si spaccano

DIGILIO (PDL): CONDIVIDO RICHIAMI PRESIDENTE CAMERA

 
02/12/2009 16.33.01
[Basilicata]

Condivido il richiamo del Presidente Fini sulla necessita’ di riforme che rendano il governo efficiente, stabile, forte. Questo significa però che il Governo è tanto più forte quanto il Parlamento riacquista centralità e protagonismo politico e quindi ha il coraggio di fare un passo indietro per cedere una parte di responsabilità”. E’ quanto sostiene il senatore Egidio Digilio, coordinatore regionale vicario del Pdl.
Pensare ogni qualvolta si usi un linguaggio che non è quello del pensiero unico ad una congiura – aggiunge – è solo un modo per esorcizzare i problemi politici veri che Fini ha posto. Mi rendo conto che le affermazioni del Presidente della Camera scuotono la maggioranza nonostante non ci sia assolutamente nulla di nuovo rispetto a quello che Fini dice in pubblico e da sempre. Sfido chiunque a provare il contrario. La polemica di queste ore piuttosto – continua Digilio – rivela che più di qualcuno non ci ha presi sul serio. La componente ex An parla lo stesso linguaggio che ha usato con lo scioglimento, doloroso e sofferto, del partito e con la co-fondazione del Pdl. Noi non siamo cambiati. Siamo gli stessi che hanno fatto politica per anni con la passione nel sangue e la voglia di discutere per ore. Ed è questo il punto centrale: nel nuovo partito, sarà anche per il poco tempo dal congresso, c’è poco dibattito con la conseguenza che il tasso di partecipazione nel Pdl a Roma come nel territorio è basso. E c’è ancora poca voglia del confronto. Noi siamo convinti che è necessario individuare modalità e strumenti per dare piena e uguale dignità politica a tutte le sensibilità presenti, da quelle della destra moderna e sociale, a quella cattolica, sino a quella laica e popolare. Se invece qualcuno ha pensato che era sufficiente cooptare qualche dirigente ex An in organismi dirigenti deve convincersi che si è sbagliato. O quanto meno è stato superficiale. Se poi – conclude Digilio – si vuole ridurre il tutto ad una manovra contro il Presidente del Consiglio sicuramente non si fa nè un’operazione politicamente onesta e nè si contribuisce, specie in periferia, a quel rilancio di cui il Pdl ha bisogno per lanciare la sfida al centrosinistra specie nelle cosiddette roccaforti storiche. Anzi si finisce per affidare ad altri la rappresentanza di alternativa da proporre agli elettori nella primavera 2010”.

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nel grassetto sono messi in evidenza i temi caldi che o portano ad una discussione interna al pdl con una messa in minoranza di fatto di mister b. ed il governo è fatto salvo, o portano ad una crisi di governo prima della fine dell’inverno con probaili elezioni politiche anticipate…sorprese “segrete” a parte!!! 

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LACORAZZA NUOVO PRESIDENTE UPI BASILICATA
 
02/12/2009 16.24.11
[Basilicata]

Il presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, è stato eletto all’unanimità presidente dell’Unione province italiane (Upi) di Basilicata.
La nomina è avvenuta questa mattina, in occasione della riunione del consiglio direttivo Upi, che ha anche eletto i due vicepresidenti: Franco Stella, presidente della Provincia di Matera, e Aurelio Pace, coordinatore dell’intergruppo di minoranza in Consiglio provinciale di Potenza…………………

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che cosa ridicola…in basilicata ci sono due province…il presidente di una delle due è eletto presidente dell’Unione delle Province Italiane di basilicata, l’altro fa il vicepresidente…ma si sa che sono i piccoli numeri delle regione a permettere simili cose!!!

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PATTO SALUTE. PRESIDENTE DE FILIPPO PARTECIPA AGLI INCONTRI
 
02/12/2009 15.34.54
[Basilicata]
(AGR) – Il Presidente della Regione Vito De Filippo partecipa a Roma agli incontri per cercare un’intesa definitiva sul Patto della salute 2010-2012, così che il testo possa essere inserito in Finanziaria con le coordinate sui finanziamenti per la politica sanitaria relativi al prossimo triennio. Incontri informali si sono svolti in questi giorni e sono tuttora in corso. Per domattina alle 9 il presidente della conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ha convocato una conferenza straordinaria sul Patto, mentre la conferenza Stato-Regioni che era in calendario per oggi alle 18, dovrebbe slittare al primo pomeriggio di domani. Questo pomeriggio, invece, dovrebbe svolgersi un ultimo incontro politico a cui dovrebbero parteciperanno il ministro per gli Affari regionali Raffaele Fitto, rappresentanti del ministero dell’Economia e delle Regioni proprio per definire nel dettaglio l’intesa sul Patto, in vista degli appuntamenti di domani. I nodi da sciogliere riguardano in particolare la riconferma dello sconto da 800 milioni per la farmaceutica e le regole sui commissariamenti per le Regioni con la sanità in rosso.

