  dalla rappresentante della associazione “Punto 0 Basilicata”.
L’ Arpa di Basilicata, dal canto suo, ha tenuto a rimarcare che i propri tecnici sono pronti a qualsiasi pubblico confronto (peraltro più volte sollecitati in passato) con gli esperti dell’associazione “Punto 0 Basilicata” o con altri soggetti privati, ed in particolar modo con i laboratori che hanno eseguito i campionamenti e le analisi annunciate in rete che mettono in dubbio la potabilità dell’acqua distribuita dalla rete idrica pubblica.
L’assessore Franconi,  nel manifestare ampia fiducia nell’operato di quanti operano, con rigore e professionalità, all’interno di Arpab e Acquedotto Lucano, ha anche ricordato che la tutela della salute è una priorità della Regione Basilicata.
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insomma qui la situazione rischia di cadere nel ridicolo e servono certezze ai cittadini…chi ha ragione, un complesso di enti pubblici che commetterebbero una serie di gravissimi reati penali nel caso nascondessero la verità o avessero alterato i risultati e sono in ogni caso deputati al trattamento di quei dati ed alle conseguenti azioni o una associazione che legittimamente svolge delle autonome analisi presso dei laboratori di cui però è incerta la potestà e ne fa pubblica denuncia su un giornale nel classico stile grillino?…

giusta la denuncia del sindaco di tito, ma certo non per le finalità che questi si propone, la diffamazione ed il procurato allarme…semmai giusta perché forse, ed anche contro le intenzioni del querelante, questa denuncia permetterà ai magistrati di indagare…

perché qui occorre che si indaghi in profondità, non bastando ovviamente per i trascorsi tutt’appostisti conosciuti da tutti le rassicurazioni di enti troppo spesso “distratti” in passato, ma non bastando ovviamente anche lo stile di gridare al disastro per attirare l’attenzione elettorale…attenzione che poco paga a quanto pare, visti alcuni recenti trascorsi…