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oltre quei nodi gordiani che rischiano di mettere un cappio intorno al collo alla sanità lucana e di tutte le altre regioni che, conti in rosso o meno, devono tutelare il diritto alla salute con fondi sempre minori (orrendi sprechi, cleinetele, truffe, etc etc. a parte), noi abbiamo un nodo in più, un assessore alla sanità di cui si parla forse troppo poco e che invece di dipanare la matassa ingarbugliata della sanità lucana, forse quella matassa la sta ingrossando sempre più

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le radici di un problema

CONSIGLIO, GRUPPO IDV SOLIDALE CON RADICE CHIEDE CHIARIMENTI
 
02/12/2009 13.20.12
[Basilicata]

(ACR) – “Il Gruppo consiliare di Italia dei valori in Consiglio regionale – si legge in una nota – esprime solidarietà al segretario regionale Michele Radice che, in qualità di dirigente dell’Ufficio Risorse Strumentali e Finanziarie del Consiglio regionale, avrebbe subito un tentativo di esautoramento dall’incarico”.
“Le notizie pubblicate oggi sulla stampa locale – sostengono il capogruppo Rosa Mastrosimone e il consigliere Antonio Autilio – ci preoccupano, soprattutto, per il contesto nel quale sarebbe stato maturato, ad opera di componenti dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, il tentativo di allontanare Radice dalla direzione dell’Ufficio che ricopre dal 2007. Se le notizie fossero confermate – aggiungono i consiglieri di Idv – ci troveremmo di fronte ad un comportamento gravissimo che rischia di incrinare rapporti politici e di fiducia con gli stessi componenti dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio”.
Nel sottolineare che “l’organismo consiliare rappresenta il più autorevole organo di garanzia istituzionale regionale”, a parere dei consiglieri di Idv “l’episodio, secondo quanto è stato ricostruito dalla cronaca giornalistica, è per questa ragione ancora più grave ed ingiustificato e richiede, pertanto, un chiarimento ufficiale, al di là delle scarne giustificazioni del presidente De Franchi, per evitare ulteriori interpretazioni e fraintendimenti”.

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riporto crudamente e senza commenti perchè questa storia dei rimborsi, storia su cui troppo presto si è voluto far calare un manto pietoso, è davvero una schifezza morale, prima ancora che una truffa ed è la cartina al tornasole di una classe dirigente piccola piccola e tanto meschina

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pagliuca si è svegliato dal torpore

RIFIUTI, PAGLIUCA: LA BASILICATA IN UN VIDEO SCONCERTANTE
 
02/12/2009 13.04.42
[Basilicata]

  (ACR) – “La nostra regione così come non immaginavo fosse possibile vedere”. Questo il commento del presidente del gruppo di Forza Italia verso il Pdl in Consiglio regionale, Nicola Pagliuca, dopo “la visione di un documentario schock, realizzato da una tv satellitare, che ha acceso i riflettori sulla questione rifiuti in Basilicata”.
“Un’isola felice, la nostra regione, per trafficanti di vario tipo e dove la presenza di siti inquinati è passata inosservata troppo a lungo – continua il consigliere – senza che alcuno provvedesse ad intercettare ed eliminare qualsiasi tipo di inquinamento ambientale, nocivo per la salute di tutti i lucani. Le immagini che mi hanno, più di tutte, lasciato sgomento – aggiunge Pagliuca – sono quelle relative all’area della ex Liquichimica di Tito scalo, fabbrica chiusa da decenni, i cui residui di lavorazione hanno dato vita ad una discarica a cielo aperto, con montagne di rifiuti speciali velenosi, ovvero di fosfogessi allo stato liquido, interrati con teli in pvc ormai pieni di tagli. Inutile domandarsi cosa è stato fatto, visto che i rifiuti sono ancora tutti lì – afferma Pagliuca – ed inutile domandarsi di chi siano le responsabilità, visto che sono di tutti: della classe dirigente di allora che non ha saputo farsi restituire quell’area, destinata allo sviluppo produttivo, almeno nelle stesse condizioni in cui era stata consegnata alla ex Liquichimica; delle classi dirigenti susseguitesi nel tempo e che hanno ignorato questa fonte di inquinamento posta ai confini di un’oasi naturalistica come il Lago di Pignola; della classe dirigente attuale, inerme di fronte ad una tale catastrofe ambientale”.
“Nutro molta preoccupazione per quanto è emerso da quel video – chiarisce Pagliuca – perché quei rifiuti pericolosi, non smaltiti in via definitiva e corretta, potrebbero già essere entrati nella catena alimentare attraverso l’acqua, l’allevamento e le coltivazioni del territorio”.
Pur non evitando di mettere in dubbio la veridicità di quanto visto nel video intitolato ‘Rifiuti connection’, il consigliere Pagliuca afferma che “tuttavia, alcune delle denunce in esso contenute hanno una ubicazione ben precisa e riscontrabile”, ragion per cui il consigliere “prega il presidente De Filippo e la sua maggioranza di non perdere altro tempo e di non trascurare ancora l’avanzata preoccupante di questa minaccia ambientale per la Basilicata e costi quel che costi, si provveda ad eliminare il pericolo”………

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dunque il consigliere pagliuca si è finalmente risvegliato dal torpore berluskoniano e si accorge solo ora, dopo una settimana che il video sta girando praticamente ovunque, della sua presenza, figuriamoci se si accorgeva dei fosfogessi a tito scalo, nonostante se ne sia parlato una intera estate…certo potrebbe chiedere informazioni ulteriori al suo amico di partito enrico navazio, commissario asi e responsabile di quanto accade in quella zona di competenza dello stesso consorzio…le preghiere a de filippo non bastano e neppure le orazioni…occorre che vengano fuori i soldi per la bonifica, visto che quelli arrivati illo tempore erano pochi e sono spariti subito ed occorre che il suo governo sblocchi  i fondi per le altre bonifiche (vedi val basento), stanziati e “deviati” verso altro 

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che copione!!!

ROYALTIES, MATTIA: RIVEDERE NORMATIVA E FINALITA’ DI SPESA
 
02/12/2009 12.52.04
[Basilicata]

  (ACR) – “L’esclusione dei Comuni del comprensorio delle Dolomiti Lucane, Castelmezzano, Pietrapertosa, Accettura, Cirigliano e Stigliano, dal recente bando del Programma Operativo Fesr 2007-2013 che contiene contributi per favorire la crescita dell’imprenditoria locale, nonostante gli stessi cinque Comuni siano stati ammessi dalla Giunta regionale ai benefici delle royalties petrolifere, conferma la necessità, che ho sostenuto in più occasioni, di rivedere ed aggiornare la normativa regionale che regolamenta l’utilizzo delle royalties petrolifere, soprattutto, per garantire maggiore efficacia alla spesa”. A sostenerlo è il vice presidente del Consiglio regionale della Basilicata Franco Mattia (Fi-Pdl), sottolineando che “si rischia di produrre nella programmazione degli interventi finanziari della Regione una sorta di discriminazione tra Comuni e territori, tanto più ingiustificata in quanto l’obiettivo di ampliare la cosiddetta Tabella A della legge regionale n. 40 del 1995 era proprio quello di scongiurare questa situazione”.
Secondo Mattia “la strada da seguire non può essere quella di far diventare la discussa Tabella A l’elenco completo dei Comuni lucani, attraverso un allargamento ulteriore, quanto piuttosto quella di privilegiare, nell’erogazione dei finanziamenti, progetti intercomunali allo scopo principale di non polverizzare le royalties senza, peraltro, raggiungere alcun obiettivo di crescita sociale, economica, civile ed occupazionale delle comunità locali”.
“Nell’attuale fase di avvio della programmazione dei fondi comunitari del Por Basilicata 2007-2013 – continua – è necessario, inoltre, affermare un altro principio: l’assegnazione delle risorse deve tenere conto, innanzitutto, della vocazione dei territori. Questo significa che per le Dolomiti Lucane vanno favoriti i progetti di sviluppo eco – turistico e di attività e servizi ad essi collegati. Una considerazione che dovrebbe essere scontata ma che – dice Mattia – nei fatti non lo è per la grande confusione che si sta creando per lo scarso coordinamento tra interventi di spesa per settori di attività differenti dovuto all’accavallarsi di Bandi da parte dei diversi Dipartimenti nel tentativo di recuperare il tempo perduto e di evitare il rischio di dover restituire all’Unione Europea parte delle risorse programmate per il 2007 e non spese”.

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che copione mattia!!!….siamo usciti qualche giorno fa con un comunicato che ribadiva la necessità di una legge regionale sulle estrazione e via! – eccoti la proposta di mattia (che ovviamente calcola le sole royalties e non certo gli aspetti principali legati all’ambiente ed alla salute umana, come pur ci si aspetterebbe da un ex verde)…poco importa, non ci aspettiamo nessun grazie per aver forse aperto in un clima solitario e solo poco più di due anni fa una stagione di “nuovo pensiero” che è e deve diventare patrimonio comune, bel al di là di chi dice le cose…quello che ci importa è spostare sempre più l’asse della discussione politica sui nostri temi, dove avremo la possibiltà di parlare in un clima forse più “disponibile” a confrontarsi sulle cose concrete e non solo sulle declamazioni di principio.

 

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IN V CCP AUDIZIONI SU POLITICHE PER SMALTIMENTO RIFIUTI
 
02/12/2009 12.45.29
[Basilicata]

  (ACR) – “Nella seduta di ieri della Quinta Commissione consiliare permanente ‘Verifica, controllo, monitoraggio’, tra i punti all’ordine del giorno, vi è stata l’audizione del Presidente della Provincia di Potenza e del Sindaco del capoluogo sullo stato di attuazione delle politiche regionali per lo smaltimento dei rifiuti. È quanto riferisce il presidente dell’organismo, Sergio Lapenna.
“Il problema dello smaltimento dei rifiuti nella nostra regione – dice Lapenna – è molto serio, così come è emerso dall’audizione del presidente della Provincia, Piero La corazza. Vi è stata una errata programmazione – continua Lapenna -nel Piano provinciale del 2002 rimasto in gran parte inattuato , poiché non ha raggiunto molti degli obiettivi prefissati, in particolare la messa in funzione dell’inceneritore di Potenza, l’attivazione di centri di preselezione e di biostabilizzazione per le discariche di Moliterno e Lauria, mentre l’80 per cento dei rifiuti continua a confluire in discarica senza essere trattato, comportando la rapida saturazione delle stesse. Ecco perché la situazione attuale presenta delle oggettive difficoltà. Oggi esiste, quindi, un problema per le discariche, quasi sature, che si cerca di ampliare, ma è solo una soluzione tampone e, nel contempo, la raccolta differenziata rimane ferma a percentuali irrisorie anche perché non si è mai intervenuti con una serie di campagne di sensibilizzazione dei cittadini e, infine, vige una totale assenza degli impianti innovativi per lo smaltimento. Inoltre – aggiunge Lapenna – localizzare nuove discariche o ampliare quelle già esistenti in territori ad alto rischio ambientale, come la Val D’agri, significa fare delle scelte fortemente penalizzanti per una parte della popolazione”.
“Altra problematicità – afferma Lapenna – esiste nella città di Potenza, secondo quanto ha riferito il sindaco Santarsiero, con la saturazione della discarica di Pallareta e la vecchia questione dell’inceneritore mai entrato in funzione. Oggi, per mettere in attività l’impianto occorrono altri 600 mila euro. Ma – sottolinea il Presidente della Commissione – bisogna chiedersi se ciò rappresenta una scelta oculata visto che l’ impianto sembra sia obsoleto, poiché progettato tanti anni fa e superato da altri più innovativi ed efficienti. Tutto ciò – a parere di Lapenna – è il risultato di una mancata attività di programmazione da parte della Regione che ha trascurato la gravità del problema, lasciando al caso la soluzione di molti problemi importanti. Esistono, dunque, gravi responsabilità da parte del Dipartimento competente che è in ritardo su tutto, ad iniziare da una mancata attività di pianificazione per finire, poi, con i tempi lunghi per le autorizzazioni o i dinieghi delle autorizzazioni stesse. È necessario – conclude Lapenna – intervenire tempestivamente poiché siamo di fronte ad una situazione al limite del collasso e occorre, pertanto, porre in essere una serie di azioni concrete, rapide ed efficaci”.

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tutto verissimo, la penna, ma se tutto deve diventare una scelta tra un inceneritore che non dovrebbe mai riaprire, ma essere subito sostituito da una stazione di trattamento del rifiuto differenziato per il reinserimento nel ciclo produttivo e da un impianto per la produzione di compost di qualità, e tra un nuovo inceneritore, come pare lei voglia quasi suggerire forse in ossequio alle disposizioni in materia del suo “capo”, allora non ci siamo capiti affatto!!!

quello di cui questa regione ha davvero bisogno è di un circuito virtuoso dei rifiuti, non l’affare che su questi in qualche modo molti vedono aprirsi spiragli, fregandosi le mani per l’opportunità di fare guadagni privati con investimenti pubblici…non mi pare che la sua parte politica abbia mai brillato per particolare acume o sensibilità specifica sulla problematica rifiuti…se avete proposte che non siano la termovalorizzazione-bufala di acerra e del caso campania, perchè non le tirate fuori con chiarezza?…francamente io credo non abbiate alcuna idea in merito, se non quella di cavalcare la tigre di un disagio ormai palese

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autilio il culturale

BENI CULTURALI, AUTILIO: UNA MAPPA DELLE DISFUNZIONI
 
02/12/2009 12.38.03
[Basilicata]

(AGR) – La migliore fruizione dei contenitori culturali (musei, aree archeologiche, gallerie d’arte), gestiti dalle strutture periferiche del Ministero Beni Culturali o dagli Enti Locali, non può prescindere dall’eliminazione di tutte le disfunzioni, anche strumentali e organizzative, che purtroppo sono ancora presenti. E’ l’iniziativa promossa dall’assessore regionale alla Formazione-Lavoro-Cultura Antonio Autilio.
L’assessore, in una recente visita al Castello di Melfi , dopo aver avuto modo di riscontrare direttamente alcuni aspetti che riguardano piccole disfunzioni anche strumentali (mancanza di biglietteria, mancanza di impianto di riscaldamento, mancanza di una guida-pubblicazione) sollecita “la promozione, di intesa con gli Enti di gestione delle strutture culturali della regione, di un primo censimento delle problematiche esistenti in ogni struttura che – sottolinea Autilio – in molti casi sono anche di facile soluzione”.
“Diventa essenziale – afferma l’assessore – uno sforzo sinergico tra Amministrazioni Pubbliche in direzione della realizzazione di un “sistema a rete” dei giacimenti culturali di cui disponiamo ,e che sono una delle maggiori attrazioni turistiche,per il cui recupero sono stati già investiti consistenti finanziamenti,al fine di evitare che si possa distorcere l’immagine e la capacità propositiva e organizzativa a causa di modeste difficoltà e disfunzioni che comunque incidono sulla qualità dei servizi offerti; tanto proprio in considerazione del numero crescente di turisti che affollano ormai i contenitori culturali della nostra regione.
Un intervento sistemico delle Istituzioni Pubbliche – conclude Autilio – darà prova altresì della grande sensibilità che occorre rinnovare in questo settore culturale-turistico”.

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finalmente autilio dice qualcosa di sensato che non siano le solite dichiarazioni a cui siamo abituati da tempo e di cui riconosciamo il solo valore della estrema lunghezza e pesantezza dialettica…bene!!!…è quello su cui in molti casi bisogna intervenire, la semplice messa in opera della normalità di funzionamento, che pare latitare in una programmazione turistica che oltre a fantomatici ed improbabili attrattori, è anche alle piccole cose che dovrebbe badare e non solo ai “faraonici”, dispendiosi, inutili, pericolosi progetti affidati alla mente di certi personaggi alla guida dell’apt (giampiero perri, tanto per non far nomi!) che però paiono essere molto in auge nella corte di boiardi che circonda il presidente de filippo…ma dove saranno poi tutti questi turisti?

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riporto questa dichiarazione di salicone (pd):

PROVINCIA PZ, SALICONE (PD):APRIRE CONFRONTO FRA ISTITUZIONI

 
02/12/2009 12.06.42
[Basilicata]

“Dichiarare lo stato d’emergenza della città di Potenza, sembrerebbe voler esasperare una questione che, posta in questi termini, porterebbe a facili strumentalizzazioni, soprattutto in tempi da considerarsi sospetti. Si tratta, invece, di riaprire un serio confronto fra istituzioni, forze politiche e cittadini per comprendere e verificare, alla luce di fatti vecchi e nuovi, il destino ed il ruolo del capoluogo”. E’ quanto dichiara il consigliere provinciale di Potenza Antonio Salicone (Pd).
“La chiusura della caserma, la paventata chiusura dei corsi di laurea universitari, il trasferimento della direzione delle ferrovie italiane – aggiunge Salicone – si aggiungono ad altri atti che in questi ultimi anni hanno visto svuotare il capoluogo di quelle funzioni rilevanti e necessarie a conferire alla città un ruolo nei confronti della sua provincia e dell’intera regione. Non siamo in assenza di un progetto, ma siamo nella condizione di esprimere forti dubbi sulla possibilità che esso possa realizzarsi”.
Secondo Salicone “la questione del ruolo della città, del rapporto dialettico con il suo territorio, si è già evidenziato fin dagli anni sessanta, in un periodo di forte fervore programmatorio iniziato con il Piano proposto dal Comitato di Studio della Camera di Commercio e con il primo schema di sviluppo economico redatto dal C.R.P.E. nel 1967 e ha trovato maggiore concretezza nei progettiobiettivo 1973-1977 proposti dalla Giunta regionale. E’ proprio con l’istituzione dell’Ente Regione e con il consequenziale trasferimento dei poteri dalle sedi romane alle sedi regionali – continua Salicone – che prende corpo una prima proposta concreta che affida alla città un nuovo ed interessante ruolo. “Potenza Città Regione” sembra essere lo slogan che identifica una complessa ed articolata proposta rafforzata da una nuova capacità decisionale decentrata in materia di urbanistica, economica, culturale e politica. Potenza Città Regione è il capoluogo che offre ad un territorio più vasto servizi altamente qualificati, fruibili attraverso un programma di mobilità interna ed esterna. Sono le stesse istituzioni presenti in città, insieme all’ospedale, all’università, alle scuole, alle banche, alle strutture sportive, agli spazi culturali, ai musei, agli enti pubblici e privati, a rappresentare l’offerta del capoluogo all’intero territorio regionale”.

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caro salicone, ma ciò che manca è invece proprio il progetto, altro che i dubbi sulla possibilità di realizzarlo…sempre nella scorsa tornata elettorale quando abbiamo tentato di mettere in evidenza che la città capoluogo deve necessariamente vivere in sinergia con il territorio provinciale e regionale, abbiamo tentato di ragionare su una ipotesi che ponesse potenza al centro di una rete di servizi e competenze vecchie e nuove che potessero fare da volano al rilancio di una città da cui giocoforza dipendono i destini di molte altre comunità, e non solo nel suo immediato hinterland, siamo stati ascoltati come i marziani che parlavano di trasporti pubblici gratuiti in città o di uffici e servizi per l’accoglienza e l’indirizzamento dei visitatori a qualunque titolo in città…certo eravamo molto più piccoli in termini di visibilità nei mesi di aprile e maggio, ma stia pur certo che ad una maggior visibilità corrisponderà non solo una maggior capacità di intercettazione dell’attenzione pubblica alle nostre proposte, ma anche una maggiore ampiezza delle soluzioni che proporremo ad una serie di problemi che non crediamo sia solo la cattiva fede o la distrazione di atenzione di tanta politica regionale a non voler risolvere, ma molto più spesso una vera e propria “limitatezza di orizzonti”, che a voler essere più cattivi definiremmo stupidità…niente di personale, per carità, ma c’è una classe dirigente lucana che dai più piccoli comuni ed uffici e più su fino a via anzio proprio dovrebbe tornarsene a casa!!!

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taddei ci prova con la mazzocco

ECONOMIA, TADDEI (PDL): APPROVO DICHIARAZIONI MAZZOCCO
 
02/12/2009 11.31.18
[Basilicata]

Riferendosi all’analisi politica della situazione socio-economica della Basilicata, tracciata durante la manifestazione di presentazione del movimento “Alleanza per l’Italia “, il parlamentare del Pdl Vincenzo Taddei ha dichiarato di “approvare in pieno quanto affermato dalla rappresentante lucana del movimento Wilma Mazzocco.
In particolare – ha detto – si condivide la necessità di procedere ad un rinnovamento e ad un cambiamento della politica nella nostra regione che appare sempre più ineludibile per dare una speranza ai nostri giovani, alle nostre donne, ai nostri anziani, ai nostri lavoratori, alle nostre comunità locali.
La Basilicata ha bisogno di un nuovo corso, dinamico, aperto e propulsore che possa modificare l’attuale immobilismo politico, economico e sociale che le sta causando danni enormi.
Pertanto – ha concluso Taddei – guardiamo con rinnovato interesse a tutti i movimenti ed Associazioni che intendono offrire un contributo, fattivo e concreto, al cambiamento, per dare la speranza di un futuro migliore ai lucani.
Il progetto che Wilma Mazzocco ha presentato ci appare una cosa buona sulla quale credo sia opportuno aprire una interlocuzione come già fatto con altri”.

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il comunicato di taddei, come nel suo spirito nero-gesuitico, non dice nulla, ma apre credito al movimento fondato dal maggior saltoquaglista della politica italiana, quel rutelli che dai radicali ai verdi, dalla margherita al pd ed ora forse in quota pdl, rappresenta davvero il peggio che la politica italiana sia riuscito a costruire…un segno dei tempi, la pdl si spacca, tentando di aggiungere pezzi a quelli che si sono o si stanno staccando, nel segno più evidente di un peracottarismo generale che non manca di dispiegarsi anche sul locale, come se di peracottari non ce ne fossero già abbastanza in questa regione!!!

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la via qui o la via lì

a proposito di viabilità, ecco alcune reazioni molto differenti al protocollo tra regione e provincie:

ROTONDELLA,SINDACO: SI RIPRISTINI VIABILITÀ SU FIUME SINNI

 
02/12/2009 10.50.55
[Basilicata]

Il sindaco di Rotondella Vincenzo Francomano in una nota si dice “compiaciuto per l’azione della Regione Basilicata tesa a rafforzare il sistema stradale regionale” ma rileva come “tra le priorità degli interventi indicati dalla Provincia di Matera manchi la realizzazione dell’asse stradario Rotondella-Sinnica e, in particolare, il ripristino della funzionalità del ponte sul fiume Sinni.
Eppure – afferma Francomano – presso la Provincia di Matera, esistono da anni due progetti esecutivi di pari importo, frutto di una serie di incontri tra gli Enti preposti che avevano lasciato presagire ad una rapida soluzione della vicenda, anche per gli impegni espressamente assunti dalla nuova Amministrazione provinciale.
Un progetto prevede la costruzione di un nuovo ponte sul fiume Sinni, l’altro, in alternativa, prevede il recupero del ponte esistente.
Solo il finanziamento di tale opera, atteso da oltre 7 anni, risolverebbe un problema fermo da decenni, che, tra l’altro, impedisce ai produttori agricoli presenti nel territorio di Rotondella di avere a disposizione uno adeguato sbocco sull’importante arteria commerciale della Sinnica.
Un intervento atteso dalla comunità locale – conclude – anche per veder risolti problemi di isolamento stradale del centro collinare, al quale si collegano tratti viari di competenza provinciale che da anni sono rimasti estranei ad interventi manutentivi”.

inoltre…..

PROTOCOLLO VIABILITA’, MATTIA: ALTO BRADANO DISCRIMINATO

 
02/12/2009 13.31.51
[Basilicata]

  (ACR) – “Il protocollo d’intesa per la tutela e la salvaguardia della viabilita’ provinciale sottoscritto dalla Regione con le Province di Potenza e di Matera discrimina inspiegabilmente e senza alcuna motivazione plausibile l’area dell’Alto Bradano che, nonostante, i noti problemi di viabilità e di mobilità, è stata completamente esclusa dal programma di finanziamenti”. A sostenerlo è il consigliere regionale di Fi-Pdl Franco Mattia, sottolineando, in particolare, che “due importanti strade, quali la Potenza-Bari, al servizio dell’intera utenza regionale e quindi non solo di quella dell’Alto Bradano, e la cosiddetta trasversale 96bis-Bradanica non rientrano tra le priorità della Regione e della Provincia di Potenza”.
“La solita litania demagogica delle Giunte di centrosinistra della Regione e delle Province di Potenza e di Matera sul Governo ‘cattivo’ che riduce gli investimenti per le opere infrastrutturali – aggiunge Mattia – non può assolvere la coscienza degli amministratori regionali e provinciali che, comunque, hanno deciso una spartizione di 10 milioni di euro, provenienti da fondi Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale), in tanti rivoli, tra Comuni e territori, attraverso metodi e criteri che richiedono più di una spiegazione. Vorremmo capire, in proposito, che tipo di concertazione è avvenuta e se sono state prese in debita considerazione le esigenze più volte espresse e contenute in documenti ad opera dei Comuni dell’Alto Bradano che da tempo lamentano, in sintonia con organizzazioni imprenditoriali e produttive, il grave gap infrastrutturale, autentica ‘palla al piede’ per i programmi di sviluppo del comprensorio”………….

ed ancora…..

VIABILITA’, MOLLICA: FINALMENTE CONSIDERATI I COMPLETAMENTI

 
02/12/2009 13.45.50
[Basilicata]
  (ACR) – “Il ritardo accumulato nella realizzazione del Piano Regionale della viabilità viene finalmente preso in considerazione”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale della Federazione di Centro, Francesco Mollica, già Assessore alle Infrastrutture, in relazione “al Protocollo d’Intesa tra Regione e Province per completare le incompiute che in regione erano ferme, a volte per mancanza di fondi, altre per inefficienza e ritardi accumulati nella loro realizzazione”.
Particolare soddisfazione – afferma Mollica – viene espressa per l’appostazione sia degli 8 milioni di euro sul II stralcio funzionale del IV lotto dell’Oraziana dove – ricorda il consigliere – già ben 30 milioni di euro sono in fase di esecuzione e che si aggiungono ai 23 milioni del III lotto, anch’esso ancora in esecuzione, che dei 3 milioni per i lavori di completamento sul I e II lotto sempre dell’Oraziana, che chiudono una questione spinosa e difficile che ha visto l’apertura, solo un anno e mezzo fa, dopo ben venti lunghi anni impiegati per la realizzazione di tali lotti. Rimane in campo – aggiunge Mollica – solo la soluzione del V lotto di tale strada, dove esiste un progetto approvato che, attualmente, è al vaglio della Provincia e che necessiterebbe di una decisione veloce nel confermare o nel variare il tracciato con una Conferenza di Localizzazione, atto necessario per evitare ulteriori aggravi di spese, che metterebbero a rischio i già pochi fondi”.

poscia….

VIABILITA’, DI SANZA: PROTOCOLO INTESA DETERMINA DISPARITA’

 
02/12/2009 14.08.16
[Basilicata]

  (ACR) – Il consigliere regionale del Pd, Antonio Di Sanza, interviene sul protocollo d’intesa sulla viabilità firmato ieri dal Presidente della Giunta, l’Assessore alle Infrastrutture ed i due Presidenti delle Province.
“Il protocollo d’intesa sulla emergenza di viabilità e sicurezza firmato ieri tra il presidente della Giunta regionale, Vito De Flippo, l’assessore regionale Rocco Vita ed i presidenti delle Province di Potenza e Matera, Piero Lacorazza e Franco Stella, – dichiara Di Sanza – se da un lato segnala la giusta attenzione della Regione che, impegna su questo tema ben 10 milioni di euro dei fondi europei, dall’altro determina una disparità di trattamento sui territori. Disparità oggi segnalata dal Sindaco di Rotondella che giustamente – continua Di Sanza – ricorda come vi è una priorità che riguarda il suo Comune ed in particolare la strada di collegamento Rotondella-Sinnica, vecchia di 7 anni e frutto di due progetti esecutivi, mai realizzati. Allo stesso modo appaiono differenziate le altre scelte se le si inseriscono nelle più generali esigenze della viabilità dell’area del metapontino che è Territorio per le sue dinamiche economiche assolutamente non trascurabili”.
“In ragione di ciò – conclude Di Sanza – inviterò nei prossimi giorni il Presidente della Giunta e l’Assessore Vita a non disattendere queste segnalazioni ma a recuperare altre risorse e razionalizzare le scelte fatte, affinché non appaiano ingiuste per i territori”.

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ovviamente ognuno “pro domo sua” rivendica soddisfazione o mancata attenzione, come tra l’altro par normale quando alle tante richieste si può o si vuole rispondere con soli 10 milioni di euro a fronte di una vera “voragine” che si aprirebbe se si intendesse asacoltare ogni pur legittima richiesta di questo o quel sindaco, di questo o quel consigliere che parlano “a nome” di un territorio (o degli interessi che la costruzione di una strada muove su questo o quel territorio)….le solite cose, insomma…il dato di fatto è però un altro…occorre cambiare radicalmente il concetto di fondo del trasporto pubblico, cominciando a lavorare per un “pubblico” efficiente ed in grado di strutturarsi in una rete di trasporti di nuova concezione, in grado cioè di valorizzare l’esistente attraverso interventi di manutenzione e di miglioramento, costruire ex novo solo liddove le esigenze siano conclamate dalla necessità, riservare i fondi alle strutture di intermodalità tra le opere viarie esistenti, rivitalizzare le ferrovie anche attraverso l’acquisto da parte dell’ente regione di carrozze da far transitare sulle reti esistenti di proprietà rfi e appulo-lucane ed il ripristino delle tratte esistenti in passato…cose di cui abiamo parlato spesso in passato e che ritorneranno in campo nella prossima campagna elettorale dove speriamo di stanare tutti sui progetti e sugli impegni che questi portano alla realizzazione di un vero e proprio sistema di trasporti regionali

 

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